Carlo Giacobbe, un uomo ed un politico dall’animo gentile.
di Gianfranco Barcella
Ho appreso della morte di Carlo Giacobbe dal Tg3 Liguria e subito ho provato quel dolore che attanaglia il petto di chi perde una persona cara. Ho saputo che era rimasto vittima di quel virus maligno e pervicace, chiamato Covid 19 che ha imperversato anche nella nostra Liguria e ancora ci intimorisce e ci preoccupa. Ho subito pensato che lo avevo incontrato un paio di volte, forse tre, e solo per motivi professionali: interviste o pareri politici, tanti anni addietro.
La nostra frequentazione si era fermata lì e per molti anni ci siamo persi di vista finché un giorno, tornando da Genova, lo incontrai su un treno regionale, guarda caso, stracolmo. Mi salutò per primo con la gentilezza nei modi e l’affabilità di chi incontra un vecchio amico, e questo atteggiamento molto cordiale vinse la mia timidezza innata. Essendo quasi coetanei mi vergognai di dirgli che ero intenzionato ad andare in pensione, approfittando della prima finestra utile.
Carlo si dimostrò subito comprensivo e partecipe della mia stanchezza e delle mie delusioni. Ero certo che lui fosse di un’altra tempra e non avrebbe mollato mai sempre con la pacatezza dei toni e le sue notevoli capacità, unite al coraggio ed il sangue freddo anche nei momenti più difficili.
Io viaggiavo per diletto e lui restava in prima linea, fedele ai suoi ideali politici ed agli impegni professionali. Non nascondo che un poco mi sono vergognato, ma fui rasserenato dal suo sorriso bonario con il quale si congedò per proseguire la ricerca di un posto a sedere.
La politica ha attraversato tutta la vita di Carlo Giacobbe e con la sua testimonianza sicuramente l’ha nobilitata. Di famiglia partigiana, muove i primi passi nella Federazione dei Comunisti Italiani. Una sorella Anna, sindacalista, deputata eletta nel 2013 in parlamento con il P.D., una moglie magistrato, Donatella Aschero.
Riflettendo a posteriore ho ritrovato la stessa gentilezza d’animo nella sorella Anna. Le chiesi un’intervista proprio per il Blog Trucioli, in qualità di presidente dell’ AUSER e subito mi ringraziò per l’opportunità che le offrivo di far conoscere la sua opera meritevole nel campo del volontariato assistenziale, in tempi tanto difficili, soprattutto per gli anziani. E lei subito si schermì di fronte alle mie considerazioni di stima e di ammirazione per il suo impegno.
Carlo Giacobbe si è ammalato sul fronte della lotta contro il Covid, probabilmente nella residenza per anziani San Camillo di Genova, una delle case di riposo più martoriate dai contagi. In quella sede svolgeva il ruolo di direttore amministrativo della struttura. Se n’è andato dopo settanta giorni di agonia. Per oltre due mesi era entrato e uscito dai reparti di terapia intensiva, fino a quando dopo il secondo ricovero, sfibrato dalle complicanze delle intubazioni, è spirato nell’ospedale San Martino di Genova.
Con lui se va un pezzo della storia della Sinistra ligure e non solo, ex segretario della Fgci ligure, sindaco di Vado ligure e vicepresidente della Provincia di Savona.
Le sue condizioni erano da subito apparse molto gravi. Aveva lottato a lungo contro la malattia, era stato intubato. Era migliorato e lo avevano dimesso. La ricaduta qualche settimana più tardi lo avevo costretto ad un nuovo ricovero, sempre al San Martino, questa volta senza più fare ritorno a casa.
Voglio ricordare ancora qualche tratto del suo cursus honorum. Giacobbe è stato segretario provinciale dei giovani comunisti agli inizi degli anni Settanta, poi dirigente della Federazione provinciale del PCI fino a ricoprire la carica di segretario nel 1990.
Toccò a lui tenere ben saldo il timone nella burrascosa traversata da PCI a PDS. Fu poi segretario provinciale del Pds fino al 1995, quando entrò a palazzo Nervi come vice presidente della Provincia di Savona (presidente Garassini), incarico che ricoprì per due mandati fino al 2004. In quell’ anno venne eletto sindaco di Vado, raccogliendo idealmente il testimone da Roberto Peluffo.
Vado è stata la cittadina in cui è cresciuto e nella quale aveva mosso i primi passi in politica e in consiglio comunale. Fu un mandato non facile da gestire con la piattaforma Maersk che già si stagliava sullo sfondo di un comune che desiderava orientarsi verso nuovi orizzonti, lontani dall’economia esclusivamente industriale che lo sostentava da anni. Interpretò il suo ruolo sempre anteponendo il dialogo e la temperanza. Il suo fu un modo garbato e signorile di fare politica che gli è valsa la stima, in più occasioni, anche dei suoi avversari. Quando salirò su un altro treno regionale superaffollato, nella tratta Genova – Savona, strano a dirsi, da oggi in poi, per sentirmi meno solo, sbircerò tra la gente accalcata nel corridoi con la speranza di scorgere ancora una volta il sorriso rasserenante di Carlo.
Gianfranco Barcella
I COMMENTI SUI SOCIAL
Ilaria Caprioglio sindaco di Savona – Desidero esprimere cordoglio e vicinanza ad Anna, Donatella, Martina e Paolo per il grave lutto che li ha colpiti.
L’amministrazione comunale di Albenga – Grave lutto nel mondo della politica savonese per la scomparsa di Carlo Giacobbe. A ricordarlo anche il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis che afferma: “Era un uomo che ha dato molto alla comunità dedicando la propria vita all’impegno politico e amministrativo. Una figura di riferimento per la sua serietà e correttezza, un modello che dovrà rimanere ad esempio per le generazioni future.”
Piero Balestra sindaco di Villanova d’Albenga – Una grandissima persona……ottimo e attento amministratore….sempre disponibile,,,mi spiace davvero tanto…
Franco Vazio, avvocato e parlamentare del Pd – Ciao Carlo… Quando se ne va un amico il dolore ti travolge e i sentimenti che provi sono misti alla rabbia, sono legati tra loro e ti tolgono la forza anche di parlare.
Carlo Giacobbe era un amico, ma ricordarlo per questo farebbe torto alla statura dell’uomo, alla nobiltà dell’animo, alla saggezza del suo agire. Era una persona davvero speciale, generosa, paziente, che ha vissuto i valori della democrazia, dell’onestà, della giustizia e della famiglia senza mediazioni. Un grande uomo, ma anche un politico tutto di un pezzo, un eccellente amministratore, uno di quelli che alle parole privilegiava il fare, che alla propria visibilità, preferiva il bene dei cittadini.
Carlo mi piace ricordarlo per la sua straordinaria indipendenza ed autonomia di giudizio, soprattutto nei momenti più complicati, quelli in cui, sottovoce, sapeva zittire la sala e indicare con grande saggezza la via da percorrere. È una perdita enorme per la sua famiglia, per la sua amata moglie, per Anna, ai quali tutti va il più sincero sentimento di condoglianze e la vicinanza di tutta la nostra comunità. E’ una perdita enorme per tutti noi.
Giriamo una pagina dolorosa, terribile, ma resta il conforto che a noi, e ai suoi cari, per sempre resteranno i suoi modi gentili, fermi, terribilmente alti e virtuosi.
Giovanni Lunardon, capogruppi Pd in consiglio regionale – Ciao Carlo. Con Te ho attraversato un lungo pezzo della mia vita politica. Sei stato il mio primo segretario, quando ero un ragazzino, ai tempi della Svolta. Sei sempre stato per tutta la mia generazione e non solo un esempio di preparazione, di dialogo, di stile istituzionale e di rigore morale. Eccome se abbiamo discusso. Anche animatamente. Ma con un’idea di fondo che ti ha sempre animato: la nobiltà della politica e l’obbligo di rispettare sempre l’opinione degli altri e quindi di arrivare ad una sintesi in cui tutti potessero riconoscersi. Oggi merce rara. Sei stato un grande figlio di Vado con tutte le migliori caratteristiche di questa comunità: un riformismo concreto e molto laico, l’incessante ricerca di un punto di contatto tra le ragioni del lavoro e quelle dell’ambiente, una forte tradizione antifascista, il senso che la politica non si fa nei salotti ma tra il popolo, il coraggio di posizioni scomode. Un compagno vero e un amico. Raggiungi Giuse, Roberto, Furetto, Armando e tanti altri. Mi mancheranno le nostre discussioni dove tenevi sempre il punto cocciutamente dimostrandomi con la logica che avevo sempre torto, anche le rare volte in cui avevo ragione. Ciao Carlo ci mancherai tanto. Ci mancherà la tua dolcezza, il tuo sguardo azzurro, la tua capacità’ di vedere oltre il giorno per giorno, di rimetterti sempre in gioco con umiltà e con serietà anche se hai ricevuto dalla politica molto meno di quanto avresti meritato. Un abbraccio alla tua famiglia, a tua moglie e ai tuoi figli che possono solo essere fieri di un padre così. Un grande bacio ad Anna.
Ero indeciso se esprimere
pubblicamente il mio dolore per la scomparsa di Carlo Giacobbe. Credo infatti che i sentimenti debbano essere mantenuti privati, riservati alle persone alle quali sono destinati. Ma…. ma a volte bisogna esternarli, è una necessità non comprimibile. Ho trascorso in provincia con Carlo nove anni entusiasmanti. Giorno dopo giorno, ogni giorno. È stato il periodo dell’alba dell’Ulivo, quando dopo tangentopoli vi era l’utopia, il sogno che sarebbe stata un’Italia migliore e sentivamo il dovere civico ed etico di contribuire a questo sogno. Eravamo diversissimi: lui riflessivo ed io impulsivo, lui ragionatore ed io intuitivo, lui maratoneta ed io centometrista. Ma forse per questo l’alchimia funzionava, e ci piacevamo nelle nostre diversità. Non ho condiviso il lungo percorso di Carlo, perché arrivato in provincia dal nulla, un’invenzione dello stesso Carlo -frutto anche di suoi ricordi cestistici giovanili quasi ridicoli che mi confidò anni dopo- e di alcuni altri amici, un’idea scaturita dalla crisi, e quindi mi è impossibile parlare della sua militanza. Ma posso dire degli oltre 3000 giorni trascorsi insieme, e delle migliaia di pizze e panini consumati vicino alla sede della provincia, con Piero, Paolo, Antonello, Donatella, Riccardo, Livio e Alessandro, membri di due giunte che prima di tutto erano diventati amici se non lo erano già prima; posso dire dei tanti pasti frugali da Carlone Nan; delle risate, delle arrabbiature, dei ragionamenti, dei sogni e delle delusioni. Posso dire della capacità di Carlo di rompere gli schemi anche se su di essi confidava. Gli aneddoti, spesso divertenti, sarebbero tantissimi. Perché Carlo è stato dipinto benissimo da tutti, ma pochi hanno messo in luce la vena gioiosa, la simpatia figlia dell’intelligenza e della cultura. Alcuni ricordi resteranno in me indelebili. Il primo contatto a casa mia quando mi venne spiegato come sarebbe stata organizzata la campagna elettorale per le provinciali del 1995; la prima riunione nella sede del PDS in via Paleocapa; i motti fulminanti di Armando Magliotto: “ragazzi, non vi preoccupate, le cose vanno come devono andare” che sempre mi viene in mente guardando il film con Tom Hanks “Il ponte delle spie”. E infine ricordo un’ultima serata felice, una cena a tre organizzata a Vado nella quale ci dicemmo che dovevamo fare qualcosa insieme per dare un piccolo contributo al progetto politico che ancora ci piaceva e nel quale credevano. Ci lasciammo a mezzanotte con la promessa di aggiornarci a breve per concordare cosa fare e come farlo. Il terzo commensale, che aveva organizzato la serata e offerto la cena, tre giorni dopo non c’era più. Era Roberto Peluffo…
Non tutti quei momenti si perderanno nel tempo come lacrime nella pioggia, anche se per te è stato il tempo di morire. Ciao Carlo. Ti ho voluto bene e so che tu ne hai voluto a me.
Giacomo Vigliercio segretario provinciale Pd – Carlo amico mio, te ne sei andato…In questa mia esperienza politica sei stato sempre per me prezioso e vicino soprattutto nei miei momenti di difficoltà!!! Eri una persona speciale, il partito Democratico si stringe intorno ad Anna e alla sua famiglia… Mi mancherai, mancherai a tutti NOI !!!
Paolo Marson, avvocato, ex assessore provinciale – Si, un carissimo e sincero amico , un avversario leale, un alleato perfetto, un uomo buono e per bene come pochi. Mi spiace, mancherá davvero tanto. Ciao Carlo e arrivederci.
Pier Paolo Cervone giornalista, ex sindaco e consigliere comunale di Finale Ligure, scrittore – Una bella persona. Un caro amico. Condoglianze alla famiglia. Mi mancherà.
Lino Alonzo ex segretario Camera del Lavoro, già assessore regionale – Carlo se ne è andato dopo un lungo tribolo. La maledetta lo ha portato via. Parte della mia vita ha attraversato la sua, grande ragionatore , misurato , riflessivo, determinato e anche cocciuto . Così era Carlo un politico intelligente è capace , rispettoso delle altrui opinioni, ragionato nei confronti mai arrogante. Che dire erano “i Giacobbe” lui è Anna è un lungo percorso assieme nel partito e nel sindacato. Ultima volta con lui a Porto Vado alla presentazione del libro su Giuseppe Amasio. Il suo intervento puntuale , preciso , appassionato con la mente e con il cuore . Così era Carlo è così mi piace ricordarlo in questo grande dolore, lui,Anna, la moglie e i suoi adorati figli.
Pino Congiu ex segretario provinciale della Uilcem – Non riesco a crederci, sentite condoglianze alla famiglia ed un abbraccio ad Anna !
Gianfranco Saccone – E quando venivo a rompere in Provincia…Come Sindacato…??? Ho sempre trovato due persone, con Garassini, disponibili ad ascoltare le esigenze dei lavoratori… Eravate veramente una bella coppia…le mie più sentite condoglianze alla famiglia Giacobbe…
Anna Cosetta – Carlo aveva uno English humor unico. E gli avevamo fatto fare da Danilo Trogu un meraviglioso piatto che raffigurava la centrale di Vado, ti ricordi? Ne era stato felicissimo.
Olga Beltrame ex sindaco di Altare – Che belle parole caro Giovanni Lunardon ! Il “nostro” Carlo le merita tutte. Sono tanto addolorata…
Angelo Billia – Mi mancherai molto, caro Carlo, ma sarà sempre vivo in me il cammino che abbiamo fatto insieme quando hai sostenuto con coraggio il nostro progetto per migliorare le condizioni di lavoro all’ ACNA. Grazie Carlo e un abbraccio alla tua sorella Anna con le mie più sentite condoglianze.
Fedinando Molteni, già assessore comunale, scrittore, giornalista e insegnante – Se n’è andato un galantuomo, un amministratore di valore, una persona gentile. Addio Carlo Giacobbe.
Stefano Pezzini giornalista e blogger – Non sono stato un giovane della Fgci, sin da giovanissimo ero cronista, giornalista, “abusivo”, ma appassionato e, siappure con idee chiare, non potevo avere tessere. Carlo Giacobbe l’ho conosciuto tanti anni fa, politico “già di lungo corso”, ma diverso, educato, calmo, sorridente, non aveva nemici politici, piuttosto avversari da convincere con la logica, la cultura (enorme, la sua), il buon senso. Da cronista l’ho intervistato, raccolto i suoi progetti, le sue delusioni. Era onesto, intellettualmente, era onesto come persona. Non è facile, oggi, avere due onestà, e infatti era uscito da una politica che non lo rappresentava, fatta di immagine, apparire senza essere. Era stato sindaco, vicepresidente della Provincia, scavalcato politicamente da chi diceva sì, invece di ragionare sui problemi. Da dirigente sanitario a Genova (con “raccomandazioni” arrivate da mondi inaspettati, lontani da lui e da me, ma che sono medaglie, per dire come fosse rispettato da mondi solo all’apparenza diversi, sempre rivolti al sociale, quello che poi diventerà PD, per dire), non si è mai espresso pubblicamente sullo stato di salute della Sanità ligure. Signorilità ed educazione. L’ho visto, l’ultima volta, pochi mesi fa a Garlenda, in una trattoria a prezzo fisso, dove la domenica ci vanno le famiglie per il rapporto qualità-prezzo. Due parole, un arrivederci…Come oggi, anche se sappiamo, sia Carlo che io, non sarà così. Maledetto virus…
Antonella Granero dirigente, giornalista – Ciao Carlo. Sono basita. Ho sperato sino all’ultimo. Mancherai tantissimo.
Rodolfo Tassara direttore Struttura Complessa Medicina Interna 1 P.O. Levante – Una grande persona perbene. Un amministratore di grande valore Sono addolorato.
Alessandro Berta direttore Unione Industriali provincia di Savona – Non ho parole. Solo tanta amarezza e altrettanta tristezza.
Roberto Schneck – Carlo era un gran Signore come uomo e come politico. Ho avuto l’onore di essere suo collega in Provincia dal 1999 al 2004. Eravamo su fronti opposti ma abbiamo sempre avuto un bellissimo rapporto. Ho imparato molto da Carlo e questa tragedia mi addolora moltissimo. Un sincero abbraccio ai suoi cari.
Gianpiero Borreani – Condivido il parere di Alessandro Berta parola per parola. Se n’è andato in punta di piedi, come era il suo stile, uno delle persone che si sono occupate di politica locale (preferisco definirlo così più che politico) più intelligenti e lungimiranti della sua e mia generazione. La sua statura anche morale ci fa vedere ancora più chiaramente la miseria dell’oggi. Ciao Carlo.
Maria Luisa Madini – È venuto meno uno dei migliori interlocutori politici con cui ho avuto modo di confrontarmi nel corso di molti anni. Uomo intelligente, onesto, capace, un profilo umano e politico oramai desueto. Ciao Carlo, con stima e affetto.
BRUNO SPAGNOLETTI, ex sindacalista Cgil e blogger – Leggo ricordi di Carlo che mi lasciano di stucco per ipocrisia e viltà: Carlo è umanamente vincente ieri, oggi e domani ma STRATEGICAMENTE E POLITICAMENTE PERDENTE PER ESCLUSIVA RESPONSABILITA’ DEL SUO PARTITO (PdS e DS) che oggi lo osanna e ieri lo ha tagliato fuori e costretto a riconvertirsi nel “mestiere di vivere”. Sino a quando non avrete ELABORATO questo passaggio autocritico resterete degli IPOCRITI E DEI MERCANTI DEL TEMPO. E’ finito il tempo, ahimé per voi,in cui nessuno a Savona disturbava il manovratore. Mettetevelo bene in testa!!!!!!! 2) Questa la mia risposta di merito al ricordo un pochino sdolcinato di Chicco Alessandro Garassini ! Il ricordo di Chicco è molto bello…ma attenzione a non rovinare tutto “coprendo” le differenze a forza di voler salire ADESSO sul carro del VINCITORE UMANO CARLO e a sottacere la fine ingloriosa di quel ciclo di Governo della Provincia, ad aver sbagliato quasi tutto in termini di politica industriale e infrastrutturale, a essere rimasti appesi come Besughi alle promesse di Enel e agli sproloqui di Canavese su Porto e Valle..errori e dialettica (aldilà dei buoni panini e degli ottimi ristoranti frequentati a Vado e Loano) che prima hanno portato all”ultima Giunta dell ‘ultimo Presidente della Provincia di Centro sinistra e poi alla incredibile consegna della Provincia Rossa a Con Angelo Vaccarezza e Soci : bel consuntivo…non vi è alcun dubbio!
Ciao Carlo, perdonali che spesso non sanno quello che dicono e tantomeno sanno quel che tu pensavi di Enel e..resto della attuale Governance di Vado! Ah se i muri da Oreste potessero parlare …
Garassini risponde a Bruno Spagnoletti: fortunatamente non ho tempo da perdere. E Laura Farabegoli – Hai fatto bene. Hai espresso con sincerità i tuoi sentimenti/stima per il tuo collaboratore. Gli auguro un buon viaggio. E Maurizio Delfino – Grazie Chicco per il bel ricordo, commovente. Anch’io ho vissuto qualche anno insieme a Voi e ho apprezzato le doti politiche e l’umanità di Carlo. Mi dispiace molto. R.I.P.
Tiziana Saccone – Oggi, una notizia triste mi ha raggiunto,un caro amico,Carlo Giacobbe, è mancato, stroncato dal Covid- 19. Era una persona gentile, preparato, disponibile. Abbiamo collaborato per anni , quando era Vicepresidente della Provincia e io ero il Responsabile politico provinciale del Dipartimento Ambiente e Territorio del Partito. Ho iniziato a far politica attiva, quando era Segretario del Partito ed è stato sempre disponibile per un consiglio,per seguire la mia formazione,sia politica, sia ambientale. Quando aveva assunto il ruolo di Assessore provinciale all’ambiente, insieme abbiamo fattivamente affrontato i problemi ambientali della Provincia e la sua guida è stata importante per me. Piango un amico caro e sincero e un politico leale. Ciao Carlo
Marianina Giusto – Un uomo onesto e leale ciao Carlo.
Giuseppe Pomarici – Una persona veramente onesta e leale .
Giorgio Calabria – Caduto sul fronte, che in molti hanno abbandonato.
Lucia Nazari – Una persona corretta, rispettosa, un politico sempre pronto al dialogo costruttivo, un vero Signore….
Gavino Manca – Riuscivi a metterti sempre alla statura del tuo intelocutore, stimandolo incondizionatamente.
Beppi Ferreri – Condivido profondo dolore perché Carlo oltre a essere un caro amico è stato un uomo onesto, un politico capace e molto serio e un ottimo amministratore.
Roberto Fiumara – Maledetto coronavirus, un mio amico ex vice presidente della Provincia, di cui io ero dipendente e amico personale, Carlo Giacobbe è stata anche sindaco di Vado, una galantuomo, persona degna di rispetto, da parte di tutta la Liguria, Ciao Carlo, riposa in pace.
Angela Avvico – Carlo, una persona per bene, quante ne abbiamo passate in Provincia, ma sempre garbato e disponibile. Ciao Carlo.