Era il 31 ottobre 2013, trucioli.it titolava: “Loano, ci ha lasciato il decano dei tassisti” (vedi….), con 1924 contatti (lettori). L’articolo: Ho perso un amico che non meritava di andarsene a 72 anni. Sergio Castagnino era il decano dei tassisti loanesi, nel 2014 avrebbe tagliato il nastro del mezzo secolo alla guida. Ci eravamo conosciuti, collaborando, ai tempi della campagna elettorale del compianto sindaco Felice Elice, nell’ottobre 1967.” Un post scritto ‘così cosà’ dal sito ‘ Gente de Loa e Dinturni’ ha creato una sorte di ‘morte bis’, con decine di partecipazioni e commenti, condoglianze.
Al punto che il popolare amministratore del sito Nicolò Rabaglia dopo che era stato pubblicato: ‘QUELLI DA STASSIUN, Ciao SERGIO ………” ha dovuto precipitarsi: “Desidero informare, che aime’ il povero Sergio è mancato da un bel po’ di tempo”.
E non c’era da perdere tempo per fermare le condoglianze. Eccone alcune più significative di ‘cittadini informati’ si direbbe e che, manco a dirlo, non avevano letto il nostro piccolo blog.
Lia Fiore – L’ho conosciuto tanti anni fa, quando arrivavo a Loano era sempre la prima persona che salutavo, ed oggi ti dico, Ciao Sergio R. I. Condoglianze alla famiglia. Marina Nan- Un amico del mio papà ogni volta che tornavo a Loano in treno lo trovavo a chiacchierare con lui… una persona gentile con tutti…riposa in pace. Aldo Puppo (infermiere in pensione del Santa Corona) – Sentite condoglianze R. I. P. Follini Massimo – Sin dagli anni ‘70 quando scendevi dal treno eri sicuro di essere sceso alla fermata giusta perché vedevi lui…
Tecla Marighetto – Era il simbolo dei taxisti! Mi dispiace tanto. Condoglianze alla Sua famiglia. Annarosa Sibelli – che tristissima notizia sempre lì col suo taxi , condoglianze alla famiglia e riposa in pace caro amico di una vita. Elke Wittkowski (sorella di un campione di basket e già titolare di un salone di parrucchiera) – Condoglianze e mi dispiace molto. Angela Gallizia – Condoglianze alla famiglia. Vittorio Ronco – Ciao Sergio un caro amico ! Domenico Lanteri – Ciao Castagnin, R. I. P. Sentite condoglianze alla famiglia. Federica Giusto Danilo Taverna – Una persona a modo e sempre corretto e gentile… Un “mio” papà a scuola sempre cordiale… Un ricordo davvero unico. Lina Allegri – Condoglianze….mi spiace . Lorena Locatelli – U Castagnin … il nostro tassista di fiducia. Maria Trivero – (storica albergatrice di Loano ex presidente dell’associazione albergatori) – Che tristezza, sentite condoglianze ai suoi cari. Corrado Angioni – Brava persona mi dispiace tanto. Giovanna Vignola – Mitico Castagnin…..
La lista potrebbe continuare.
MA QUALCUNO RICORDA E INTERVIENE- Marinette Bourdin – Ma sono già anni che è mancato …troppo presto ! Emiliana Ciccione – Ma è un po’ di anni che è mancato…che succede.
Chiude il siparietto l’amministratore del sito, Nicolò Rabaglia che non ha fatto in tempo a correre ai ripari. Forse era il caso di rimuovere, magari per una questione di buon gusto. Non siamo neppure ad un anniversario, visto che la morte del benemerito tassista risale ad ottobre di 7 anni fa.
Che tante persone lo ricordino e sia rimasto nel cuore, significa meritevole l’ammirazione che anche trucioli.it gli aveva riservato (alla famiglia inclusa che con il figlio aveva ringraziato). Il suo impegno civile, di essere un loanese informato che leggeva le notizie sui giornali locali. Certo può sfuggire a tutti la morte di un concittadino, ma quella del mitico Castagnin lascia qualche interrogativo. Ad esempio che tutto sommato c’è la conferma che l’informazione, come strumento di conoscenza e non di pettegolezzo, sia ancora poco diffusa. L’Italia, è risaputo, con Grecia e Turchia, è il paese dove si leggono meno giornali. I quotidiani, cronache locali incluse, sono letteralmente crollati, non va meglio per i libri. Si ci affida sempre più ai social fai da te e a Loano non mancano, chi ha più successo e chi meno. Il giornalismo vero è altra cosa. A cominciare dalla professione di chi lo esercita.
IL POSTINO SUICIDA – E’ recente, ad esempio, la voce ‘corsa’ sempre sui social loanesi che un dipendente delle Poste di Loano che abitava a Savona si è suicidato. E la critica che nessun organo di informazione abbia dato notizia. C’è chi ha tirato in ballo l’informatissimo IVG colpevole di aver ignorato il fatto “perchè – riporta un post – mi sono informata e i suicidi li danno solo se si tratta di un personaggio pubblico”.
Certo chi conosceva il postino è rimasto sconcertato, sgomento, incredulo. Nulla, proprio nulla, lasciava presagire la disgrazia. Era una persona dedita al proprio dovere con scrupolo, con diligenza e passione, sempre la stessa, sempre a passo svelto, nonostante l’anzianità di lavoro. Aveva 58 anni ed era in servizio dal ’94. Tra i primi a piangerlo, affranti, oltre ai parenti (abitava solo a Savona, le sue origini a Vado Ligure), i compagni di lavoro. Chi ha potuto conoscerlo a fondo, apprezzare le tante virtù, il suo costante impegno nonostante il servizio di postino, negli anni, abbia reso la vita dura e difficile. Lui che ha convissuto con le ristrutturazioni, a volte selvagge e che non tenevano conto della realtà in cui si opera. L’arrivo di giovani trimestrali, a tempo, spesso provenienti dagli angoli più lontani del Paese. Con la difficoltà di non conoscere le zone, le più faticose quelle periferiche della città.
Gli era stata affidata in origine tutta la zona dei Pontassi (a ponente di Loano), lo si vedeva sempre a passo lesto, affabile e cordiale con i cittadini utenti. Mai nevrastenico. Con il sole, la pioggia, le giornate difficili. Mai assenteista o contestatore. Rispettato ed apprezzato dalla direzione e soprattutto dai colleghi, di chi è ‘cresciuto’ con lui ogni giorno sul posto di lavoro. Da ultimo, sempre con la ristrutturazione del servizio e delle zone, copriva Borghetto S. Spirito, sempre verso Loano.
Cosa ha sconvolto la sua vita ? C’è sempre una prima ragione al suicidio: lo stato di paura. Ma lui non aveva nemici, sapeva di essere benvoluto, tutti l’avrebbero desiderato come compagno di lavoro. Forse è scattata una molla che nessuno immagina o forse custodiva un tormento che aveva saputo nascondere.
Torniamo al tema notizia si, notizia no. Intanto utile sapere che anche ad un bravo giornalista può sfuggire un fatto di cronaca, visto che l’informazione solitamente, in casi simili, arriva da fonti certe istituzionali o dalle pubbliche assistenze (118 incluso). Altri, si legge ancora sui social, disquisiscono sul giornalismo di oggi, ignorando in realtà la catena informativa ed i singoli ruoli. Ivg.it è puntuale (non sempre preciso) sulle notizie fresche e cronaca nera (comunicati a parte) perchè il suo direttore pubblicista, Andrea Chiovelli, è collaboratore unico, per la provincia di Savona, dell’Ansa (autorevole agenzia di proprietà degli editori italiani); primo punto di riferimento per l’informazione istituzionale: carabinieri, polizia, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, prefettura, questura, Polizia locale, Protezione civile, a volte gli uffici giudiziari nei limiti del segreto istruttorio. Un limite? Eccessivo uso di copia e incolla integrali, raramente si approfondisce, si va al di là di ciò che ‘passa il convento’. C’è il limite ovviamente della forza di una redazione e dei mezzi che l’editore fornisce, non ignorando il bilancio azienda. Anzi, primo punto di riferimento, purchè non vada a discapito della qualità complessiva che alla lunga paga in termini di credibilità e diffusione. Utile la resilienza.
Semmai il problema è conoscere quanti siano, anche a Loano, i ‘cittadini informati’, iniziando dai giovani studenti delle scuole medie e superiori. Trascuriamo pure le elementari. Provate a chiedere qualcosa della storia di Loano, del suo passato più o meno recente. Dei suoi personaggi storici. Oppure a quando risale il primo e l’ultimo Piano regolatore generale, strumento vitale per una comunità, il suo futuro, la pianificazione, l’avvenire. Provate a chiedere chi sono stati i sindaci dal dopoguerra, cosa è accaduto nel corso degli anni nell’economia turistica e nel tessuto socio economico commerciale. I presidenti che hanno fatto storia nelle associazioni di appartenenza. O se volete il terra a terra, chiedete cosa rappresenta il Monte Carmo, in quali comuni si trova la montagna che fa di Loano ‘area protetta’, con un clima temperato che condivide solo, nel ponente ligure, con Bordighera. O ancora cosa accadeva nella storia, pur gloriosa, dell’agricoltura loanese, ma anche le sue industrie, i suoi imprenditori.
Perchè Loano si ritrova senza più una sala cinematografica o teatrale. Non è più tappa del Giro d’Italia. La storia della sua prima sagra, il Crostolo negli anni che rappresentava un fiore all’occhiello in Riviera. Certo il ‘caso Castagnin’, al di là dell’aspetto umano, è una virgola, anche se non può esaltare. Ognuno del resto è libero di farsi un esame di coscienza da cittadino attento e scrupoloso della comunità in cui vive. Senza per questo a dare pagelle, basta lo specchio della società dei nostri giorni. Da informati o meno. (L.C.)