Il Secolo XIX del 18 aprile, cronaca nazionale, ha pubblicato una statistica Istat sui decessi di 39 comuni liguri confrontando un periodo del 2019 (dal 1 marzo al 4 aprile) con il 2020. Morti aumentati del 52%. In provincia di Savona risulta Quiliano al primo posto, seguita da Alassio, quindi Loano. Due numeri fa trucioli aveva dato notizia che nella città dei Doria almeno una trentina risultavano in quarantena con ordinanza del sindaco. Nulla invece si sa sulle vittime del Covid (10-15 ?), soltanto Borghetto S. Spirito aveva reso noto il quadro complessivo (con la triste soglia di 30).Come documenta la tabella (vedi) a Quiliano si è passati da 6 (2019) a 17 (2020); ad Alassio da 14 a 28, a Loano da 14 a 24. In provincia di Savona, riporta Il Secolo XIX di oggi (giovedì 23 aprile), la conta dei morti da Covid 19 ha raggiunto quota 109. Nessun riferimento ed informazione utile sulle località più colpite, in rapporto ai residenti. E quali siano quelle finora al riparo tra i 69 comuni della provincia.
A quanto si apprende, leggendo da comunicati di sindaci (pochi in verità), l’Asl 2 comunica ogni giorno dati ufficiali per ogni singolo paese. Non conosciamo dunque l’epilogo dei morti fino ad oggi (se non quello complessivo), quante famiglie e quante persone vivano in isolamento. Una carenza di informazione utile a chi ? Al contagio zero ? All’assenza di mascherine quasi fino a quando le Poste non le hanno distribuite per conto della Regione e negli stessi giorni è stato possibile acquistarle anche in farmacia ?
Loano non è un’isola risparmiata, del resto se qualcuno frequenta social della Lombardia, delle province di Bergamo e Brescia, trova più di un riferimento alle località di mare dove c’è chi attribuisce di essere stato contagiato. Se ha una qualche fondatezza quanto riferito dallo staff del San Martino (prof. Bassetti) secondo il quale già a metà dicembre ci furono ricoveri per polmoniti gravi. Il Ministero della Salute ha inviato la prima circolare a fine gennaio, ma anche a Loano non solo si festeggiava carnevale con migliaia di persone (qualcuno ha scritto “una follia, un macello incubatrice di contagio…”), si riteneva che il ‘dramma di Alassio’ (25 febbraio prima comitiva bloccata in albergo, con un susseguirsi di ricoveri) fosse isolato.
Un’informazione corretta e doverosa avrebbe dovuto dare conto della situazione delle singole località, come si è dovuto fare per le residenze protette e in più casi con bilanci drammatici (a Loano sono tre e non è mai trapelato nulla). Non si pretende di conoscere i nomi del resto. Ne quelli dei sfortunati commercianti ed esercenti loanesi contagiati dai ‘turisti’ e in tempo di ‘carnevalate’.
La sorte nel ‘vecchio mestiere’ può riservare aspetti curiosi. Come ricevere per sbaglio una mail destinata tra i ‘piani alti‘ del Municipio di Loano in cui si dava la caccia a chi avrebbe dato notizia, a trucioli.it, del numero di cittadini in quarantena. E si dissertava sul fatto che “bisogna gasare quei….che scrivono” con riferimento a due social locali che fanno quasi a gara a chi posta più immagini e storie del passato. Meglio ignorare, non essere curiosi, al dramma del presente. Inconsapevoli veicoli di ‘distrazione di massa’ di cui si conosce l’arte. Sorvolare su cose serie e preoccupanti. Ma siamo sicuri che l’allarmismo proviene da un’informazione corretta e trasparente piuttosto che dal tacere la realtà ? Distrarre con notizie leggere, con l’aiuto degli ‘amici’; dunque non approfondire, anche se il veicolo del buon umore non guasta ed è benvenuto. Purché non prescinda da ‘cittadini informati”.
Che dire di un personaggio rodato in politica e nella vita pubblica, l’avv. Alessandro Garassini, di Loano, quando con estrema sintesi (vedi altro servizio) scrive sul piano nazionale: “Libertà di stampa inesistente e nessuno si lamenta”. E perchè si dovrebbe lamentare un big, in provincia e Regione, quale Angelo Vaccarezza che, in tempo di Covid, può dedicarsi ad esibire un bel numero di lettere e interventi su Ivg.it letto persino da 200 mila savonesi riferisce il suo valente direttore. Se non è ‘libertà di stampa ‘ questa ! Segua l’esempio anche Garassini e non sarà deluso.
Il sindaco di Albenga, abbiamo già scritto, aveva lamentato il fatto (almeno nella fase iniziale) di non ricevere dall’ASL 2 notizie sulle conseguenze sanitarie del coronavirus. Oggi si può leggere da un comunicato stampa del Comune che “i ragazzi del Liceo Artistico disegnano un fiore per medici, infermieri e persone colpite dal Coronavirus”. E plaude all’iniziativa la consigliera comunale agli eventi Marta Gaia: “Mi complimento con i ragazzi del Liceo Artistico G.Bruno ed i loro docenti. In questo momento è molto importante coltivare i rapporti sociali e portare i ragazzi alla riflessione utilizzando differenti strategie”. Un fiore per ogni malato di Covid, per coloro che ci hanno lasciato e per i medici e gli infermieri impegnati in prima linea in questa emergenza sanitaria.
L’iniziativa parte dai ragazzi del Liceo Artistico G.Bruno di Albenga (delle classi 4BA e 5BA) che, guidati dai loro professori (Lorenzo Rossi insegnante di discipline pittoriche e Massimiliano Vario insegnante di discipline plastiche), hanno messo anima e corpo in un progetto che li ha portati a riflettere su quanto sta accadendo in questo drammatico momento. Ogni ragazzo ha disegnato un fiore e lo ha dedicato virtualmente a chi è stato toccato, in un modo o in un altro, dall’emergenza Coronavirus. Quello che ne è scaturito è un insieme di elaborati che potranno, successivamente, essere esposti in una mostra, naturalmente quando ciò sarà possibile.
Il prof. Rossi: “I ragazzi si sono dimostrati entusiasti di questo progetto. Alcuni di loro hanno voluto realizzare anche più di un’opera, magari dedicando i disegni a parenti colpiti dal virus o a medici impegnati in questa difficile lotta. Molti si sono confrontati, hanno avuto momenti di condivisione e riflessione mostrando la loro grande sensibilità. Sono soddisfatto di ogni ragazzo, di ogni lavoro che è stato presentato e lo sono, in particolare, per quello che c’è dietro ogni disegno, un giovane che si è fermato, ha pensato e ha dedicato magari ore di lavoro per realizzare un piccolo, ma grande pensiero per gli altri.”
LOANO, L’INFORMAZIONE DEL VICE SINDACO LETTIERI – Dall’inizio diciamo conclamato dell’allarme in Riviera, a Loano si potevano leggere appelli ed informazioni dalla pagina Facebook del vice sindaco Luca Lettieri piuttosto che dall’ufficio stampa del Comune. Manco a dubitarlo, una scelta di ‘riservatezza’ del sindaco dr. Luigi Pignocca. E ora è sempre Lettieri (Lega di Salvini) a comunicare: “Le famiglie in difficoltà ci chiedono una mano – il conto corrente per aiutarle. Abbiamo provveduto ad erogare “buoni alimentari” per 56.000 € a 230 nuclei familiari loanesi. Il Governo ne ha stanziati 64.000, e presto le risorse termineranno. E’ iniziata la consegna delle tessere precaricate che con tanta generosità sono state donate. Continua la distribuzione degli alimenti da parte degli enti religiosi e laici della città. Al disagio per la spesa alimentare si aggiunge quello per il pagamento dell’affitto di casa e delle bollette. In questi mesi Loano ha dimostrato di essere una grande comunità a sostegno di chi, in questo periodo, è in grandi difficoltà. Possiamo dare un aiuto subito anche con piccole donazioni, di qualsiasi importo, utilizzando il conto corrente che il comune ha attivato. Grazie . C/C n. 015/014775 – IBAN IT59 Z084 5049 4300 0000 0014 775″. C’è da aggiungere che facendo un confronto con altre località, i ‘bisognosi’ non raggiungono certi primati che si leggono da comunicati stampa di altri Comuni, tipo Alassio.
Lettieri sarà certamente informato che il sindaco di Imperia Claudio Scajola – agli annunci è ormai uso mettere contestualmente in pratica – per andare incontro a chi ha difficoltà a pagare l’affitto, le famiglie più umili si direbbe, assegna dai 300 a 780 euro per tutti i canoni sotto i 7.800 annui. E che contrariamente ai buoni spesa ha provveduto, nel volgere di una settimana, mobilitando gli uffici, ad erogare denaro in contanti ai bisognosi. E sempre in Provincia di Imperia si fa strada l’ipotesi di sospendere l’Imu per gli alberghi, tra i settori più colpiti e che sono fonte insostituibile di lavoro ed occupazione, di indotto per attività commerciali e gli stessi Bagni Marini. Una località come Bordighera, molto simile a Loano, anche se con il doppio di hotel (ma Loano può vantare i due maggiori complesso ricettivi della Liguria Loano 2 Village e Ai Pozzi Village), incassa 9,5 milioni dall’Imu ‘ricettivo’ e al Comune ne restano 5.
IL COMMERCIALISTA GERVASI E I ‘GIOCHINI’ DELLA REGIONE LIGURIA – Tra i più attivi nel comunicare via social c’è il dr. Paolo Gervasi, commercialista e capogruppo di minoranza a Loano, un esperto quando si tratta di parlare, con cognizione di causa di certe problematiche del mondo economico e commerciale. Ecco il suo ultimo interessante intervento a proposito delle decisioni annunciate dalla Regione Liguria (a cui bisogna dare atto che l’Ufficio Stampa produce una media, di questi tempi, di almeno una quindicina di comunicati al giorno, di competenza dei diversi assessorati).
Scrive Gervasi: “Giochino: la regione Liguria emette due ordinanze simili ( non l’azzecca mai alla prima): la 18 e la 19. Dice che con quella riapre alcune attività compresa la piccola edilizia. Legate all’edilizia ci sono (tra servizi e commercio) numerose attività contraddistinte da appositi e precisi codici ateco ( gli stessi usati per fare le comunicazioni di inizio o variazione attività in agenzia entrate, camera commercio, nonché usate nei dpcm per dire chi deve chiudere e chi deve aprire ). La regione Liguria decide di non seguire questo criterio ( troppo semplice) e nel documento richiama solo l’insieme delle opere ammesse facendo riferimento al testo unico in edilizia. Poi succede che il collegio dei geometri scrive alla regione ricevendo risposte fantasiose (” l’impresa edile può lavorare solo nel comune ove ha la sede” è un esempio). Poi la regione pubblica delle faq; a precisa domanda sull’apertura dei cantieri edili la regione risponde: fate comunicazione alla prefettura. Vai a vedere il modulo della prefettura di Savona e scopri innanzitutto che è ancora aggiornato al dpcm del 22/3 .La regione rimanda per i casi simili alle prescrizioni del dpcm 10/4 che non sono dissimili da quelle del docn 10/4 e che dicono che al di là dei codici indicati dei dpcm le altre attività possono aprire previa comunicazione al prefetto admin cui si indichi la filiera di appartenenza e ” i codici ateco con l’ indicazione delle imprese fornite “. È del tutto evidente che per un magazzino all’ingrosso di materiali edili questa cosa non è possibile. Chiamo la prefettura che mi risponde di chiamare la regione ( che nelle Faq richiama la prefettura). A Finale Ligure un artigiano non ha potuto completare un lavoro perché la polizia municipale gli ha detto “ che il suo codice ateco non è nell’ordinanza regionale “. Per fare campagna elettorale (anche in questo periodo certa gente venderebbe l’anima al diavolo!)”
L.Cor.
COMUNICATO STAMPA DELLA REGIONE DI GIOVEDI 23 APRILE 2020
Totale test effettuati: 37842 (1852 più di ieri)
Positivi in Liguria 4856 – 45 più di ieri
PROVINCIA | positivi |
SAVONA | 744 |
LA SPEZIA | 391 |
IMPERIA | 922 |
GENOVA | 2783 |
altro/in fase di verifica | 16 |
TOTALE | 4856 |
Media intensità+Terapia Intensiva | Terapia Intensiva | Differenza da giorno precedente | |
Ospedalizzati | 874 | 91 | -78 |
ASL1 | 149 | 16 | -6 |
ASL2 | 134 | 10 | -15 |
Ospedale Policlinico San Martino | 167 | 29 | -40 |
Ospedale Evangelico | 40 | 2 | -3 |
Ospedale Galliera | 103 | 7 | -7 |
Ospedale Gaslini | 3 | 0 | 0 |
ASL 3 Villa Scassi | 142 | 16 | -4 |
ASL 3 Gallino | 4 | 0 | 3 |
ASL3 Micone | 0 | 0 | 0 |
ASL3 Colletta | 0 | 0 | 0 |
ASL4 Sestri Levante | 52 | 6 | 3 |
ASL4 Lavagna | 2 | 0 | -6 |
ASL5 | 78 | 5 | -3 |
Al Domicilio (isolamento domiciliare) 2592 (68 Più di ieri)
Clinicamente guariti (asintomatici positivi e domicilio) 1390 (55 più di ieri)
GUARITI CON 2 TEST CONSECUTIVI NEGATIVI 1146 (61 più di ieri)
ASL | Soggetti in sorveglianza attiva |
ASL 1 | 172 |
ASL 2 | 1116 |
ASL 3 | 511 |
ASL 4 | 370 |
ASL 5 | 267 |
Liguria | 2436 |
Decessi 1045 (25 più di ieri)