E’ stato il sindaco di Tovo San Giacomo, Alessandro Oddo, ha rilanciare la notizia sui social: “Sono stato informato che è mancata Delia Boragno, classe 1927, mamma dell’ex sindaco di Tovo San Giacomo, Eligio Lino Accame e di Enry Accame.
Delia è sempre stata una figura presente nei miei ricordi di gioventù – e non solo – anche perché vivevamo entrambi a Cà di Giurni e specie le estati, noi bambinetti le trascorrevamo a correre su e giù lungo la strada, infastidendo non poco le signore che si godevano il fresco fuori di casa. Ricordo soprattutto le numerose e colorate feste di San Rocco che avevano il cuore nel cortile della sua bella abitazione che si affaccia dinanzi alla Chiesetta della borgata, come ricordo benissimo anche il suo carattere forte, dotato di una pungente vena ironica. Delia era una donna “diretta” che ha sempre avuto la battuta pronta e non le mandava certo a dire.
Il manifesto funebre recita: Dopo una lunga malattia è serenamente mancata Delia Boragno ved. Accame di anni 93. Ne danno il doloroso annuncio i figli Lino con Rosalba ed Enrica con Pietro, le sorelle Celebrina e Elide, il cognato Rodolfo, i nipoti, i pronipoti e parenti tutti.
Le Esequie avranno luogo Venerdì 17 c.m. alle ore 11,00 nel cimitero di Tovo S. Giacomo in forma strettamente privata. Un particolare ringraziamento alla nipote dott.ssa Nadia Menara ed alla Direzione e al personale della Residenza «Il Sestante».
NOTA DI REDAZIONE – Il figlio Lino è stato sindaco di Tovo San Giacomo negli anni ’80 con la Democrazia Cristiana. Geologo ed imprenditore, con la sua amministrazione comunale, ha creato sviluppo e benessere negli anni in cui il paese ha conosciuto un repentino sviluppo urbanistici ed edilizio. Forse, anzi certamente, poteva avvenire all’insegna di una migliore visione di tutela e salvaguardia del territorio, della sua realtà idrogeologica. Ma era ancora viva quella cultura ambientale che si è fatta più pressante nel corso degli anni. Lino che, grazie al suo carisma e alle sue scelte, è stato a lungo tra i sindaci più votati ed apprezzati. Ha vissuto momenti difficili con le inchieste giudiziarie sulle discariche di rifiuti tossici, non era l’unico. All’epoca un terremoto giudiziario. Ma alla sua onorabilità ci teneva, come al confronto con il cronista di giudiziaria senza mai negarsi. Anche per mamma Delia, donna semplice, buona e generosa, d’altri tempi si direbbe, fu un periodo difficile, di amarezze, preoccupazioni, ansie che spesso esprimeva quando era lei a rispondere al telefono di casa al giornalista che cercava Lino nei periodi cruciali delle inchieste. Rispondeva con gentilezza, garbata, semplicità, senza alzare mai la voce: “Mi raccomando, Lino non merita…..”. E Lino, con la tenacia che l’ha sempre distinto, ha combattuto finchè un giorno (e ne abbiamo dato conto) ha potuto dimostrare di essere stato scagionato da ogni accusa, gli ultimi addebiti che lo avevano coinvolto e dopo aver lasciato la vita pubblica e gli interessi imprenditoriali che gli derivavano anche dal padre. Si era trasferito per lavoro in Nord Africa.
I Boragno – Accame, famiglie tra le più conosciute in Val Maremola. La zia Elide Boragno, con il marito Rodolfo, geometra, la figlia, hanno coltivato interessi nel settore edilizio – immobiliare, ma soprattutto proprietari della struttura socio sanitaria La Marinella (tra Borgio e Pietra in attesa di trasformazione residenziale) per estendere l’attività nel Centro Riabilitativo Comunita’ Terapeutica Il Gabbiano S.r.l. e Il Sestante di Borghetto S. Spirito e in passato a Vado Ligure.