Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Loano, qui si trova la sanificazione
L’azienda della storica famiglia Bruzzone
opera da La Spezia alla Costa Azzurra.
Pietra L. garantire igiene nelle spiagge libere


La SANACTIVE Srl di Giovanni Bruzzone, storica famiglia di Loano, opera dal 2012 nel settore della disinfezione, sanificazione e disinfestazione da roditori, blatte, zanzare, parassiti animali e parassiti su vegetali. Ma con l’eplosione del Covid 19 è coinvolta su un nuovo ‘fronte di guerra’, seppure commerciale. E’ impegnata lungo l’arco della Liguria e oltre: dalla Costa Azzurra a La Spezia, al basso Piemonte. Prima soprattutto con enti pubblici e società nazionali (Trenitalia), ora pressata da richieste di attività private, come alberghi, esercizi pubblici, uffici. Con obblighi derivanti dalle nuove norme sanitarie per mettersi in regola con le riaperture.

Gianni Bruzzone  l’imprenditore commerciale di Loano con l’hobby della cantoria e della musica sacra ad Alassio

Occorre eliminare qualsiasi batterio, virus ed agente contaminante che, con le comuni pulizie e
detersioni, non è possibile neutralizzare. Indispensabile abbattere la carica microbica e virale e riportarla entro
gli standard igienici ottimali. Obiettivo della sanificazione, infatti, è rendere un ambiente salubre e cioè sano, per la vita delle persone, ma anche degli animali da compagnia. Basta guardare e ascoltare in Tv, senza allarmismi, anche i quattro zampe possono finire tra gli infettati.

La Sanactive è iscritta all’ A.N.I.D. (Associazione Nazionale delle Imprese di Disinfestazione) che nel contesto emergenziale mette a frutto le informazioni scientifiche sul come affrontare il Coronavirus, con linee guida che non  sono poche e non sempre univoche. A livello nazionale, ad esempio, l’ARPA Piemonte si è recentemente pronunziata negativamente in merito alla possibilità di procedere a una disinfezione delle strade con ipoclorito considerando questa pratica dannosa per l’ambiente. Cosa che invece pare accada in alcune località della Liguria e non solo.
C’è un allegato nelle note destinate agli associati che ha per oggetto: Parere Istituto Superiore di Sanità 17 marzo 2020. Disinfezione degli ambienti esterni e utilizzo di disinfettanti (ipoclorito di sodio) su superfici stradali e pavimentazione urbana per la prevenzione della trasmissione dell’infezione da SARS-CoV-2.

Scrive l’ANID: “Abbiamo voluto affrontare le tematiche attinenti ai servizi di disinfezione, e più in generale di sanificazione, in quanto consci della rilevante difformità esistente nelle conoscenze in materia, sia per quanto concerne l’utilizzo dei formulati specifici, sia per quanto riguarda il corretto impiego delle attrezzature. Il Ministero della Salute, con la direttiva ministeriale del 22 febbraio 2020, ha precisato gli ambiti in cui vanno eseguite le specifiche operazioni di sanificazione, esplicitando i principi attivi più efficaci e le modalità di utilizzo degli stessi”.

Cosa sta accadendo senza che ci sia una corretta informazione dei cittadini ? Ancora l’ANID: “Le numerosissime segnalazioni pervenuteci di interventi di disinfezione svolti in ambienti esterni urbani, con l’impiego di sostanze altamente inquinanti per l’ambiente e tossiche per le persone, realizzati in pieno giorno con le più disparate attrezzature, è nata l’esigenza di approfondire le tematiche d’interesse, fornendo anche le specifiche tecniche funzionali per affrontare correttamente circostanze assolutamente inconsuete”.

Infine: “Anche i sistemi e le procedure di utilizzo dei prodotti disinfettanti potrebbero comportare dei rischi. Una applicazione localizzata, sebbene su ampie superfici quali strade, muri, etc, tramite lancia o pompe a trigger, anche se hanno un impatto minore sulla salute umana rispetto ad una diffusione mediante atomizzatori con un maggiore impatto da rischio inalatorio per gli operatori professionali e la popolazione, non consentono di escludere la formazione di sostanze estremamente pericolose. La pratica della pulizia e disinfezione andrebbe quindi limitata a interventi straordinari assicurando comunque misure di protezione per gli operatori e la popolazione esposta (by standers) ai vapori tossici dell’ipoclorito e alla potenziale esposizione al virus attraverso il rilascio di polveri e aerosol generati dalle operazioni di disinfezione”.

Da ultimo: “Il sodio ipoclorito, in presenza di materiale organici presenti sul pavimento stradale potrebbe dare origine a formazione di sottoprodotti estremamente pericolosi quali clorammine e trialometani e altre sostanze cancerogene. La disinfezione delle strade con questi prodotti non dovrebbe essere pertanto condotta di frequente ma una tantum evitando l’esposizione della popolazione durante l’applicazione”.

Gianni Bruzzone quando mostrava la confezione di repellente (brevettata) per allontanare piccioni e volatili, persino i ‘temibili’ gabbiani

“Quando ho iniziato l’attività con la Sanactive – spiega Gianni Bruzzone, i genitori aprirono uno dei primi negozi di alimentari nel centro storico di Loano, poi si sono trasferiti ai confini con Borghetto, operando con l’Agricola, prodotti per l’agricoltura, ormai ridotta a briciole – la disinfezione, sanificazione e disinfestazione ci impegnava contro i roditori, blatte, zanzare, parassiti animali e parassiti su vegetali. Da un paio di mesi operiamo nella disinfezione di ambienti sull’onda del Covid. Non abbiamo bisogno di spot pubblicitari per incrementare il lavoro, semmai c’è la scrupolo di avvertire i cittadini sapendo che non mancano coloro che affrontano le norme igieniche dei locali con il fai da te.  Si dovrebbe sapere quanto sia delicato e quanta professionalità occorra. Si pensi che la voce spesa per la ‘bordatura’ dei nostri operai (dalle tute, alle mascherine, ai guanti, alla calzature) ha un’incidenza di 25 – 30 euro ad intervento, a cui bisogna aggiungere che si opera sempre in coppia, come minimo. Nessuna improvvisazione dunque, compresa l’autorizzazione dell’Asl locale sulla base dei requisiti richiesti e presentati. Ma devo dire che tutto sommato non sono costi proibitivi, non approfittiamo della domanda e dell’emergenza; la spesa minima per una superficie di un centinaio di mq, sia aggira tra 100 e 150′ €”.

Non solo. Utile sapere che per la disinfezioni di ambienti aperti al pubblico occorre seguire il protocollo stilato da ANID con il Ministero della Salute che ogni associato riceve.  Si pensi ai nebulizzatori ULV che distribuiscono il prodotto disinfettante la cui efficacia è stata già confermata. Inoltre per riaprire le attività serve  munirsi di certificato di avvenuta  sanificazione, dando conto delle attrezzature impiegate e dei prodotti utilizzati.

“Siamo alle prese – dice Bruzzone che non ha bisogno di attestazioni di serietà e professionalità – con una vera e propria pioggia di richieste, oltre che da enti e società pubbliche, da amministratori condominiali, imprese commerciali e strutture ricettive quali Hotels, Residences, Parchi Tematici, Case di cura e Residenze protette, Campeggi, Ristoranti, Negozi e punti vendita. Un lavoro che si aggiunge a quello ormai abituale nei tribunali, sedi municipali,  caserme, carceri e Ferrovie dello Stato, in tutte le stazioni che hanno depositi di treni in Liguria.” Insomma, il lavoro non mancava e si è aggiunta la pandemia.

PIETRA LIGURE: “SE RIPARTENZA CI SARA’, GARANTIRE IGIENE E SICUREZZA ANCHE NELLE SPIAGGE LIBERE”

Nicola Seppone (Consigliere comunale – Capogruppo “PietrAttiva”)
Nicola Seppone consigliere comunale a Pietra Ligure

COMUNICATO STAMPA – “Impensabile lasciarle ‘in balia della gestione autonoma’ degli stessi fruitori”. In un contesto nazionale che vede l’opinione pubblica spaccata sul termine del lockdown, la nostra provincia, in queste ore, si sta interrogando anche sul futuro dell’imminente stagione estiva.

Nella giornata di ieri, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha firmato il decreto che, tra i vari aspetti, autorizza l’allestimento delle attività balneari e dei piccoli chioschi. Un preludio di ritorno alla normalità, quindi. Anche perché, diversamente, non si spiegherebbe la ratio dell’intervento. Non avrebbe alcun senso, infatti, riaprire gli stabilimenti e, allo stesso tempo, non consentire ai clienti di accedervi.

Per Pietra Ligure – e, in generale, per tutta la nostra Regione – la stagione estiva rappresenta un crocevia fondamentale per l’economia del territorio. Insieme alle strutture a gestione privata, inoltre, vanno considerate anche le spiagge libere. La gestione di quest’ultime, in un’ottica di ritorno alla ‘normalità’, oggi più che mai rappresenta una priorità che deve essere affrontata dall’amministrazione comunale con la massima urgenza.
È impensabile, in un momento come questo, lasciare questi luoghi pubblici “in balia di una gestione autonoma” effettuata da parte degli stessi fruitori. Ecco perché dobbiamo cogliere questa occasione per puntualizzare le regole per il corretto godimento del lido e trasformare finalmente le nostre spiagge libere in spazi più belli, funzionali e, soprattutto, sicuri.
Quindi: regolamentazione degli spazi, stop al “prenotamento” del posto tramite posizionamento strategico (nottetempo) di sdraio ed ombrelloni e poi ancora attrezzatura igienica adeguata (bagni, docce) per garantire un servizio all’altezza del turismo che, giustamente, intendiamo proporre. Al tal fine, è necessario assicurare la presenza di un assistente bagnanti anche nelle spiagge libere. In questo senso e nel complesso, quindi, risulta fondamentale garantire la totale sicurezza non solo dei bagnanti, ma anche degli stessi lavoratori a contatto con il pubblico.
Chi scrive non è né un medico né tanto meno uno scienziato: non posso, quindi, affermare con sicurezza quale sia la strada migliore da intraprendere in questo difficile momento. L’unica certezza, però, riguarda la salute delle persone. Questa merita di essere collocata sempre al primo posto. Stagione estiva è, da sempre, sinonimo di aggregazione. Questo non possiamo dimenticarcelo. Come continuare a garantire le misure di distaccamento sociale necessarie per contenere i contagi, poi, non sarò di certo io a doverlo dire. Da una parte ci saranno le decisioni politiche coadiuvate dalla scienza, dall’altra, forse, un ruolo centrale lo giocherà anche il buon senso delle persone. “
E BUONE NOTIZIE PER I DUE PIETRESI A CUBA
L’on. Franco Vazio al quale era stato richiesto un suo interessamento per i due pietresi ‘bloccati a Cuba, l’Avana’, dopo aver contattato la sottosegretaria agli Esteri e di cui abbiamo dato conto lo scorso numero di trucioli.it, ora comunica: “Aggiornamento …..sui due connazionalipietresi . Il Sig.  Antonio Forni ha acquistato il biglietto Blue Panorama che parte giovedì prossimo e che, via Santo Domingo, dove caricherà circa 150 connazionali, arriverà venerdì a Roma. Il Sig. Calogero Tagliarini invece per ora si trattiene a L’Avana (mi ha detto che ne approfitta per completare una cura ai denti!).”

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