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Liguria e Basso Piemonte

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Difensore civico nei Comuni savonesi
Lettera del dr. Lalla al sindaco di Villanova


Il difensore civico regionale è un organo monocratico e indipendente di garanzia, eletto dal Consiglio regionale ogni cinque anni tra i cittadini italiani residenti in un comune della regione, e che possiedano i requisiti per essere eletti consiglieri regionali per la tutela del singolo cittadino e di interessi collettivi particolarmente rilevanti. In Liguria, dal 25 gennaio 2011, è il dr. Francesco che ha ottenuto 35 voti e 1 scheda bianca. Leggi anche la giunta comunale da il via libera al progetto del gruppi di controllo del vicinato.

Il Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza e difensore civico dr. Francesco Lalla, già procuratore capo della Repubblica del tribunale di genova

La ragione ispiratrice di tale istituzione è quella di offrire una forma di protezione a favore di qualsiasi soggetto (singolo o associato) interessato dall’azione della Pubblica Amministrazione, protezione comunque alternativa ai rimedi rappresentati dai ricorsi amministrativi e dai ricorsi giurisdizionali, comunque finalizzata a garantire il buon andamento e l’imparzialità dell’azione della Pubblica Amministrazione (art. 97 della Costituzione) con modalità di intervento che possono variare a seconda della situazione. In Liguria la “copertura” territoriale dell’istituto attualmente viene assicurata dal solo Difensore civico regionale, competente ad intervenire sulla attività degli uffici dall’Amministrazione regionale, degli enti strumentali della Regione o dipendenti dalla Regione, delle asl e ospedali. Il Difensore civico può intervenire anche sull’attività degli uffici degli Enti locali, in particolare i Comuni, ma solo quando vi sia una specifica convenzione. Pertanto, i cittadini dei Comuni privi di convenzione con la Regione – ha aggiunto Francesco Lalla – attualmente sono senza tutela civica nei confronti degli uffici del loro Ente: in Liguria nel 2015 solo 88 su 235 sono i Comuni convenzionati i cui cittadini vengono, quindi, “protetti” dal Difensore Regionale”.  Non abbiamo notizie aggiornate delle situazione nel 2020.

LA LETTERA CHE IL DR. LALLA HA INVIATO

AL SINDACO DI VILLANOVA D’ALBENGA, PIERO BALESTRA

 

VILLANOVA D’ALBENGA PUNTA SULLA SICUREZZA PARTECIPATA
 LA GIUNTA DA’ IL VIA LIBERA AL PROGETTO DEI GRUPPI DI CONTROLLO DEL VICINATO
COMUNICATO STAMPA – Già formati i primi due gruppi di cittadini che si impegnano ad osservare e segnalare alle forze dell’ordine situazioni anomale.
La Giunta Comunale di Villanova d’Albenga ha dato il via libera alla sottoscrizione del Protocollo di intesa fra Comune e Prefettura di Savona per l’attivazione dei “Gruppi di controllo di vicinato”. Un’azione  che coinvolge direttamente i cittadini finalizzata alla prevenzione, alla repressione dei reati e delle situazioni che generano insicurezza collettiva : i volontari aderenti s’impegnano  a osservare il territorio e a informare le Forze dell’ordine secondo precise modalità. Le aree di azione possono essere quelle di residenza o ove si svolge la propria attività lavorativa.
L’iter è appena iniziato, ma sono già due le zone di Villanova d’Albenga che hanno espresso la volontà di partecipare e che hanno consegnato gli elenchi dei volontari al Comandante della Polizia Locale, Vincenzo Pellitteri, responsabile del programma. Si tratta di due gruppi: di uno fanno parte i residenti della zona di Coasco e il centro abitato referenti alla Strada Statale 453, mentre l’altro fa riferimento ai nuclei residenziali di via delle Ciappelle e via delle Violette: circa una cinquantina di persone, guidate da due coordinatori, Gianpaolo Usanna, militare dell’Arma dei Carabinieri in quiescenza e Stefano Primoceri, sottoufficiale della Guardia Costiera. Altre zone potranno naturalmente formare ulteriori gruppi di osservazione e comunicare gli elenchi in Comune.
Trasmessi i nominativi dei volontari, il Sindaco Pietro Balestra sottoscriverà il protocollo con la Prefettura che oltre alla Polizia Locale coinvolge le Forze dell’ordine e il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.
“Passaggi ritenuti inopportuni di macchine, persone, allarmi, rumori e circostanze sospette che accadono nella propria zona di residenza dovranno essere trasmesse dai volontari ai coordinatori anche attraverso catene di whatsapp e strumenti tecnologici o direttamente alle Forze dell’ordine e alla Polizia locale qualora si assista a veri e propri reati quali furti, rapine o aggressioni –  spiega il Sindaco di Villanova d’Albenga Pietro Balestra – Si vuole creare una rete di osservatori, guidati da coordinatori, perché crediamo nella collaborazione fra istituzioni e cittadini: il nostro obbiettivo è quello di fronteggiare e reprimere i fenomeni che turbano la sicurezza pubblica e soprattutto promuovere il recupero dei rapporti di vicinato improntati alla collaborazione e al mutuo soccorso. Sulle strade coinvolte dal progetto saranno installati appositi cartelli, si promuoveranno assemblee con i cittadini e incontri con le Forze dell’ordine che si impegnano anche a formare adeguatamente i volontari”. Il protocollo progetto “Controllo di vicinato” ha la durata di tre anni. Insieme agli occhi dei volontari saranno operativi anche ulteriori occhi elettronici. “Nei prossimo mesi saranno installate ben 20 telecamere di video sorveglianza sul territorio che andranno a coprire ulteriori aree favorendo l’innalzamento degli standard di sicurezza della nostra comunità – annuncia Balestra – Ai cittadini non si chiede di organizzare ronde o né di attuare comportamenti incauti, ma di promuovere una sicurezza partecipata, favorire la coesione di comunità e la solidarietà che sono da sempre  i  migliori presidi contro il degrado sociale”.

 


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