Affari Italiani ha titolato: ‘Balli e lussi per i dirigenti, la casta Rai a Sanremo’. Dal Corriere della Sera – Rai, trasferte a Sanremo: «Al Festival in 634 tra dirigenti e collaboratori» Il collegio sindacale: «L’azienda dica chi ha pagato». Nel consiglio di amministrazione del 21 febbraio le risposte di Viale Mazzini. Per ora non abbiamo letto le ultime novità. Anche Il “tg satirico” di Canale 5 Striscia la Notizia, diretto dall’alassino albenganese Antonio Ricci ha punzecchiato parecchio e duro.
Il collegio sindacale della Rai vuole vederci chiaro sulla trasferta dei dirigenti dell’azienda a Sanremo, finita al centro di un’interrogazione parlamentare del Pd. Per questo avrebbe chiesto al consiglio di amministrazione dell’emittente pubblica, in particolare all’ad Fabrizio Salini, di conoscerne i particolari. Il collegio guidato da Carmine Di Nuzzo, ispettore generale della Ragioneria dello Stato, e composto da due dirigenti del ministero dell’Economia, Giovanni Ciuffarella e Maria Teresa Mazzitelli, si sarebbero mossi sulla scorta dell’interrogazione parlamentare.
Una decisione che in azienda qualcuno definisce «atto dovuto» poiché si tratta di dubbi sulla buona gestione dell’azienda che il collegio non potrebbe ignorare. I tre membri avrebbero chiesto conto del numero dei dirigenti in trasferta, del loro ruolo e incarico durante la manifestazione e, naturalmente, in presenza di familiari e componenti dello staff, di chi ne abbia coperto le spese. Le informazioni dovranno essere presentate nel consiglio di amministrazione del 21 febbraio. Sul punto ci sono state nei giorni scorsi alcune repliche informali dell’azienda, secondo cui tutti i dirigenti e i dipendenti presenti avrebbero avuto un compito da svolgere nella settimana sanremese. Quanto ai parenti, avrebbero coperto in autonomia le proprie spese.
La pattuglia dei presenti alla manifestazione canora supererebbe le 600 unità, circa un centinaio più dell’anno scorso. A propria difesa, sempre informalmente, l’azienda aveva spiegato che quest’anno il perimetro della manifestazione si è molto allargato, andando a coinvolgere settori prima mai toccati dall’evento. Basti pensare al ruolo primario assunto da RaiPlay che ha trasmesso per la prima volta il Dopofestival. Ma anche alla presenza «diffusa» della manifestazione sul territorio cittadino. Certo, qualcuno avrebbe fatto notare l’insolita presenza del responsabile dell’Audit, del direttore dei Diritti sportivi o di Rai Parlamento, come anche l’ampiezza dello staff del presidente Marcello Foa, tra capostaff, consigliere della comunicazione, addetta stampa e segreteria di Governance. La polemica si incrocia con la tensione che ancora regna in azienda, malgrado il successo di Sanremo, collegata alle prossime nomine, all’ordine del giorno proprio nel cda del 21 febbraio. In quella sede si vedrà se Salini saprà recuperare la fiducia del Pd che lo accusa di aver rinviato le nomine per troppo tempo. Nel mirino in particolare c’è il Tg1, oggi guidato da Giuseppe Carboni sul quale il M5S ancora non prende una posizione univoca.
Commenti – Andrea Iannuzzi : Vabbè ma dopo che hanno incassato 37 milioni di euro, sinceramente la trovo una polemica sterile. Io mi domanderei che ci facevano 10 persone (dico 10) di staff Ufficio Stampa Rai in distaccamento (e trasferta) a Sanremo, per poi appoggiarsi a due strutture private esterne.. questa al massimo è una cosa su cui porre l’attenzione…
Giuseppe Contri- Trovo che sia una cosa positiva per l’economia Ligure ……Roma ladrona 20.20…..Meglio se li spendono qui…..