Ci sono centri storici di cittadine della Riviera (Borghetto S. Spirito, Ceriale, i casi più eclatanti nel savonese), che da almeno tre decenni sono alle prese con chiusure di attività commerciali e di una sorte di caprifuoco anche nei giorni festivi, esclusi i 40 giorni apice dell’estate. Il mortorio conseguenza dell’ecatombe di attività commerciali, poco giova qualche ‘bazar’ etnico. Altre località, Savona in primis, sono alle prese, non da oggi, con chiusure a catena che colpiscono pure attività ‘storiche’. Chi sono i colpevoli facilitatori ? E quanto incidono nel dilagare di chiusure la marea di sagre (che di nostrano non hanno nulla salvo poche eccezioni) ma che muovono diffusi interessi anche pubblicitari ?
Ora leggiamo da un comunicato della Regione Liguria: ” Il governo Conte affossa i commercianti e spopola i nostri centri storici”. Lo dichiara l’assessore allo Sviluppo economico e al Commercio di Regione Liguria, Andrea Benveduti. Una balla dunque chi parla di ‘caro affitti’ e turismo di massa da ‘mordi e fuggi’. Anche se la pressione fiscale (statale e locale) con i contribuenti onesti non scherza. Sbaglia chi attribuisce una buona dose di concausa ai centri commerciali di grandi catene ? A Genova Sampierdarena è andata in scena una singolare protesta silenziosa che, per un giorno, ha attirato l’attenzione dei media liguri e Tv: simultaneamente hanno spento le luci di delle loro vetrine. Titolava Il Secolo XIX nell’edizione nazionale: Così senza le nostre vetrine si spegne la città. Genova ‘matrigna’ fa sempre notizia. In alcuni centri storici della nostra Riviera sono anni che le vetrine sono ‘buie’ per cessazione attività. E i locali restano sfitti. ER quando c’è chi azzarda ad aprire non dura a lungo, deve arrendersi. Nel non lontano passato c’era Conte, hanno governato centro destra, con la Lega e il centro sinistra. I grillini sono al potere da due anni, così come il presidente del consiglio in carica. E perchè non fare un cenno ai negozi ‘scomparsi’ nei paesi dell’entroterra montano savonese ed imperiese ? E quale rilancio hanno dato le aspirine fini qui somministrate dalla Regione Liguria con i due mandati di Burlando ed ora di Toti ?
Nel suo curriculum dell’Assessore Benveduti, in quota leghista, si legge: Dopo la maturità scientifica conseguita presso la Scuola Germanica di Genova ha frequentato l’Università degli studi di Genova presso la quale ha conseguito la Laurea in Economia e Commercio. Ha affinato il percorso di studio partecipando a corsi di formazione e master in Italia e all’Estero. Conosce 4 lingue. Per 6 anni è stato presso Deloitte con incarico di senior auditor. Per 3 anni è stato responsabile Amministrazione, Finanza e Controllo presso il Gruppo Grendi.Per 2 anni è stato responsabile Amministrazione e Finanza del Rina. Per 5 anni è stato direttore amministrazione Finanza Controllo (Cfo) e HR Manager presso KaVo Italia. Dal 2007 a oggi ricopre l’incarico di direttore Amministrazione, Finanza, Controllo e Risk (Cfo) di Axpo Italia e dal 2009 a oggi è consigliere di Amministrazione delle aziende del Gruppo Axpo in Italia. Membro del Rotary Club Genova San Giorgio. È istruttore di Krav Maga, è un grande appassionato di geopolitica, montagna, musica e lettura di ogni genere. In Regione Liguria, tra le deleghe, anche Artigianato, Ricerca e Innovazione tecnologica, Energia, Porti e Logistica. Nell’aprile 2018 ha preso il posto di Edoardo Rixi eletto al parlamento con la Lega di Salvini
NO A CEDOLARE SECCA SUI NEGOZI, ASSESSORE BENVEDUTI:
“COSÌ IL GOVERNO AFFOSSA I COMMERCIANTI E SPOPOLA I NOSTRI CENTRI STORICI”
GENOVA. “Ancora una volta il governo si conferma sordo a ogni stimolo per sostenere un minimo di ripresa e con lo stop alla cedolare secca sugli affitti dei negozi dimostra di non essere in grado di rilanciare in alcun modo l’economia. Dopo un solo anno la misura, introdotta dallo scorso governo per tentare di rianimare parte delle centinaia di migliaia di locali vuoti, è stata cancellata. Una decisione che colpisce duramente artigiani e commercianti, decimati da più di un decennio di misure depressive della domanda interna, da una tassazione cervellotica e pesantissima, da normative sempre più complicate. Tra gli altri effetti nefasti immaginiamo un’accelerata nello spopolamento dei nostri centri storici dalle botteghe artigiane e dagli esercizi di prossimità, che svolgono presidi sul territorio di decoro e legalità”. È il commento dell’assessore regionale allo Sviluppo economico e al Commercio di Regione Liguria Andrea Benveduti al mancato rinnovo della cedolare secca sulle locazioni commerciali nel decreto Milleproroghe.
“Come possiamo noi amministratori pubblici sforzarci di sostenere queste fondamentali attività economiche, cercando al contempo di risanare i nostri centri storici (come fatto con le intese sul decoro raggiunte con i comuni di Genova, Savona e Sestri Levante), se poi l’esecutivo adotta ulteriori provvedimenti che vanno nella direzione
opposta?” si domanda Benveduti. “Non possiamo assistere inermi a un governo irragionevole, che danneggia sempre più l’economia nazionale e rafforza una decrescita che solo per loro può definirsi felice. Ricordiamo infatti che anche le associazioni di categoria, più volte hanno segnalato che un ulteriore fardello impositivo sui proprietari dei locali affittati vada a deprimere ulteriormente settori già in forte difficoltà”, conclude l’assessore.
IN LIGURIA 25 MILA FAMIGLIE, CON ALMENO DUE FIGLI
E UN REDDITO FINO A 15 MILA EURO: UN BONUS IRPEF DELLA REGIONE DI 28 €
Comunicato stampa – Ha preso il via oggi il percorso di concertazione tra Regione Liguria e i sindacati confederali Cgil Cisl e Uil regionali per individuare ulteriori misure di alleggerimento fiscale a sostegno delle fasce di reddito medio basse della popolazione. Presenti il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, l’assessore al Lavoro Gianni Berrino e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil regionali, Federico Vesigna, Luca Mastripieri e Mario Ghini. L’incontro odierno fa seguito all’intesa siglata a dicembre 2019 dal presidente Toti con i tre rappresentanti sindacali che ha determinato l’inserimento nella manovra di bilancio 2020 di una specifica detrazione sull’addizionale regionale Irpef pari a 28 euro per tutte le famiglie con almeno 2 figli a carico e con un reddito fino a 15mila euro. La misura riguarda circa 25mila famiglie in tutta la Liguria. Nel corso della riunione è stato deciso di avviare una fase tecnica di approfondimento per verificare la possibilità di potenziare la misura già adottata in termini di estensione delle risorse disponibili e di platea dei beneficiari.
FORMAZIONE, PRESIDENTE TOTI: OLTRE 1.000 GLI ALLIEVI FORMATI DA REGIONE
PER COSTA CROCIERE. IL 90% HA TROVATO LAVORO
COMUNICATO STAMPA – Ammontano a 1.074 gli allievi formati dal 2016 ad oggi da Regione Liguria nei mestieri del mare attraverso i corsi di formazione realizzati in collaborazione con Costa Crociere. Di questi oltre il 90% pari a 968 ha trovato un’occupazione alla conclusione del percorso formativo. Lo comunicano il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti e l’assessore regionale alla Formazione Ilaria Cavo. Le necessità di Costa Crociere per il 2020 sono di 700 unità con vari profili: hotellery, animatori, esperti in lingue straniere, cuochi. Di queste, 380 sono persone formate da corsi regionali finanziati con risorse del Fondo Sociale Europeo. I profili professionali formati o in via di formazione sono i seguenti: 114 già conclusi o in itinere per cuochi di bordo, fotografi, hospitality service, desktop publisher, animatori per bambini, tecnico superiore per l’ospitalità di bordo. Inoltre ci sono bandi aperti le cui iscrizioni si chiuderanno il 24 febbraio per cuoco di bordo (20 unità), animatore adulti (20 unità) con corsi pronti a partire all’inizio di marzo. Entrambe le attività formative danno la garanzia di una copertura assunzionale del 60% per coloro che concluderanno il percorso.
“In questi anni come Regione Liguria – dice il presidente Giovanni Toti – abbiamo cercato di capire i bisogni del mondo produttivo e di orientare i giovani verso corsi che rispondessero alle richieste del mondo del lavoro. Avvicinare domanda e offerta, un fatto non scontato prima. Tutto il filone della blue economy è stato molto sostenuto con finanziamenti e fatto conoscere ai ragazzi per indirizzarli al meglio. Con Costa abbiamo collaborato da subito e i risultati si vedono”.
“Formare per occupare significa saper dare corsi di qualità alle aziende come Costa Crociere che hanno necessità e possibilità di assumere – spiega l’assessore regionale alla Formazione Ilaria Cavo – il fatto che Regione Liguria sostenga, tramite il Fondo Sociale Europeo, la formazione del 50 per cento dei nuovi assunti (l’altra metà non ha necessità di formazione) è il risultato di un sistema che ha saputo programmare i corsi, in bandi e, insieme all’Accademia della Marina Mercantile, garantire corsi di qualità e allievi pronti per il mercato del lavoro”.
“Oltre cento ragazzi sono stati formati nel 2020 – continua l’assessore Cavo – altri 40 entreranno in corsi che partono a febbraio; per altri 240 Costa Crociere è pronta a garantire l’assunzione nei progetti formativi che potranno partecipare a un prossimo bando sulla Blue Economy”.
“Per realizzare questi corsi – aggiunge Cavo abbiamo a disposizione la sede dell’Accademia della Marina Mercantile di Arenzano in collaborazione con Costa Crociere, un polo vivo in cui si alternano percorsi Its (di istituzione tecnica specialistica post diploma per chef e alta hotellerie) a corsi di breve durata come per cuoco di bordo, fotografo, hospitality service. Spero, a questo punto, che i ragazzi colgano l’occasione e il messaggio: fino a febbraio infatti sono aperte le iscrizioni per due corsi, di adult animator e cuoco, al termine dei quali l’assunzione è garantita per il 60 per cento degli allievi. Tuttavia la media, nel rapporto costruito con Costa Crociere, ci dice che le assunzioni superano il 90 per cento. Dal 2016 a oggi sommando tutti i corsi avviati da Accademia in accordo con Costa e finanziati da Regione Liguria tramite Fse, sono stati assunte circa 1.000 persone su un totale di 1.074 allievi. Come Regione siamo pronti a emanare un nuovo bando da 4 milioni di euro che intercetterà le esigenze formative del settore “.