La seconda lezione (mercoledì 12 febbraio, ore 17.00, Città dei Papi, via dei Mille, 4, Savona) affronta quartieri e luoghi molto vicini a Savona con storie diverse e interessanti per i vari motivi che Giovanni Gallotti e Giovanni Mario Spano ci descriveranno da studiosi del territorio e residenti storici di quei luoghi.
Giovanni Gallotti analizzerà Valloria, località di confine con il territorio di Albissola Marina, un territorio ricordato già nel XII secolo, di cui rimane una labile traccia della chiesa di santa Reparata, da alcuni riconosciuta in un edificio rurale trasformato in abitazione di prestigio. Gli insediamenti abitativi di via Turati e l’ospedale hanno ormai cambiato da decenni la vocazione agricola della zona, mentre il complesso architettonico di san Giacomo aspetta interventi che ne garantiscano l’esistenza futura.
Villetta è anch’esso un toponimo già citato nel XII secolo: insediamento residenziale alle spalle immediate della città, nato subito al di sopra dell’attuale via Famagosta e successivamente espanso verso le colline e più all’interno della vallata del Letimbro.
Villapiana è invece il quartiere operaio simbolo della prima metà del Novecento, frutto di una pianificazione urbanistica a maglie ortogonali, in cui sono ancora evidenti segni di precedenti ville ed edifici religiosi.
Giovanni Mario Spano affronterà la straordinaria ricchezza ambientale e monumentale di Lavagnola, in cui convivono ancora oggi ville affrescate del XVI-XVII secolo e aree relativamente ampie di coltivazioni su fascia. Lavagnola mantiene tenacemente, grazie a istituzioni civili e religiose ancora molto attive, l’individualità che ne fece una unità amministrativa indipendente da Savona per un periodo lunghissimo della sua storia.
Infine, Marmorassi, località defilata, stimola una passeggiata a mezza costa tra minuscoli insediamenti medievali che consentono ancora di immaginare la vita rurale del contado nei secoli scorsi. Altri percorsi si inerpicano nei boschi che saranno una delle costanti della successiva terza lezione, dedicata all’alta valle del Letimbro e del Lavanestro.
Alto Letimbro (E. Lavagna); bosco di Savona (R. Pastorino); terza lezione del corso per i soci, 21 febbraio, Aula Magna Liceo Martini
La terza lezione (venerdì 21 febbraio, ore 16.30, aula Magna del liceo Martini, via Aonzo, 2, Savona) descrive l’alta valle del Letimbro e soprattutto il grande bosco subito alle spalle di Savona, già tutelato nell’XI secolo e fino ad oggi in sufficiente stato di conservazione.
Sarà solo sintetizzata la storia del Santuario di Savona, per la quale esiste un’ampia bibliografia: invece, si approfondiranno gli aspetti storico-geografici generali (Elvio Lavagna) e quelli più propriamente etnografici di chi vi è nato e vissuto (Roberto Pastorino).
Elvio Lavagna illustrerà le peculiarità dell’alta valle del Letimbro, vasta oltre duemila ettari in cui i boschi e le radure rappresentano un orizzonte continuo, sempre più minacciato da strade, cave e discariche, speriamo solo annunciate.
In tale territorio si sono conservate alcune emergenze architettoniche che vale la pena ricordare. Ad una di esse, san Bartolomeo del Bosco, insediamento agostiniano del XV secolo, dedicheremo un evento monografico nel prossimo mese di aprile.
Roberto Pastorino, proveniente da una famiglia di residenti nell’alta valle, potrà descriverci la vita minuta degli ultimi residenti legati all’economia tradizionale a cui ha riservato due recenti lavori. Si tratta di una testimonianza unica di luoghi ormai quasi del tutto spopolati dove fino al secolo scorso vivevano numerose centinaia di persone.
Un’appendice della conferenza sarà dedicata a Montemoro: anche ad essa riserveremo un successivo approfondimento monografico.