C’erano una volta tanti alberi autoctoni della Liguria. E oggi cosa si sceglie per alberare le cittadine della Riviera ? Pensiamo ad Albenga madre terra nella storia della nostra agricoltura. Gli amministratori pubblici del terzo secolo preferiscono, ad esempio, arricchire il patrimonio arboreo pubblico con le magnolie. I casi di Albenga, Borghetto S. Spirito e Ceriale. Altra notizia: il plauso dei Bagni marini ingauni, con il loro presidente Zanelli, per il finanziamento regionale del ‘Progetto moli’ a difesa dell’arenile.
L’ex sindaco del centro destra di Ceriale, Giovanni Cerruti, geometra, già imprenditore edile con il papà, ha scritto sulla sua pagina Facebook.
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“Avete presente gli alberi autoctoni della Liguria, ulivi, lecci, carrubi, corbezzoli, sorbi, querce , mimose, ecc. Non vi siete mai chiesti perché nelle aiuole, nelle passeggiate, nelle strade piantano le magnolie , pianta di origini straniere . Le magnolie diventano molto alte , chiudono le finestre fino al secondo piano , erano solo in giardino privati , Albenga è diventata la città delle Magnolie , davanti al comune di Ceriale due Magnolie, a Borghetto una piccola foresta di magnolie davanti alla biblioteca. E l’elenco potrebbe continuare. Le magnolie provengono principalmente da Pistoia , dove ci sono molti vivai , siccome i lavori si eseguono per tornaconto e non per necessità , l’offerta è alta, alla burocrazia piace avere qualche regalino e poi sono di sinistra , non siamo più la riviera delle palme ma delle magnolie , evviva .
Qualcuno almeno è contento”.
Giovanni Cerruti
COMUNICATO STAMPA – Il Comune di Albenga ha ricevuto 2,5 milioni di euro per il primo lotto del Progetto Moli.
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Il Presidente dell’Associazione Bagni Marini di Albenga Berardo Zanelli afferma: “Accogliamo molto favorevolmente la notizia del finanziamento di un primo lotto di 2,5 milioni di euro per la realizzazione del progetto che prevede l’allungamento dei moli esistenti e la realizzazione di nuovi moli a consolidamento dell’arenile, è un progetto di cui si parlava da molti anni, ma che non aveva mai visto la luce proprio per l’elevato costo della realizzazione, oggi finalmente la regione ha ricevuto dal governo i fondi necessari per poter dare inizio ai lavori. Ringrazio in modo particolare l’amministrazione comunale per l’impegno e l’interessamento dimostrato e l’on Vazio come rappresentante del governo per l’attenzione nei confronti dei concessionari dei bagni marini”.
Il sindaco Riccardo Tomatis sottolinea: “Questo progetto è la conferma dell’interesse che la nostra amministrazione riserva alla componente turistica legata al mare della nostra città. Ci auguriamo che grazie a questi interventi le spiagge del nostro litorale, oltre ad essere sicuramente più protette, possano diventare più profonde e formarsi dove non esistono creando così situazioni di nuovo sviluppo turistico ed economico.”