Marco Melgrati ormai ai ferri corti con il suo eterno rivale in politica (non in amore) e in Forza Italia, Angelo Vaccarezza ? Un pezzo da ’90 del ponente che un tempo era considerato il vero colonnello, o se volete delfino, di Claudio Scajola e il primo punto di riferimento da Varazze ad Andora, entroterra incluso. Basterebbe ripassare le pagine di cronaca e dell’archivio. E l’unico a fargli ombra era proprio Melgrati. Nessuno però avrebbe scommesso sullo scenario di questi giorni. Vaccarezza che, con FI ridotta ai minimi termini, ha seguito l’astro nascente Giovanni Toti, a sua volta, finito nel mirino per ‘pubblica disobbedienza’, da affronto plateale, di patron Berlusconi. Che succederà da qui alle regionali ?
C’è chi, come lo spillo di Alassio, non ha dubbi. Melgrati userà la scopa per spazzare via i rivali, che lui denifisce ‘certi personaggi della politica’. Non dice affatto del malaffare. Dopo aver tanto subito e penato l’ora della rivincita ? Semmai bisognerebbe parlare di riposizionamenti. La corsa a non perdere voti, dopo le esperienze passate, finirà per avere il sopravvento ? Vaccarezza con una tenace e ferrea presenza sul ‘terreno da gioco’ ha un formidabile serbatoio di voti personali, nel piccolo stesso discorso per Ciangherotti. Per Santiago Vacca, il più facoltoso possidente e benestante forzista almeno nel ponente ligure (e che ha retto anche la esausta cassa del partito nel savonese) non si dica che sia a caccia di nuove poltrone. Ha tanto di cui occuparsi e farebbe un’opera meritoria per la sua città e quella dei suoi avi, se portasse finalmente in porto la soluzione dell’ex Oleificio Roveraro (di cui è comproprietario) per il quale il Puc ha scelto la destinazione urbanistica. Ci vorrà ancora un anno prima che l’iter regionale metta la parola fine. Per Borghetto, in ginocchio da anni, sarebbe la riscossa socio economica, quanto meno per rivitalizzare in fretta l’attiguo centro storico, fanalino di coda nell’intera Liguria costiera. E Vacca ha fatto il sindaco per due mandati. La giunta in carica è di centro destra, in attesa dell’arrivo di un assessore rosa esterno, dopo la dimissionaria leghista.
Forza Italia, con Melgrati al timone provinciale, è probabile che tutti debbano allinearsi alle strategie che saranno via via decise dai vertici nazionali e regionali. Ovvero ok a Toti e seguaci purchè non si consumi il funerale al capo supremo Berlusconi. E il presidente Toti, dopo i tanti distinguo della prima ora, sta dando il massimo per evitare rotte di collisione. Manco a dirlo mettendo mano alla bilancia, non si potrà fare a meno di Vaccarezza. Insomma li vedremo tutti uniti per battere il centro sinistra che rischia ancora una volta per le sue divisioni interne (leggi Italia Viva di Renzi) e che non può contare sulla defezione di Claudio Scajola e del suo piccolo esercito ponentino. Si aggiunga che i M5S, ridotti in briciole soprattutto in Liguria, è probabile scelgano di correre da soli. E il centro destra ringrazia. E il centro sinistra potrebbero perdere la sfida per una ‘manciata’ di voti.
CADONO LE PRIME TESTE DENTRO FI ?
MELGRATI EPURA I FEDELISSIMI DI VACCAREZZA: CIANGHEROTTI E SANTIAGO VACCA
Liste di proscrizione in Forza Italia dopo la nomina di Melgrati a Commissario Provinciale? Pare proprio di sì. Stando alle voci che si rincorrono tra gli azzurri i primi a fare le spese del nuovo corso melgratiano saranno i forzisti rimasti in orbita Vaccarezza, Eraldo Ciangherotti e Santiago Vacca. Il primo era dato inizialmente in corsa per un posto alle regionali e adesso dovrà trovarsi probabilmente un nuovo tetto politico visto che Melgrati non lo vuole nella squadra. Il secondo è già sul punto di aderire a Cambiamo con Toti che potrebbe accogliere anche Ciangherotti. Per quanto riguarda le candidature, FI, scartato come detto Ciangherotti, punta sui nomi del Sindaco di Savona Ilaria Caprioglio (destinata a entrare nel listino in quota FI) e sull’ex Sindaco di Ceriale Ennio Fazio che nelle ultime ore ha “sorpassato” l’altro aspirante, Mauro Demichelis, Sindaco di Andora.
Lo spillo di Alassio
MELGRATI DIXIT, A CALDO, DOPO LA NOMINA: “Il nostro concetto, come detto in precedenza, è che vogliamo tornare a parlare sul territorio per ricostruire una rete di aggregazione di questo partito, soprattutto in provincia di Savona, dove è stato strumentalizzato per motivi personalistici da pochi, forse solo da uno (chiaro il riferimento ad Angelo Vaccarezza), che ha avuto tutto da FI e poi ha scelto di cambiare casacca all’improvviso. “Tanta gente vuole riavvicinarsi, io ne ho le prove. Mi hanno già chiamato in tanti. Da oggi si comincia a lavorare per aggregare e riavvicinare gente letteralmente schifata dal modo di affrontare la politica di certi personaggi”.
GLI SCHIERAMENTI DI GIOVANNI TOTI NEL COMUNICATO STAMPA – Si è svolta la riunione di maggioranza alla presenza dei segretari politici e i capigruppo in consiglio regionale di Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Giovanni Toti Liguria, Liguria Popolare e Cambiamo!, che, in modo compatto, hanno ribadito l’appoggio a Giovanni Toti, condividendo la volontà di proseguire uniti intorno a questa esperienza anche nella prossima legislatura. Sulla legge elettorale preso atto che ci sono 4 proposte all’interno della commissione, su cui non si è trovata la sintesi in un testo organico e unitario, è stato convenuto che occorreranno ulteriori approfondimenti sui testi per raggiungere un risultato. Alle proposte già esistenti i rappresentanti di Fratelli d’Italia hanno aggiunto spunti di riflessione meritevoli di approfondimento a unanime giudizio di tutti. Pertanto la maggioranza ha dato mandato di fare una sintesi lunedì in aula al Presidente di commissione Vaccarezza, che ha accettato la richiesta di ritirare le sue dimissioni. È stato inoltre ribadito dal tavolo di non essere disponibile a scorciatoie che potrebbero creare confusione ed è stato deciso di fare un ulteriore lavoro creando una sintesi tra le proposte di legge della maggioranza stessa partendo dal testo della Lega, condiviso da Cambiamo! e su cui si lavorerà per tenere atto dei suggerimenti di Fratelli di Italia.