Per fortuna che il giornalismo ha bisogno di qualità dell’informazione. Chi più di IVG.it ha successo, ha “sbaragliato” tutti – e ridotto al lumicino storico le vendite in edicola del Secolo XIX e de La Stampa edizione di Savona – nonostante le forze in campo non lascino dubbi. I due quotidiani hanno uno staff di 8 redattori professionisti, Ivg.it uno. E ancora, una decina di ‘collaboratori’ contrattualizzati, a libro paga. A Ivg.it la ‘redazione’ regolarizzata, tecnici esclusi, si conta sulle dita di una mano. E fanno pure miracoli? Si pensi solo a costi del personale. E grazie alla ‘diffusione’ savonese Ivg la fa da padrone anche sul mercato pubblicitario. Penalizzando, con una concorrenza serrata, l’editore dei due quotidiani. Uno sbilanciamento costi- ricavi che ai lettori interessa poco o nulla. E il giornalismo di qualità chi se lo permette alla fine premia?
Ivg che può offrire ai suoi affezionati titoli come ‘beccati ‘ e ‘beccata’, in rapida successione. E’ la moderna scuola di giornalismo vincente? Probabile. Qualche piccolo svarione poi non guasta. Peccato che accada pure che a 26 anni dalla tragica morte, in autostrada Savona – Torino, l’avvocato Giancarlo Ruffino nel titolo resista con il nome ‘Angelo‘. Hanno corretto il testo, non il titolo. I defunti, ricchi e poveri, importanti personaggi o meno che siano stati, meritano sempre rispetto anche nel vecchio mestiere.
IL GATTINO FORTUNATO VALE PURE UN BEL TITOLO
E LA GATTINA SCOMPARSA AD ARNASCO CON FEBBRILI RICERCHE
IL POVERO 80ENNE CHE IN VIA PIA, A SAVONA, CHIEDE L’ELEMOSINA A POCHI PASSI DALLA SEDE DI ‘CAMBIAMO CON TOTI’
GLI SONO PASSATI DAVANTI POLITICI E CRONISTI ACCORSI ALL’INAUGURAZIONE MA ‘NON MI HANNO DEGNATO DI UNO SGUARDO. IO SONO DI STELLA, IL PAESE DI PERTINI, MA VIVO IN POVERTA’ IN VIA MILANO, A SAVONA, E DEVO CHIEDERE L’ELEMOSINA, SONO ANCHE MALATO….”
E IL COMPIANTO SENATORE AVVOCATO RUFFINO CON IVG CAMBIA NOME, DA GIANCARLO, NEL TITOLO DIVENTA ANGELO
CERTO CHI NON SBAGLIA NEL GIORNALISMO, ALZI LA MANO, INIZIANDO DAL PICCOLO TRUCIOLI, PER I CARI DEFUNTI ALMENO….UNA CORAZZATA CHE MACINA MIGLIAIA DI AFFEZIONATI LETTORI E BILANCI IN GRAN SALUTE… CI SI ASPETTEREBBE PIU’ PROFESSIONALITA’
Ma non è finita qui. Dopo anni in cui ha ospitato commenti degli utenti (ovviamente di tutte le risme) direttamente sul sito, dove se ne sono lette di tutti i colori, Ivg inaugura anche la svolta bacchettona. In un articolo del direttore Andrea Chiovelli, dal titolo eloquente Il peggio di voi: muore un uomo ed è guerra tra chi esulta e chi insulta, emerge il nuovo programma morale: “Non sta certo a noi stabilire se la caccia sia una cosa buona o cattiva. Voi lettori, al contrario, avete tutto il diritto di avere un’opinione e di esprimerla. Avete anche un dovere, però: quello di ricordarvi che siete esseri umani. Capaci di errori, di vizi, di colpe come tutti. Ma alcuni di voi, evidentemente, mancano di quel minimo sindacale di empatia e di rispetto”.
Il tutto dopo un’ondata di commenti deprecabili e violenti inseriti sulla pagina Facebook del giornale, a corredo della notizia che vedeva un anziano stroncato da malore durante una battuta di caccia al cinghiale. Prosegue Chiovelli: “Ci vergogniamo di annoverare tra i nostri lettori persone come voi, che di fronte a una tragedia dimenticate di appartenere alla razza umana ed esultate per la morte di un uomo…”. “Inizieremo a prendere provvedimenti – tuona – Tutti quelli denunciabili verranno girati alla polizia postale, con la quale instaureremo un filo diretto. E in generale inizieremo a pubblicare regolarmente ‘il peggio di voi’, con nome e cognome”.
Ma ecco che più sotto c’è un edit sibillino aggiunto a posteriori: “Dopo alcune ore si è reso necessario (per ragioni importanti e totalmente slegate da quanto qui sopra esposto) eliminare uno dei nomi nell’immagine. A quel punto, per evitare una disparità di trattamento, sono stati eliminati tutti i riferimenti”. Il programma “nomi e cognomi”, evidentemente, già registra qualche difficoltà…
“Chiariamo una cosa ai tanti che ci chiedono spiegazioni: Facebook NON E’ il giornale”, puntualizza il direttore Chiovelli nel suo sfogo editoriale. Come dargli torto? Confini labili quelli tra le piattaforme social e i quotidiani veri e propri.
In ogni caso, per lo stesso Chiovelli le “perle” di Facebook restano comunque degne di attenzione, come dimostra il suo ultimo articolo Il futuro di Harry e Meghan? Casa a Borghetto, lavoro a Pietra Ligure, un pezzo sui meme nostrani dedicati al duca di Sussex e alla moglie, in perfetto stile “nuovo Ivg”, il giornale che si autoproclama “il più letto dai savonesi”.