Un’oscenità storica da cancellare una volta per sempre o una scritta per non dimenticare, quindi, e per tramandare alle future generazioni gli errori commessi in passato affinché gli stessi non vengano ripetuti in futuro. A Pietra Ligure, Pierfranco Quaglieni, torinese – albenganese direttore del Centro Pannunzio, ha acceso la miccia riscoprendo un ‘cimelo’ del Partito Fascista sul palazzo del 1600 della storica famiglia Lanfranco Accame. Ne è scaturito un dibattito, se così vogliamo definirlo capace di distrarre da problemi assai concreti sul presente e futuro della città. Non si parla più di Puc in una realtà ormai super satura di cemento. L’ex cantiere navale sempre in attesa della sua ‘valorizzazione’ immobiliare e turistica di proprietà Intermarine S.p.A., controllata dalla famiglia Colaninno. Ultima proposta di rilancio nel 2018 da ‘Sinistra per Pietra Ligure?
L’area ex Italcementi (ultime notizie stampa nel 2016) nell’ambito del progetto edilizio, che prevede la costruzione di quattro lotti abitativi sul Trabocchetto (140 appartamenti), le altre opere previste sono: un nuovo parco urbano, un ascensore panoramico che dal centro storico raggiungerà la collina pietrese e nuovi parcheggi: da questo punto di vista la variante oggetto della delibera approvata in Conferenza dei servizi ha escluso la possibilità di tre piani interrati di box nel centro pietrese, garantendo tuttavia un piano di parcheggi a raso che darà altri 200 posti auto alla cittadina. Gli oneri di urbanizzazione per il Comune di Pietra Ligure ammontano a 1,2 mln di euro.
La sorte del G.H Hotel Royal, ultime notizie stampa nel marzo 2019. “Presentazione ufficiale del nuovo Grand Hotel a Pietra Ligure, con la cittadina pietrese che torna ad avere dopo anni una struttura ricettiva a 4 stelle, a tenere banco sul processo di riqualificazione alberghiera Royal….l fabbricato esistente ha una superficie complessiva di 6.027,00 mq. e una volumetria di 18.809,00 mc. Il complesso alberghiero, con 115 camere, comprende un totale di 5.574,00 mq, altri 421 mq sono riservati a locali commerciali e 32 mq a locali tecnici. Tra le opzioni anche quella di aumentare la volumetria esistente e cambiare parzialmente la destinazione d’uso da turistico-ricettiva ad abitativa (sino al 40%). Il gruppo proprietario (eredi Catto) dell’albergo pietrese, Alpi e Mare Holiday, proprietaria del Lido Resort di Finale Ligure e di altri alberghi, come a Sanremo e in Piemonte, sta lavorando da tempo ad un nuovo progetto. Era stata predisposta nel 2017 una soluzione “ibrida”, che prevede l’aumento della volumetria da mc 18.809,00 a mc 26.681,00, con 5.104,00 mq a destinazione alberghiera (nuove camere con maggior superfici, suite e servizi) e altri 2.395,00 mq a destinazione residenziale (appartamenti).”
Si è scritto che è tutto è fermo per una querelle giuridico-amministrativa che si protrae da molto tempo: a maggio (2019 ndr), infatti, è prevista la discussione al Consiglio di Stato del ricorso che era stato presentato dalla proprietà, alla quale a suo tempo era stato impedito la trasformazione completa in alloggi. In primo grado, al Tar Ligure, era uscito vincitore il Comune di Pietra Ligure, che si era opposto a questa prospettiva. In caso di sconfitta, però, il salasso per l’amministrazione comunale sarebbe alquanto pesante in termini di danni. Se anche il Consiglio di Stato dovesse invece dare ragione al Comune ecco allora aprirsi le porte per una possibile soluzione. La proprietà, quindi, attende la pronuncia del Consiglio di Stato prima di procedere con l’ipotesi progettuale: all’epoca della richiesta di trasformazione in appartamenti, infatti, non era ancora in vigore la legge-Ruggeri che blindava le destinazioni d’uso degli ex alberghi, mentre la risposta negativa arrivata dal Comune faceva riferimento proprio a quella normativa”.
Se a Pietra Ligure la legge che porta il nome del compagno Ruggeri (è stato anche sindaco di Savona e buon amico dello sviluppo immobiliare e dei porti turistici, a Loano l’allora sindaco Vaccarezza non si stancava di ringraziarlo e ‘rivalutarlo’) ha stretto le maglie, a Finale Ligure è accaduto esattamente il contrario con la giunta di centro destra prima e di centro sinistra poi. A Loano già quattro i no alla trasformazione di hotel ormai chiusi in edilizia residenziale. Uno solo finora (il Konig della famiglia Casanova di Finale Ligure) ha ottenuto il via libera per la trasformazione in alloggi, in una struttura peraltro che si trova già in un palazzo.
L’ING. PINO JOSI, GIA’ CONSIGLIERE COMUNALE ED EX ASSESSORE REGIONALE SOCIALISTA
“In realtà provarono diverse volte a cancellare, ma per la scarsa qualità degli strumenti adoperati la scritta, un atto di prepotenza su un bel palazzo storico, è riapparsa. Spero che il nostro Sindaco provveda in modo adeguato a farla rimuovere definitivamente. Aggiungo solo che Mario Carrara farebbe meglio a non fare lo spiritoso su questa materia, non solo per rispetto al papà Renato partigiano e allo zio Armando, comunista, De Vincenzi non è un sindaco capitano….”. Pino Josi
L’INTERVENTO DEL CONSIGLIERE SEPPONE
Comunicato stampa – “Sbagliato cancellare la storia, errori del passato vanno ricordati” –
PIETRA LIGURE, PAGINE DI STORIA E I SUOI BARBIERI
In meritata pensione Luigi Macarro e Pietro Calcagno e, con loro, chiude i battenti la storica attività di parrucchiere/barberia che da più di quarant’anni è punto di riferimento per generazioni e generazioni di pietresi che qui, fedeli nel tempo, si sono affidati alle mani sapienti di Gino e di Piero, uno dei sodalizi più riusciti della storia delle attività commerciali pietresi. Un’accoppiata vincente e duratura che per 43 anni ha dato anima e corpo a questa attività che con il tempo è diventata una vera e propria “istituzione”, punto d’incontro e ritrovo per clienti e amici, pietresi e non, che tra un taglio di capelli e l’altro si sono scambiati chiacchiere, sorrisi, pensieri sulla vita, battute scherzose in un ambiente piacevole e amicale.
“E’ dal 1965 che, ininterrottamente, mi taglio i capelli da Piero, prima con Gianni Pastorino e poi con Gino – commenta il Sindaco di Pietra Ligure Luigi De Vincenzi – Con oggi chiude certamente una storica attività commerciale pietrese ma, a giudicare dalla lunga “fila” di clienti ancora oggi in paziente attesa del loro turno e dai tantissimi che hanno voluto “immortalare” l’ultimo taglio, si chiude nel modo migliore e con il raggiungimento di un bel traguardo, tagliato con la stima e l’amicizia di tutti. Penso che questo sia un gran bel riconoscimento, sia professionale che personale, e tutto meritato. Oggi si chiude, senz’altro con un velo di nostalgia, una pagina ricca di “storie” e di lavoro, ma che lascia tanti bei ricordi. A Gino e Piero l’augurio di godersi la meritatissima pensione e da tutti, pietresi e non, un grande ringraziamento per essere stati, per tanti anni, una presenza “amica”.
Luigi De Vincenzi – Sindaco di Pietra Ligure