La Consulta Provinciale di Savona è tornata a riunirsi (l’ultima e sola volta è successo al suo insediamento) lunedì scorso con la vistosa assenza di rappresentanti delle classi imprenditoriali. Il presidente Luciano Pasquale ha riproposto, se ce ne fosse ancora bisogno, un quadro economico provinciale in segno negativo. Un’economia in retromarcia, serve almeno il freno a mano. Ma non riusciamo neppure a dare seguito alla ‘Carta dei Servizi’ varata con la Finanziaria del 2007, dunque legge in vigore. E non se ne parla neppure, estranea ad ogni dibattito e al confronto. Mentre in altre regioni è un punto centrale di riferimento per enti pubblici e cittadini.
La prima delle proposte discusse è stata la richiesta alla società Autofiori del Gruppo Gavio, di cui Pasquale è presidente, si ridurre o tagliare i pedaggi nel ponente ligure (SV-TO inclusa) per agevolare, favorire, incrementare l’afflusso turistico per le prossime festività. Stesso discorso per la movimentazione delle merci. Avevano già appoggiato la proposta di Assoutenti diversi Comuni, tra cui Borghetto, Ceriale, Albenga e Alassio. Ora la notizia che l’Autorità Nazionale di Regolazione dei Trasporti ha inoltrato l’istanza al Ministero delle Infrastrutture.E’ vero, siamo ormai alla vigilia delle feste. Le previsioni sull’afflusso turistico sembrano ballerine, ci sono le condizioni meteo, ma anche il fatto non secondario che quest’anno c’è neve copiosa e dunque si prevede il tutto esaurito per le località sciistiche. Forse chi non troverà più posto finirà per aggiungersi ai clienti diretti in Riviera. Certamente l’autostrada gratis può essere un incentivo che non può tuttavia far dimenticare le tante emergenze di cui soffre il Ponente Ligure in tema di infrastrutture, a partire dall’annosa soluzione, dai progetti alla realizzazione, dell’Albenga – Carcare – Predosa che, per bene che vada, potrebbe essere ultima nel giro di una decina d’anni. Non parliamo, invece, dei binari a monte tra Andora e Finale Ligure. Proprio Assoutenti ha avanzato una serie di obiezioni e proposte concrete, tangibili, ma nè la politica, nè le associazioni di categoria, nè il mondo sindacale ha ritenuto di commentare, rispondere nel merito e non nella filosofia, o da libro dei sogni. Si decida, presto, prestissimo, una volta per tutte.
Nella stessa riunione della Consulta si è affrontato un altro tema di estremo e largo interesse sociale che dovrebbe
essere al centro del dibattito e delle priorità dei Comuni e della società civile tutta. Parliamo delle scadenze, inderogabili, per il rinnovo delle ‘Carte dei Servizi locali”. Parliamo dell’acqua e della Depurazione, dell’Ato, della qualità dei servizi dell’ASL 2, dei Servizi di Nettezza Urbana, cimiteriali e persino dei porti turistici. Sono stati previsti, a tutela dei consumatori e degli utenti (da qui il ruolo propulsivo e forse troppo solitario di Assoutenti) dalla legge Finanziaria del 2007, art. 2, comma 461. Quindi una legge già in vigore e non attuata, all’italiana. Assoutenti, da parte sua, ho firmato ‘protocolli d’intesa’ con Finale Ambiente, con Borghetto, ad Albenga la carta dei servizi per la farmacia, con alcuni altri comuni, affinche l’applicazione delle norme di legge trovino attuazione pratica e concreta nella ‘carte di qualità dei servizi’. Un elemento di civiltà e democrazia, soprattutto, perchè investe i diritti ma anche i doveri. Da qui l’importanza di una coscienza e conoscenza diffusa. Non ci si può soltanto ridurre alle lamentele, alle proteste, ai titoli di cronaca quando c’è di mezzo qualcosa (bollette, disservizi, tariffe, rimborsi) che finisce per creare il caso di indignazione. In ballo c’è pure, non meno importante, la qualità per i Servizi turistici che tutela il turista che soggiorna nelle nostre località e nel contempo impegna l’operatore turistico.
Tra i dati emersi e resi noti durante la riunione della Consulta, il presidente Pasquale ha indicato in un meno 1% il rapporto tra chiusure ed aperture di attività economiche. Si è anche parlato dell’opportunità che le banche motivino i prestiti alla clientela sia quando li concedono, sia quando li negano. Ma finora è più facile assistere e leggere le motivazioni per i fuochi d’artificio, piuttosto che confrontarci sulle problematiche sociali ed economiche che fanno dibattito soprattutto per polemizzare, scontri politici e campagne elettorali in permanenza. Le comunità locali dovrebbero reagire, ma se pensiamo alla sorte della Legge sulla Carta dei Servizi che non costa nulla, eppure è finita nel dimenticatoio. E siamo tutti corresponsabili.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: Lodevole: sarebbe quanto mai auspicabile altresì completare il raddoppio via Altare, a suo tempo predisposto e non ancora realizzato e collegare le ferrovie con lo scalo portuale di nuova costruzione.