Il 14 dicembre entra in vigore una nuova normativa fitosanitaria. Tutte le piante (e i prodotti specificati) potranno essere commercializzati e movimentati all’interno del territorio europeo solo se accompagnati da un passaporto delle piante (PP) o da un passaporto delle piante per Zone protette (ZP).
Gli operatori professionali interessati devono essere registrati nel Registro Ufficiale degli Operatori Professionali (RUOP). L’autorizzazione al rilascio del Passaporto piante si ottiene da parte del Servizio fitosanitario competente per centro aziendale.
La Liguria è leader in Italia nel florovivaismo e nel settore delle piante da vaso, comparti che vedono il nostro paese al primo posto in Europa per superficie coltivata e al secondo per volume di produzione lorda vendibile. Il Winter meeting di Copa-Cogeca un’occasione per promuovere le eccellenze della Liguria agli occhi di addetti ai lavori provenienti da Austria, Danimarca, Germania, Lituania, Olanda e da tutta Italia.
COMUNICATO STAMPA – Il 29 novembre si è concluso il Winter meeting del Gruppo “Fiori e Piante” del Copa-Cogeca – il principale gruppo di interesse degli agricoltori presso l’Unione europea – che, per tre giorni, ha visto il Ponente ligure al centro dell’attenzione di addetti ai lavori, politici e istituzioni responsabili delle politiche agricole comunitarie. Ad organizzare il meeting sono state Cia-Agricoltori Italiani, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative Italiane.
Un vertice particolarmente utile, soprattutto, per conoscere le buone prassi da prendere ad esempio rispetto a problemi comuni alle aziende agricole di tutta Europa. A cominciare dall’adozione, ormai imminente, del Passaporto delle piante: «Abbiamo preso accordi per condividere le soluzioni che ogni Paese sta adottando in vista dell’entrata in vigore della nuova normativa, prevista per il prossimo 14 dicembre – spiega Mariangela Cattaneo, vicepresidente del Gruppo di lavoro “Fiori e Piante” Copa-Cogeca – Momenti di incontro come questo sono sempre importanti, perché consentono di confrontare esperienze e culture diverse. Per quanto riguarda le nostre aziende florovivaistiche, naturalmente, il valore aggiunto dato dall’avere organizzato il meeting, consiste nella visibilità ottenuta».
Una visibilità testimoniata dalle parole del presidente del Gruppo “Fiori e Piante” Copa-Cogeca, l’olandese Henk Van Ginkel: «Ho molto apprezzato le visite aziendali proposte dell’Italia e, in particolare, l’intenzione dei vostri lavoratori di porsi, come primo obiettivo, il raggiungimento di elevati standard di qualità nella produzione e il poter investire sul ricambio generazionale come si sta facendo, e bene, in una regione dall’età media particolarmente elevata come la Liguria». Guardando in prospettiva, Van Ginkel ha poi individuato la principale sfida che attende gli agricoltori: «Il futuro delle vendite non potrà prescindere dall’e-commerce: la digitalizzazione rappresenta quindi l’aspetto più importante su cui lavorare, soprattutto per quanto riguarda le ditte commerciali».
Altro tema importante toccato in questi giorni è stato quello dei processi biologici e dei relativi brevetti che, in futuro, potrebbero essere richiesti ai coltivatori per la realizzazione di varietà ottenute con le tecniche di miglioramento. Si tratta di un tema che potrà avere impatti importanti sulle aziende e su cui bisognerà porre particolare attenzione. Il rischio che si corre è quello di non poter utilizzare materiale vegetale per la creazione di nuove varietà se non a costi elevati per gli ibridatori. Il Winter meeting è servito a rafforzare la convinzione che si tratta di un tema cui porre particolare attenzione in futuro, con Italia e Olanda in prima linea.
CIA LIGURIA: IL PAESE CHE VOGLIAMO
COMUNICATO STAMPA DEL 25 NEVEMBRE – Maltempo, la conta dei danni tra le aziende agricole. Aldo Alberto, pres. Cia Liguria: «”Il Paese che vogliamo” è un paese che non vive di emergenze. Criticità maggiori per infrastrutture e viabilità» Cade un viadotto sulla Savona-Torino: l’entroterra – e non solo quello -, frana, mettendo in difficoltà cittadini e tanti imprenditori agricoli. «Agricoltori Italiani, riprendendo il titolo del roadshow nazionale lanciato proprio dalla Liguria – è un paese che non vive di emergenze e lavora per la prevenzione, con particolare attenzione alle aree più fragili. Lo abbiamo ripetuto in tutti i modi anche nell’iniziativa nazionale dello scorso 2 settembre al Sassello». «Ora – prosegue Alberto – è purtroppo il momento della conta dei danni. I nostri uffici in tutta la regione stanno analizzando la situazione zona per zona in modo da presentare alle istituzioni un quadro delle emergenze che stanno colpendo le diverse comunità. …Le ripercussioni, naturalmente, sono molto pesanti, tanto sull’attività delle aziende, quanto, più in generale, sulla qualità della vita di tante aree interne».