Sabato 12 ottobre, alle21, all’Auditorium San Carlo di Albenga inizia la stagione 2019/20 del Cineforum curato da Iniziativa Laica Ingauna, con una proiezione speciale. Il documentario “Crisi complessa”, realizzato dai giornalisti Mimmo Lombezzi e Mario Molinari in collaborazione con Giovanna Servettaz. Leggi anche: Zonta club Alassio-Albenga dona trattamenti (tumore al seno) a donne residenti da Andora a Pietra Ligure. Leggi infine: 50 candeline per il Lions Club Albenga Host, che si è ritrovato per il meeting di apertura del nuovo anno sociale. 50 gli anni dalla sua fondazione e 50, per pura coincidenza, i partecipanti, tra soci Lions, consorti, ospiti e giovani del Leo Club. E attestato per i 50 anni di appartenenza all’associazione all’avv. Franco Maria Zunino che prima di diventare socio Lions era infatti tra i giovani fondatori del Leo Club, proprio 50 anni fa.
La stagione 2019/20 del Cineforum curato da Iniziativa Laica Ingauna comincia con una proiezione speciale: si tratta del documentario “Crisi complessa”, realizzato dai giornalisti Mimmo Lombezzi e Mario Molinari in collaborazione con Giovanna Servettaz e la colonna sonora del noto compositore Deca. Un progetto di ARCI Savona in collaborazione con Fondazione De Mari, Segreteria provinciale CGIL, Unione Industriali. Il film sarà proiettato sabato 12 ottobre alle ore 21 presso l’Auditorium San Carlo di Albenga, via Roma 70 e al termine seguirà un dibattito con gli autori.
Il documentario tratta della crisi dell’industria nella provincia savonese, in particolare negli ultimi tre anni, che hanno visto la chiusura di molte aziende, e le profonde difficoltà di aziende di livello internazionale come Piaggio e Bombardier. Pezzo forte del lavoro sono le interviste agli operai, soprattutto quelli che non si sono arresi e portano avanti lotte e attività di eccellenza, come ad esempio Nicola Baldini e Marco Pagni che continuano a produrre carta fotografica Ferrania. Il film ha avuto molte proiezioni pubbliche, scatenando l’appassionato appello del critico e storico del cinema Tatti Sanguineti a non lasciarlo nel cassetto. Dicono gli autori: “Crisi complessa” è un lavoro di documentazione che non si propone come punto d’arrivo ma come spunto per un dibattito su quella “cultura del lavoro” che ha segnato la nostra provincia ancora indecisa su cosa fare da grande. Una provincia che non è caratterizzata solo da invecchiamento, spopolamento e sconforto, ma che mostra un volto resistente e resiliente che è giusto descrivere. Il prossimo appuntamento con il Cineforum sarà sabato 26 ottobre con la proiezione de “In guerra” di Stéphane Brizé.
Zonta club Alassio-Albenga offre 6 trattamenti a donne residenti da Andora a Pietra Ligure
COMUNICATO STAMPA – Lo Zonta club Alassio-Albenga, da sempre sensibile alle problematiche delle donne, grazie all’unione di figure professionali, vuole offrire l’opportunità, a chi ha dovuto lottare contro il brutto male, di tornare a guardarsi allo specchio con la serenità di “ritrovare” il proprio corpo. Come? Con la dermo-pigmentazione ricostruttiva che permettere di ripristinare il capezzolo in modo che risulti naturale ed iper-realistico.
Lo Zonta, infatti, ha voluto donare 10 trattamenti a donne residenti da Andora a Pietra Ligure (entroterra compreso) che hanno vissuto questo percorso travagliato, attraverso la collaborazione di una vera professionista certificata, Elena Mirtini, in grado di utilizzare tecniche capaci di produrre tridimensionalità, volume, luci ed ombre, utilizzando pigmenti appositamente studiati e progettati e, soprattutto assolutamente sicuri.Alcune donne hanno già beneficiato di questa opportunità ed oggi vogliono raccontare la loro esperienza per aiutare altre persone a superare eventuali remore o paure al fine di completare il percorso attraverso la ricostruzione del complesso areola-capezzolo (sono disponibili ancora 6 trattamenti). Lo Zonta garantisce a tutte le donne la massima riservatezza e l’anonimato, per questo raccontiamo le esperienze senza riportare i loro nomi.
“Sento il dover di contribuire a gratificare il vostro lavoro dedicato a noi donne che, chi più e chi meno, abbiamo subito menomazioni a causa di tumori più o meno aggressivi. Il dopo intervento è traumatico. Quello che vedi guardandoti in uno specchio non è piacevole o facile da accettare. Il dolore per ciò che ti deturpa fa quasi passare in secondo piano la vera causa del tuo male perché il pensiero ti logora lentamente non per quello che hai subito, ma per quello che ne consegue. Non per vanità, o altro stupido motivo, ma soltanto per acquisire un po’ di sicurezza nel vivere in comunità, per non sentirsi discriminati, anche se vivi nella consapevolezza che nessuno vede e pochi sanno. Non solo per un fattore estetico, ma per un fattore principalmente piscologico. È qui che il vostro operato diventa importante. A fine trattamento, quello che ho visto mi ha lenito quel senso di disagio che mi angosciava nella vita e anche nella vita di coppia ho acquisito più sicurezza e tranquillità.”
La seconda donna che ha voluto raccontare la sua esperienza afferma: “La mia storia è particolare. Nella mia famiglia ci sono stati casi di tumore al seno, proprio per questo mi sono sempre sottoposta a controlli periodici. Quando ho scoperto di avere il cancro al seno ho vissuto momenti davvero difficili. Il mio è stato un vero e proprio calvario che mi ha portato, alla fine, a optare per l’asportazione di entrambi i seni, tutti e due, infatti, erano stati intaccati dalla malattia. Non è stato facile subire questa operazione e vedere il mio corpo martoriato. Da lì la fase ricostruttiva. Finito il percorso, però, quello che avevo non era più il mio seno. Mio marito mi è sempre stato vicino, ma io non mi sentivo come prima. La dottoressa che mi ha operata mi ha parlato della possibilità di ricreare il capezzolo attraverso la dermopigmentazione. Ho provato, ma quello che mi era stato proposto non faceva per me, mi creava solo sofferenza. Una mia amica, poi, mi ha mandato un messaggio con la locandina dello Zonta. Ho deciso di fidarmi e di riprovare perché si parlava di una figura altamente professionale. Sono andata da Elena e la mia prospettiva è completamente mutata. Mi sono affidata a lei che in poche sedute mi ha disegnato entrambi i capezzoli. Non ho avuto alcun fastidio e oggi sono tornata a vivere serenamente con il mio corpo, era molto importante per me riuscirci dato che vado in palestra e vivevo con disagio il dovermi spogliare di fronte ad altre persone. È un’esperienza che consiglio a tutte le donne che, come me, hanno subito questa operazione”. Per informazioni Beyond Beauty di Elena Mirtini: 328 9078648
I 50 ANNI DEL LIONS E 50 PARTECIPANTI
50 candeline per il Lions Club Albenga Host al meeting di apertura del nuovo anno sociale. 50 gli anni dalla sua fondazione e 50, per pura coincidenza, anche i partecipanti, tra soci Lions, consorti, ospiti e giovani del Leo Club. “Raggiungere i 50 anni è un traguardo da celebrare non solo in quanto tale, ma è anche per l’ottimo stato di salute del club: nel Distretto è infatti tra i più numerosi e storici, seppure tra meno anziani – l’età media dei 45 soci è assai più bassa di quella distrettuale e nazionale – merito del costante inserimento di soci nuovi, molti dei quali vengono dalle fila dei ragazzi del Leo Club (a oggi ben 13 soci sono ex Leo, un record), con cui collaboriamo fianco a fianco sin dalla fondazione che, unicum in Italia, ad Albenga è stata contemporanea per i club Lions e Leo. Per rendere onore al nostro passato e gettare le basi per il futuro, abbiamo due obiettivi principali per questo anno sociale: senza svelare troppo prima della presentazione ufficiale, stiamo lavorando con il Comune per un progetto di grande rilevanza che lasci il segno in Albenga trasformando una zona ad oggi degradata; l’altro appuntamento culmine della nostra annata sarà il Lions Day del 19 aprile, quando dopo 10 anni accoglieremo nuovamente centinaia di Lions da Liguria e Piemonte e mostreremo loro Albenga ed al contempo faremo scoprire le attività dei Lions agli albenganesi stessi”, afferma il presidente Dario Zunino.
La ripresa degli appuntamenti formali è fissata tradizionalmente a inizio ottobre, ma l’attività di servizio non è stata interrotta durante il periodo estivo, con service organizzati direttamente assieme ai club di Alassio, Loano e Finale che hanno portato a raccogliere somme ragguardevoli, passando poi alle numerose collaborazioni con le realtà territoriali – la grande Giornata della Subacquea di HSA Italia, la Gironda Albenganese, il Concorso Nazionale del Circolo Fotografico di San Giorgio, l’evento Albenga Brick a favore di Croce Bianca ed Avis, la partecipazione ai workshop del Progetto New Pilgrim Age. La parte più corposa del programma verrà sviluppata nei prossimi mesi, riproponendo alcuni service storici – come, tra gli altri, la consegna del Tricolore ai ragazzi della scuola primaria, la conferenza sulla sicurezza stradale e il Poster per la Pace per i ragazzi della secondaria, il progetto Martina per le scuole superiori, la Raccolta degli Occhiali Usati, lo screening gratuito con il mezzo polifunzionale – oltre a realizzarne di nuovi per i bambini (educazione alimentare e sulla sicurezza in rete) ambiente ed attenzione alle realtà disagiate. Non mancheranno infine le collaborazioni con gli altri Lions club della zona, con i Leo ed anche con altre associazioni, in primis lo Zonta. Presente alla serata l’immediato Past Governatore Ildebrando Gambarelli, che ha voluto ringraziare i soci del sodalizio ingauno per la dedizione con cui portano avanti le attività di servizio e ha colto l’occasione per consegnare l’attestato per i 50 anni di appartenenza all’associazione a Franco Maria Zunino, suo collega Past Governatore: prima di diventare socio Lions era infatti tra i giovani fondatori del Leo Club, proprio 50 anni fa.