Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Albenga, il Puc torna all’esame dei cittadini dopo le modifiche chieste dalla Regione.
Il sindaco attribuisce deleghe a 11 consiglieri
e nuova figura con Cangiano coordinatore


Per una città, il suo futuro non solo nell’ottica di una legislatura, il Puc resta un faro, pietra miliare dello sviluppo economico e sociale, con scelte strategiche e facendo tesoro soprattutto del passato. Affrontando le sfide in un’ottica moderna, futurista, capace di volare alto, senza dover soddisfare i piccoli tornaconti, magari legittimi, ma che non tengono conto dell’interesse collettivo. Albenga che, tra i primi impegni della giunta Tomatis, pur nella continuità, mette opportunamente e saggiamente il suo Puc che è riuscito pure ad esprimere lungaggini, in qualche caso ingloriose. Un banco di prova di una città che non è riuscita a tenere il passo con quella che era la sua prima ‘industria’ fonte di benessere e posti di lavoro: l’agricoltura e che dovrà essere tenacemente salvaguardata, ma soprattutto aiutata, laddove altri hanno fallito. A cominciare dalle organizzazioni di categoria. Si parla tanto del turismo, del suo binomio, assai poco di cosa merita il mondo agricolo. Ciò che resta e di cui ha bisogno.

Il ministro Gian Marco Centinaio in occasione della campagna elettorale per Calleri sindaco. Signor ministro  delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, segua l’esempio di Salvini che in Abruzzo ha inviato tutti a comprare ‘prima i prodotti abbruzzesi’. Ad Albenga finora si sono fatte solo chiacchiere e sport mediatici. E prima del turismo serve salvare l’ultima agricoltura che era un formidabile volano di benessere e posti di lavoro. E’ a rischio estinzione: almeno 480 appezzamenti di terreno sono già finiti all’asta, la desertificazione delle aree incolte lascia indifferenti. La storia di generazioni e dei nostri avi finisce nel dimenticatoio, sepolta da ignavi condottieri. Per cortesia non continuate a sorridere nelle foto di circostanza.

Albenga che, vacanze a parte, ha varato, dopo la giunta comunale, i compiti assegnati (deleghe) ai singoli consiglieri  di maggioranza. E non sarebbe un’idea pellegrina che anche la minoranza (che ha perso per poche centinaia di voti) si affidasse ad una sorte di ‘governo ombra’, con quelle figure di competenza che erano state indicate agli elettori. La maggioranza uscita vittoriosa che esprime, tra l’altro, una figura inedita almeno a livello locale e forse non solo. Giorgio Cangiano nel ruolo di coordinatore dei consiglieri comunali, forte di un’esperienza di 5 anni di mandato. Particolare, inoltre, la delega al geom. Distilo che si è guadagnato anche la presidenza del consiglio comunale: Studio per l’approntamento di sistemi o la costituzione di un ente per lo svolgimento efficace delle manutenzioni cittadine (Multiservizi). Curiosita anche per Marta Gaia con il: superamento barriere architettoniche, oltre a Centro storico ed eventi.

E buon ultimo, il delicatissimo settore dell’Urbanistica, affidato al sindaco. Una materia che per chi ne ha una certa dimestichezza, conosce quali e quanti interessi coinvolge: dagli avvocati, agli architetti, ingegneri, geometri, periti in agraria,  commercialisti e ragionieri, agenzie immobiliari, artigiani e grossititi di materiali edili ( basti pensare agli incarichi che riceveva il compianto geom. Danilo Sandigliano, anche come perito del tribunale) e magari ascoltando le confidenze l’ ‘aggiornamento’ della rete di interessi che gravita da sempre quando si deve affrontare il tema dello strumento urbanistico comunale. Un caso significativo e clamoroso, ad esempio, fu la sconfitta a sindaco del galantuomo avv. Antonello  Tabbò, uno di quelli che si è ritirato da ogni velleità lasciando il posto ad altri. Ebbene era stato proprio Sandigliano a prevedere la sconfitta alla luce dei vincoli (e quindi dei danneggiati) che poneva il Puc. C’era un elenco di parecchie centinaia di proprietari di zone agricole che il Puc  rendeva inedificabili contrariamente alle aspettative. Di contro non sono mancate negli anni (vedi le battaglie senza volpe sotto l’ascella dell’ambientalista  della sinistra radicale Iggi Viveri e Franco Stalla del Comitato Territoriale di Albenga) le scelte veicolate da abili regie di odore di interessi materiali.

Albenga che non si sottrae alla realtà di un paese dove i Verdi  sono stati spazzati (con molti demeriti acquisiti quando erano al governo di Roma e in Regione) dagli elettori. Mentre la locomotiva Germania (40 mila euro, quasi il doppio del nostro reddito pro capite) sfoggia una crescente e diffusa sensibilità

Il presidente della Cia provinciale e regionale Aldo Alberto con Stefano Mai. Signor assessore all’Agricoltura della Regione Liguria e che tra un anno si ripresenterà alle elezioni: rinunci a qualche sagra e sfilata di miss, eventi musicali, indossi gli abiti dell’umile servitore e si faccia un giro, a piedi o in bicicletta, per rendersi conto di ciò che resta dell’agricoltura della piana. E ascolti magari qualche anziano, ma anche giovani, le diranno che eravamo la culla delle primizie. A Cenesi persino le fragole, a Pogli e Ortovero le pesche, come a Borghetto S. Spirito e Verzi di Loano. Per non citare Ceriale, Ortovero, Villanova, Cisano. Si caricavano treni merci per il Nord Italia. Nessuno ha la bacchetta magica però, se c’è qualcuno che gira l’Europa ma non in aereo, del centro e del Nord,  Spagna e Francia incluse, può imparare quale sia l’andamento delle terre agricole in quelle aree. Anzi basterebbe recarsi nel Trentino Aldo Adige dove non c’è un terreno abbandonato. La sinergia tra il governo provinciale e le categorie, con le cooperative soprattutto, crea un virtuoso sviluppo e rimuneratività per i coltivatori diretti. E i fondi pubblici destinati al comparto danno risultati concreti. Non si faccia neppure abbagliare dalle sirene mediatiche di viticoltori che sbandierano successi ed eccellenze in ogni dove, parli a quattr’occhi di cosa significa la loro concorrenza.

ambientale che sta sconvolgendo gli assetti di potere da Comuni, ai Land, al futuro governo centrale. I Verdi che sono dati come primo partito, superando la Cdu. Una sana alternanza si direbbe, tenuto conto che erano già stati al potere e dove il rinnovamento di uomini e  donne, nel partito, è sempre stato una costante. I Verdi italici che alla stregua dei grillini sono additati al partito dei no. In un’Italia dove il dissesto idrogeologico non ha pari in Europa. Si rincorre questo quel disastro  a fatti avvenuti. Costi esorbitanti a carico della comunità per omessa prevenzione. A volte ‘servono’ pure i morti per mobilitare e scuotere le coscienze. Dura poco però perchè servirebbe una ‘cultura di massa’ (al di là degli schieramenti partitici) alla stessa stregua della legalità sbandierata e terra di conquista da chi si presenta come l’uomo forte e che piace al popolino. Un piccolo esempio. Di recente l’incontro degli imprenditori italiani (varie realtà) con il ministro Matteo Salvini. E’ stato il segretario generale  CGIL Landini a rendere noto a La 7: “Si è parlato molto e alla fine ho chiesto “signor ministro’ dei suoi sette sottosegretari intervenuti ad illustrare le vostre linee guida, nessuno ha accennato al problema evasione fiscale in Italia, 120 -130 miliardi l’anno….Cosa intendete fare prima possibile….”. 

Un albenganese avrebbe aggiunto: “Cosa intendete fare per risollevare l’agricoltura nella più estesa e fertile piana della Liguria, al motto ‘prima gli agricoltori inaguni’ che stanno via via scomparendo. Il copione di ciò che è accaduto al comparto alberghiero. Delle 800 e più aziende degli anni 60-70, siamo a meno della metà, compresi i residence. Gli alberghi tradizionali che davano posti di lavoro  e creavano indotto stanno riducendosi al lumicino. La stagione di lavoro si è ridotta a pochi mesi, il turismo invernale è un ricordo per chi l’ha vissuto, le centinaia di giovani delle scuole alberghiere si rendono conto di aver ‘perso tempo’ visto le opportunità che offre il mercato. I proprietari dei muri di molti alberghi non vedono la luce”. Ecco nonostante i buoni propositi – vedi gli interventi della Regione Liguria -, l’Agricoltura non decolla. Siamo sempre ad interventi palliativi, forse, visto i risultati. Se poi qualcuno vuole un’ulteriore prova si rechi a far la spesa dell’ortofrutta in una della catene commerciali presenti nella nostro ponente ligure e non è certo un’eccezione.

Luciano Corrado

COMUNICATO STAMPA – Incontro pubblico per la presentazione delle modifiche apportate al Piano Urbanistico Comunale (PUC) di Albenga. I cittadini potranno presentare le loro osservazioni ESCLUSIVAMENTE sulle modifiche apportate al PUC entro e non oltre il prossimo 9 settembre.

L’incontro sarà martedì 30 luglio alle ore 15 presso la sala consigliare del Comune

Martedì 30 luglio alle ore 15,00 presso la sala consigliare del Comune di Albenga si terrà un incontro pubblico durante il quale saranno presentate le modifiche apportate al Piano Urbanistico Comunale (PUC) di Albenga.

Ripercorrendo il percorso di tale strumento ricordiamo che con deliberazione del consiglio comunale del 22 ottobre 2015 è stato adottato il progetto di Piano Urbanistico Comunale. Lo stesso è stato trasmesso alla Regione per la prosecuzione dell’iter di approvazione.

La Regione ha presentato 53 prescrizioni relative al rapporto ambientale, mentre i cittadini hanno presentato 203 osservazioni al PUC.

Ne è scaturito un grande lavoro da parte degli uffici comunali. Con deliberazione del Consiglio Comunale n.27 del 9 aprile 2019 sono state adottate le modifiche al PUC conseguenti l’accoglimento delle osservazioni e all’aggiornamento del Rapporto Ambientale (frutto di una serie di incontri tra Comune e Regione)

Il 23 maggio 2019 è stato trasmesso alla Regione per la prosecuzione dell’iter e si è proceduto alla pubblicazione.

Il PUC può essere consultato sul sito web dell’Amministrazione all’indirizzo www.comune.albenga.sv.it alla sezione “I servizi” sottosezione PUC.

Fino al prossimo 9 settembre chiunque potrà prenderne visione, estrarne copia e al fine di collaborare alla migliore definizione del PUC, presentare osservazioni indirizzate al comune di Albenga, con facoltà di indirizzarle anche alla regione Liguria e alla Provincia per quanto di rispettiva competenza.

Afferma il sindaco Riccardo Tomatis: “Una città come Albenga non può restare senza uno strumento urbanistico comunale sostenibile. Abbiamo continuato a lavorare alacremente proprio a questo scopo. Il Puc è stato modificato sulla base delle osservazioni presentate dai cittadini e delle prescrizioni della Regione. Ora siamo pronti a continuare l’iter per arrivare ad adottare questo importante strumento.”

“La partecipazione della cittadinanza nella presentazione delle osservazioni alle modifiche che abbiamo adottato è essenziale per arrivare alla redazione di un Piano che sia corrispondente alle necessità della città.” conclude il Sindaco.

Il sindaco Riccardo Tomatis ha attribuito ufficialmente le deleghe ai consiglieri comunali eletti:

  • Ilaria Calleri: alle frazioni di Salea e Campochiesa – valorizzazione dei prodotti tipici del territorio;
  • Giorgio Cangiano: coordinatore dei consiglieri comunali;
  • Diego Distilo: allo studio per l’approntamento di sistemi o la costituzione di un ente per lo svolgimento efficace delle manutenzioni cittadine (Multiservizi);
  • Marta Gaia: al Centro Storico – eventi – superamento barriere architettoniche;
  • Emanuela Guerra: Attuazione del programma elettorale;
  • Martina Isoleri: alla biblioteca – farmacie – volontariato;
  • Vincenzo Munì: Informatica e digitalizzazione – fondi europei;
  • Raiko Radiuk: alle frazioni di San Fedele e Lusignano – pubblica illuminazione;
  • Claudia Ramò: Sportello del Cittadino;
  • Mirco Secco: Protezione civile – servizi cimiteriali;
  • Camilla Vio: alle frazioni di Leca e Bastia – politiche giovanili;

Il sindaco Riccardo Tomatis afferma: “Attribuendo queste deleghe abbiamo riservato una particolare attenzione alle frazioni. Abbiamo un consigliere delegato ogni due frazioni questo a conferma di quanto avevamo detto in campagna elettorale. Ci sono poi una serie di deleghe molto interessanti, alcune di esse sono nuove. Per la loro attribuzione abbiamo seguito il criterio delle competenze, attitudine e potenzialità dei vari consiglieri che hanno accolto con grande entusiasmo questo nuovo impegno dimostrando di essere pronti a mettersi al lavoro sin da subito. Ciò non significa che dovranno occuparsi solo ed esclusivamente delle tematiche a loro attribuite, ma avranno queste come priorità, salvo poi la possibilità di creare gruppi di lavoro dedicati ad argomenti di particolare interesse”.

Ricordiamo le deleghe agli Assessori:

  • Alberto Passino: vice sindaco con delega ai Lavori Pubblici, Turismo e Cultura;
  • Simona Vespo: assessore con delega ai Servizi sociali, Distretto Socio -Sanitario e servizi scolastici;
  • Mauro Vannucci: assessore con delega alla Polizia Urbana, Sicurezza, Commercio e Demanio;
  • Silvia Pelosi: assessore con delega al  Bilancio, Istruzione, Edilizia Scolastica e Agricoltura;
  • Gianni Pollio: assessore con delega all’Ambiente e Verde Pubblico.

Il sindaco Riccardo Tomatis tiene per se le deleghe: Urbanistica, Sport, Società partecipate Enti di II grado e Personale


L.Corrado

L.Corrado

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