Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Ormea grazie Fazio! Il neo sindaco di Garessio, ex ministro di Berlusconi, tifava per Ferraris il ‘rosso’ amico dei cacciatori


E dire che nel cuneese l’informazione libera può contare su testate giornalistiche diffuse ed autorevoli. Ma chi si aspettava che fosse data notizia di una lettera agli elettori, molto particolare nel suo contesto politico amministrativo locale, forse è rimasto deluso. Oppure una notizia da rilegare nelle brevi. Un ex ministro della Salute, ai tempi dei governi Berlusconi, quale è stato il prof.  Ferruccio Fazio, che “si raccomanda di votare questi nomi e di farli votare da più persone possibili” compreso il candidato sindaco rosso per eccellenza dell’Alta Val Tanaro, Giorgio Ferraris, insegnante in pensione, poi risultato rieletto per la quarta volta, vale o no un titolo ? A prescindere da ogni considerazione personale.

Giorgio Ferraris non è un sindaco qualunque, ha alle spalle una vita quasi interamente dedicata all’agone politico amministrativo, quelli che l’anziano combattente Silvio Berlusconi, definiva ‘professionisti della politica’ ed ai quali oggi associa, con l’etichetta di incapaci a nulla, i maggiorenti del popolo grillino, con il vice premier di Majo,  l’emblema della classe oggi al governo del paese.  In realtà, un posto di lavoro, da insegnante delle scuole inferiori, il primo cittadino di Ormea l’aveva. Ma si è sempre ‘sacrificato’ con incarichi pubblici in Comune, Provincia, Regione, Comunità Montana ed altre incombenze minori. Non ha mai tradito la sua bandiera, la fede ideologica e di fronte ad un Renzi molto spostato verso il capitalismo di destra, manie di potere racchiusa in una squadra di fedelissimi, dopo un maxi successo alle europee da oltre 40 %, il Ferraris ormeasco ha preferito ‘virare’ verso il carro della sinistra con i D’Alema, Bersani, i più vicini alle Cooperative Rosse che pure in val Tanaro qualche comparsa l’avevano fatta con il ritorno del Greganti nazionale. I pidiessini fedeli che non hanno mai ‘tradito’ peraltro non si sono mai fatti vivi proprio nella ‘cella’ di Ormea per chiedere conto al sindaco.

C’è un altro aspetto, forse ancora più politichese, che merita considerazione nell’appello del neo sindaco di Garessio, aver accostato e suggerito il ‘voto utile’ alla causa dei cacciatori ai quali difficile non riconoscere quanto meno il ‘presidio’ delle nostre montagne dove la caccia è consentita, ma anche delle ‘riserve’. Forse avrebbe fatto un’opera di bene, assieme all’amico compagno Ferraris, far sentire la sua autorevole voce, la sua indiscussa personalità e caratura professionale, quando a Monesi, imperiese e cuneese, hanno ‘proibito’ un certo prolungamento della seggiovia anche per via della presenza di ‘galli forcelli’, in precedenza si era detto no da parte di funzionari dell’Ambiente della Regione Liguria, al funzionamento della seggiovia dalla primavera all’autunno, come accadeva ai tempi d’oro, motivo sempre la tutela dei ‘galli forcelli’. Ironia del caso, la cacciagione invece è consentita. Si aggiunga che se qualcuno volesse ascoltare le molte assurdità della legislazione Piemonte e ligure sul fronte flora e flora potrebbe apprendere segreti e confidenze di un addetto ai lavori, quale è l’ex sindaco di Briga Marittima, non più ricandidato, Ivo Alberti.  Persona a modo, riservatissima soprattutto con i cronisti.

Anche la satira nazionale si è occupata del caso donne di Ormea dopo l’infelice cartello esibito da Salvini

Perchè il docente di fama Ferruccio Fazio ha ritenuto doveroso scrivere agli amici e agli elettori: “…le prossime elezioni sono di vitale importanza per continuare a cacciare in Val Tanaro (speriamo siano in minoranza a chiedere il contrario ndr) come abbiamo sempre fatto.”. Aggiungiamo che sarebbe utile ascoltare anche quali sono i benefici per la comunità. Torniamo all’appello elettorale: “Ho recentemente avuto una serie di contatti e posso dirvi che se il Governo Regionale cambierà e la Regione Piemonte sarà amministrata da Alberto Cirio potremo tirare un sospiro di sollievo.  Mi permette quindi di darvi alcune indicazioni di voto….”. Oltre a Fazio per Garessio, preferenze per Roberto Sandini, Pietro Canavese, Marco Odasso. Comune di Ormea, Ferraris, preferenza a scelta Fausto Dani. Regione Piemonte, Franco Graglia (Forza Italia – Berlusconi per Cirio).”.

Il finale appassionato: “Mi raccomando di andare a votare questi nomi e di farli votare da più persone possibili !”. Non abbiamo certezze, ma sembrerebbe che il ‘tema caccia’ che da sempre vedi uniti quasi tutti i cacciatori abbia dato risultati anche ad Ormea. Portando alla sconfitta una lista di professionisti veri quale era quella del dr. Gianfranco Benzo.  Avremmo voluto, da passato collaboratore di questo blog che spetta giudicare solo ai lettori – navigatori, un articolo a commento del risultato elettorale. L’abbiamo messo per iscritto, via e mail. Nessuna risposta, neppure di fronte al fatto che lui, ex democristiano, uomo di centro più vicino alla destra, sia stato di fatto ‘castigato’ da chi, con Berlusconi ieri premier, oggi parlamentare europeo, la sinistra l’ha combattuta, anche con la sua corazzata editoriale.

Non osiamo ipotizzare che Fazio si sia ricreduto (la rassegna stampa parlamentare ne fa fede), certamente aver tifato per un ‘rosso’ piuttosto che un moderato, significa che la scelta va letta tutta al personale, alla ‘cacciatori fan’, e forse all’affidabilità e alla credibilità dei due personaggi in campo a sindaco di Ormea. L’auspicio è che Benzo, sconfitto non per un pugno di voti e nonostante la marea leghista che non ha risparmiato Ormea all’insegna vincente del ‘Prima gli italiani”, possa tornare a fare informazione libera su questo umile strumento che riscuote interesse di lettori. Un cittadino che legge, è un elettore informato. Anche se non siamo in linea, anzi in disaccordo, a sostenere “l‘elettore ha sempre ragione”. Fosse così pensiamo solo alla decine di comuni dal Sud al Nord sciolti per infiltrazioni mafiose. Oppure a quei sindaci, assessori che finiscono nelle patrie galere nel paese, dicono statistiche di percezione ad più alta corruzione ed evasione fiscale di massa in Europa.

Oppure riflettere sul fatto che dove il benessere, il livello di cultura è più diffuso (vedi le recenti elezioni in Germania ed Austria) c’è una forte rimonta, da secondo partito nazionale, dei ‘Verdi’ non talebani e collusi come spesso abbiamo visto nel Bel Paese. Anche in Germania c’è la caccia, anche in quel paese per chi ha nozione storica, i cacciatori votavano Cdu o Csu( democrazia cristiana) e Fdp (liberali). In Italia, almeno al Nord, è sempre stata la Lega, prima di Bossi, ora modello Salvini, ad attirare le simpatie nel mondo della caccia. C’è chi ricorda quanto erano ricche, per i cacciatori, le nostre valli e quanto si sono impoverite, parliamo della fauna, non dei lupi, dei cinghiali, delle poche volpi. Parliamo di prede normali.

Ci occuperemo nei prossimi servizi dei programmi e di Garessio, non solo per origini famigliari, perchè fa parte di quel territorio verso cui la politica tutta, senza distinzione, dovrebbe essere unita nel primo comandamento: “Prima le montagne, le nostre valli sempre più spopolate ed abbandonate”. Invece il serbatoio elettorale sta altrove, nelle città, nelle periferie, basta un condominio per fare un paese del cuneese, dell’imperiese, del savonese. In 53 anni di modesta professione di cronisti abbiamo ascoltato, letto, decine di volte la parole ‘rilancio’,  progetti, opere da fare. In città, al mare, sulle Riviere si fanno cause dispendiose per contendersi la proprietà di pochi centimetri, di un muretto, la speculazione immobiliare e terriera hanno prodotto fortune e sacche di disuguaglianze macroscopiche.

Fa benissimo l’ex ministro a puntare ad una Val Tanaro unita, non solo ‘pro cacciatori’, serve una ‘svolta’  nella classe dirigente che finora ha governato e tra questi un posto ‘d’onore’ va assegnato  al sindaco di Ormea.

Riportiamo, a seguire, alcuni post in cui non si condivide la nostra ipotesi che tra le cause della sconfitta della lista di Benzo sindaco, possa aver influito la componente femminile, anche sotto i riflettori di quel stupido cartello esibito da Salvini a proposito di ‘troie‘ e di migranti. E ancora, il fatto che c’era una sola rappresentante rosa nella squadra perdente.

Il nostro dovere è fare informazione, non i politicanti. Non dobbiamo convincere nessuno, ma essere coerenti con il diritto alla libertà, nel rispetto della Costituzione e della legalità. Non dobbiamo dare voti e pagelle da squadre di calcio. Siamo del parere che dopo tanti anni di potere e di clientele il ‘saggio padre’ Ferraris avrebbe dovuto proporre un suo ‘discepolo’ serio e preparato. Al potere della ‘provvidenza’ non crediamo, semmai al rinnovamento e al cambiamento, all’alternanza. E’ vero neppure il competitor Benzo, di altra formazione e scuola di idee, ha  seguito quello che poteva essere un ricambio virtuoso. Quante volte, nei paesi dell’occidente, ci capita di conoscere giovani sindaci ai quali ha lasciato le redini, il testimone, il vecchio sindaco che è rimasto nella giunta.

Forse sono concezioni diverse della democrazia. Ieri l’Italia era governata dalla Dc e dai ‘padri della Patria’, oggi siamo l’unico paese in Europa a cavalcare da due tornate elettorali nazionali la protesta. Nelle politiche aveva stravinto il M5S, ora la Lega isolata nel contesto europeo, ma Salvini si diceva convinto alla vigilia della svolta ‘nazionalista’ che non c’è stata. Ieri molte regioni erano ‘rosse’, oggi regna la destra. Chi segue gli approfondimenti a tutto campo nelle ‘libere tivù’, la 7 sta facendo scuola nel giornalismo d’inchiesta, potrà concludere che domani molti scenari politici nazionali potrebbero cambiare. E Ormea ? Nell’emergenza siamo tifosi delle liste uniche, l’unione fa la forza. Più forza e ruoli di comando alle donne, alla meritocrazia. Troppi mediocri, in politica, fanno carriera. Un paese di eccellenze, ricordava di recente il fotografo internazionale Toscani, in Tv, escluso che nella politica. E l’industriale piemontese Farinetti a ricordare: “I politici, in maggioranza, si preoccupano di curare singole parti dell’elettorato, fazioni e caste”. E il sindaco di Parma cacciato da 5 stelle: “Io preferisco parlare di proposte per il futuro e di confrontarmi ogni volta sui risultati”.

Luciano Corrado

Oltre all’endorsement dell’ ex ministro Fazio, candidato sindaco a Garessio, che ha veicolato il voto dei cacciatori della valle, il ricevimento della bolletta delle tasse comunali in prossimità della scadenza elettorale avrebbe potuto far perdere qualche voto: subito trovato un espediente elettorale (fuori legge?)! Ecco l’avviso fatto affiggere.

 

 

 


L.Corrado

L.Corrado

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