Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Novità – L’albero genealogico?
Ecco come scoprire le vostre origini.
Il mercato del lavoro nel domani
Professioni e mestieri antidisoccupazione


Ci sono piattaforme dove è possibile ordinare un test del DNA per scoprire di più le vostre origini e chi altri, nel mondo, possiede i vostri geni. I migliori test del DNA,  se le origini del vostro cognome non vi bastano, grazie a un kit, una spedizione postale e una piattaforma web è possibile scoprire da dove provenite e chi, nel mondo, possiede i vostri geni. Leggi anche: le tre principali categorie delle professioni tecniche avranno i seguenti sviluppi: professioni specialistiche (specialisti in scienze informatiche fisiche chimiche, progettisti ingegneri, tecnici delle vendite e del marketing), fabbisogno da 813.00 a 1.037.000 posti di lavoro; operai specializzati, artigiani, conduttori impianti, fabbisogno da 531.000 a 679.000 posti di lavoro; tecnici commercio e servizi (tecnici della sicurezza, operatori del benessere, personale di amministrazione della ristorazione e del ricevimento alberghiero), fabbisogno dai 640.000 a 721.000 posti di lavoro.

Da dove veniamo? Oggi trovare risposta a questa classica domanda esistenziale è possibile, almeno da un punto di vista scientifico. Bastano un tampone dolcemente strofinato in bocca per pochi secondi, una provetta e una delle tante aziende che analizzano il DNA. Le piattaforme sono tante, ma il principio è sempre lo stesso: dopo esservi registrati, vi verrà inviato un kit fai-da-te per posta e – dopo aver raccolto il campione per rispedirlo. Dopo circa quattro settimane vedrete i risultati online. E può essere una scoperta divertente: magari per un quarto sarete russi e per buona parte – insospettabilmente – scandinavi. E, in più, se darete il consenso, potrete entrare in contatto con persone che, dall’altra parte del mondo, condividono il vostro patrimonio genetico. Prima di presentarvi le società più famose che svolgono il cosiddetto “sequenziamento genico” è necessario un piccolo avvertimento. Alcune di queste aziende vi indicheranno la propensione a sviluppare alcune malattie genetiche, come l’Alzheimer. In questo caso sono risultati da ignorare. Come racconta il celebre genetista e divulgatore scientifico Adam Rutherford la genetica è una scienza probabilistica e il nostro DNA non è fatto di interruttori che accendono o spengono malattie. I geni che potrebbero predisporvi ad alcune patologie potrebbero non attivarsi mai, senza determinate condizioni ambientali e senza la presenza di altri geni che – in certe condizioni – potrebbero innescare una malattia. Insomma, senza un dottorato in genetica, tutto ciò è perfettamente inutile. Dopo questa doverosa premessa, concentriamoci sulle piattaforme e sugli aspetti più ludici.

23andMe, la più famosa. Quest’azienda californiana è stata una delle prime a diffondere servizi di sequenziamento fai-da-te. Il fatto che sia la più usata ha un vantaggio: nella sua banca dati potreste trovare un lontano parente che ha svolto il test come voi e ricucire un rapporto interrotto da generazioni. E i risultati sono piacevoli da vedere, perché la piattaforma ha molte funzionalità interattive. 23andMe è tra le società che forniscono informazioni sui rischi genetici legati alla salute che, come abbiamo accennato, hanno davvero poco valore fuori dagli studi clinici. Questo kit si può acquistare sul sito ufficiale dell’azienda a partire da circa 99 euro.

MyHeritage, il più semplice. Questo servizio nato in Israele punta tutto sull’effetto social network. I risultati sono molto semplici da leggere: quando il vostro DNA è stato mappato, potrete vedere su una carta geografica virtuale le vostre origini e, inoltre, fare ricerche sulle persone che condividono – anche solo in parte – qualcosa di voi. Tuttavia il servizio si ferma qui, senza darvi troppi approfondimenti su come sono vissuti i vostri antenati. Il pacchetto di MyHeritage è tra le soluzioni più economiche, oltre al sito ufficiale, si può acquistare anche su diverse piattaforme di e-commerce a meno di 70 euro.

Ancestry DNA, per entrare in contatto con il vostro passato. Se vi incuriosisce il vostro albero genealogico più che la composizione etnica del vostro DNA, Ancestry è un’opzione interessante. Il suo database contiene moltissime informazioni sul passato e potrebbe perfino dirvi se ci sono tracce di DNA Neanderthal nei vostri geni. Inoltre, permette a un membro della famiglia di diventare il “gestore online” dell’albero genealogico, aggiungere nuovi nati, segnare parenti lontani appena scoperti. A differenza delle altre piattaforme, questo servizio include video-pillole che vi aiuteranno a comprendere i dati più tecnici e riavvolgere il nastro della storia di centinaia di anni. Ancestry è acquistabile dal sito ufficiale e, nella versione base, costa circa 90 euro.

National Geographic Geno 2.0, quando la storia è fatta di migrazioni. Il celebre istituto scientifico usa un approccio differente. In questo caso, al centro non ci sarà il vostro ego. Il vostro DNA è inserito in un contesto più ampio: la grande storia di migrazioni che, negli ultimi 200 mila anni, ha portato l’homo sapiens a colonizzare l’intero pianeta. Graficamente accattivante, il servizio di National Geographic è uno dei più costosi, per riceverlo in Italia il costo è di circa 130 euro.

MyDogDNA: anche i cani hanno un’eredità da scoprire. Le tecniche di sequenziamento genico possono essere applicate anche ai cani e, se siete curiosi di capire a fondo quali razze compongono il vostro compagno a quattro zampe, questa piattaforma può esservi d’aiuto. In più vi racconterà quali sono i tratti di personalità legati al particolare incrocio del vostro cane e a quali problemi di salute potrebbe essere esposto. I pacchetti di questa piattaforma sono diversificati: 49 euro per l’analisi delle razze o 99 euro per lo screening del DNA. E voi cosa ne pensate dei testi del DNA? Avete scoperto parenti lontani grazie a una di queste piattaforme?

(da Voce Arancio – Ing Direct)

DA UFFICIO STAMPA REGIONE LIGURIA

Orientamenti 2019: si alza il sipario sul Salone del “saper fare”
Nei prossimi anni boom di richieste nelle professioni tecniche

GENOVA. La 24° edizione del Salone Orientamenti si terrà al Porto Antico di Genova da martedì 12 a giovedì 14 novembre. Orientamenti 2019 riparte forte dei numeri dello scorso anno, in netta crescita rispetto agli anni  precedenti: 91.121 visitatori (+30% rispetto al 2017), 13.600 studenti (+31%) partecipanti a seminari, test e colloqui di orientamento Università di Genova, i 6.100 partecipanti (+20%) al Career Day per 27.000 colloqui (+35%), 5.000 studenti (+25%) agli incontri con i Capitani Coraggiosi testimonial dei mestieri e delle professioni di domani.

Il “Saper fare” sarà il tema centrale del Salone 2019 organizzato da Regione Liguria e dal comitato promotore (composto da Comune di Genova, Città Metropolitana di Genova, Università degli Studi di Genova, Ufficio Scolastico Regionale e Camera di Commercio in strettissima collaborazione con il MIUR ed il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali). La scelta di questo titolo si basa soprattutto sui dati dei fabbisogni del mercato del lavoro. L’ultimo rapporto Excelsior Unioncamere – ANPAL evidenzia che il 78% degli assunti tra il 2019 e il 2023 saranno nelle professioni tecniche con una forbice di fabbisogno che va da un minimo di 1.985.000 posti di lavoro a un massimo di 2.438.000 su un totale di 3.247.000 posti.

Di questi, la ricerca precisa che le tre principali categorie delle professioni tecniche avranno i seguenti sviluppi:

professioni specialistiche (ad esempio specialisti in scienze informatiche fisiche chimiche, progettisti ingegneri, tecnici delle vendite e del marketing): fabbisogno da 813.00 a 1.037.000 posti di lavoro;

operai specializzati, artigiani, conduttori impianti: fabbisogno da 531.000 a 679.000 posti di lavoro; tecnici commercio e servizi (tecnici della sicurezza, operatori del benessere, personale di amministrazione della ristorazione e del ricevimento alberghiero): fabbisogno dai 640.000 a 721.000 posti di lavoro.

Se passiamo dall’analisi delle professioni a quella dei settori trainanti dell’economia, osserviamo ai primi tre posti: l’eco-sostenibilità (blue e green economy) con 481.000 posti di lavoro, cultura-formazione-patrimonio artistico (turismo e industria culturale, education & training) con 455.000 posti di lavoro” e la rivoluzione digitale (big data, intelligenza artificiale, internet of things) con 267.000 posti di lavoro.  La Liguria è pienamente inserita in questo trend che la vede prima nell’economia del mare (il peso del settore sull’intera economia: è del 9,2% in Liguria contro il 3,2% in Italia), seconda per valore aggiunto High Tech sul totale manifatturiero con investimenti in RS dell’1,53% sul 1,37% nazionale e con un settore turistico in forte ripresa.

“E’ giusto che un salone nazionale ma con un  forte radicamento ligure – si dedichi alle aree tematiche della blue e green economy, del digitale e dei settori trainanti come la cultura e il turismo  – sottolinea Giovanni Toti, Presidente di Regione Liguria. E’ importante che i giovani conoscano le opportunià formative ma al tempo stesso cosa offre il mondo del lavoro perché il nostro obiettivo di fondo, in questi anni, è stato quello di avvicinare sempre di più la formazione a tutti i livelli alle imprese. Il Salone è il luogo dove questa politica prende forma e diventa tangibile”. 

“E’ dall’analisi dei dati Excelsior Unioncamere – ANPAL e dal rapporto con il mondo produttivo – spiega Ilaria Cavo, assessore alla formazione e istruzione di Regione Liguria – che abbiamo deciso di dedicare il Salone 2019 a queste aree tematiche ovvero blue e green economy, industria turitica e culturale, big data e intelligenza artificiale sotto un titolo forte che sia di effetto per i ragazzi “saper fare”. Il messaggio che deve arrivare a loro, nel rispetto delle loro attitudini, è di questa forte esigenza di professioni tecniche e specialistiche che arriva dalle imprese. Glielo faremo presente con grafiche di impatto all’ingresso del salone per aiutarli, affinché le loro scelte siano libere ma consapevoli”. 

Secondo il rapporto Excelsior Unioncamere – ANPAL esiste un divario generale tra domanda e offerta di lavoro del 26,3% di media nazionale (22,4% in Liguria): un divario che è salito in due anni, dal 2016 al 2018, di quasi 5 punti percentuali (nel 2016 era al 21,5%). Un divario che sta aumentando a livello nazionale e che, per quanto riguarda le professioni tecniche è ancora più ampio:  dal 32% del 2016 passa al 37% nel 2018: significa che su 100 posti di lavoro ben 37 non sono coperti. In Liguria, questo divario nelle professioni tecniche è del 41%. 

“Bisogna puntare sempre di più sull’orientamento dei giovani. Questi dati sul divario tra domanda e offerta di lavoro, in termine tecnico “mismatch”, sono quelli che più hanno rafforzato la scelta di dedicare il Salone al “saper fare”. E’ necessario dare questo segnale forte ai ragazzi. Il termine mismatch è poco conosciuto ma deve diventare a loro familiare. La grande partecipazione delle categorie produttive a questo Salone è la conferma che ormai questa è diventata l’esigenza di tutti”. 

La scelta di dedicare Orientamenti al saper fare viene da lontano, dalle Olimpiadi dei mestieri introdotte nel 2015 e ufficialmente riconosciute da Worldskills International nel 2016 e che quest’anno diventano Giochi del Nord Ovest con due sedi di gara: Genova e Torino. Ed è proseguita con l’attenzione che Confindustria ha dedicato all’evento con la presenza del presidente Vincenzo Boccia, confermata anche per l’edizione 2019, e con la testimonianza del vicepresidente Giovanni Brugnoli alla conferenza stampa di oggi.

La sensibilità di Confindustria a questa scelta è sottolineata anche dalla decisione di far partire da Genova il progetto “Capitali della cultura d’impresa” e che vedrà al salone premiare i giovani partecipanti al concorso sul restart-up antiche aziende che ripartano grazie alle proposte tecnologiche migliori. L’attenzione delle categorie economiche al Salone del saper fare è ulteriormente sottolineata dall’intervento che il presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia nonché di Unioncamere Carlo Sangalli farà al Salone Orientamenti 2019. 

“Il salone Orientamenti è sempre più un’importante occasione per i più giovani di conoscenza diretta di quelle che possono essere le loro opportunità formative e di lavoro anche per le nuove professioni del settore turistico, comparto trainante della nostra regione. Entrare in contatto con il mondo del lavoro, vedere le diverse professioni possibili, potersi confrontare con chi lavora, è fondamentale per le scelte che si debbono fare”, sottolinea Gianni Berrino, Assessore regionale al Lavoro e Politiche attive dell’occupazione.

“L’attenzione delle categorie economiche al Salone del saper fare è ulteriormente sottolineata dall’intervento che il presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia Carlo Sangalli farà al Salone – dichiara Andrea Benveduti, Assessore regionale allo Sviluppo Economico che ha fortemente voluto insieme a Ilaria Cavo e Gianni Berrino la ricerca sul campo di Unioncamere del progetto Dopodomani per meglio analizzare le richieste delle imprese liguri nel prossimo futuro. “Contiamo con questa iniziativa congiunta di far fronte a processi, sempre più dirompenti, che stanno cambiando le esigenze del mercato, orientando al meglio i nostri giovani verso le professioni nuove e tradizionali che le aziende oggigiorno richiedono”.

Il salone del saper fare prevede la realizzazione, grazie all’esperienza maturata a Futura, di bolle nell’area di Porto Antico dove gli studenti potranno diventare per un giorno gli “apprendisti” dei migliori tecnici, artigiani e operai specializzati messi a disposizione da Confindustria, CNA, Confartigianato, Opera Pia don Guanella per conoscere il saper fare che produce, che include, che crea. Le bolle saranno vere e proprie officine con i loro macchinari e attrezzi dedicate alla manifattura e all’industria 4.0, alla nautica, alla ebanisteria, alla produzione di conserve alimentari. Camera di Commercio costruirà un vero e proprio hub delle professioni del saper fare di “dopodomani” mettendo a disposizioni di studenti, genitori e docenti seminari con esperti statistici e imprenditori per colloqui di orientamento.

“Orientamenti sarà il momento di approfondimento e resoconto di tutti i dati che Camera di Commercio avrà raccolto con il progetto Dopodomani, ovvero dai  questionari divulgati alle imprese liguri. Avremo dati preziosi  ancora più precisi sui fabbisogni in Liguria. Li renderemo noti ai ragazzi ma anche a tutti gli operatori della formazione per prepararci oggi al quello che servirà domani e dopodomani”, spiega Maurizio Caviglia, segretario generale della Camera di Commercio di Genova. “E’ importante aver riunito, sia nel progetto Dopdomani che nel Salone Orientamenti, tutti i soggetti legati al mondo imprenditoriale e a quello della formazione. E’ un modello che può diventare pilota a livello nazionale”. 

Il testimonial ideale del Salone del “saper fare” non può quindi che essere Leonardo da Vinci, sintesi perfetta di scienza e tecnica, ingegno, creatività e manualità, artigianato e arte. Le Bussole (studenti in alternanza scuola lavoro che guideranno gli ospiti al salone) indosseranno le magliette con l’uomo vitruviano e l’effige di Leonardo.

Mai come quest’anno Orientamenti registrerà un’attiva partecipazione delle Scuole in ambito organizzativo consolidando il Salone come Villaggio dell’Orientamento nella rinnovata partnership con Museo del Mare, Acquario di Genova, Palazzo San Giorgio, Eataly, Autorità Portuale, Capitaneria di Porto, GenoaPortCenter, Città dei Ragazzi e Biblioteca De Amicis dove gli studenti potranno incontrare i capitani coraggiosi dei mestieri e delle professioni di domani.

Il Salone che Orienta si conferma nelle quattro aree:

  • “Conosci te stesso” con importanti novità: il laboratorio STEM promosso dal Gothe Institut nell’ambito del progetto europeo Startnet, la “Stranger Room” un percorso ludico-emozionale validato dal Dipartimento di Psicologia dell’Università di Bologna e promosso da TEENPARADE dedicato agli adolescenti “per conoscere se stessi prima ancora di sapere quelle che si vuole diventare”, i laboratori per gli alunni della 5 elementare realizzati presso la Citta dei Bambini e dei Ragazzi a cura di Aliseo nell’ambito di #progettiamocilfuturo
  • “Conosci il mercato del lavoro” si caratterizzerà con i capitani coraggiosi che raccontano i mestieri e le professioni di domani, l’international career day, le bolle del saper fare, la presentazione del registro dei testimonial delle imprese che si sono offerti volontari per recarsi nelle scuole liguri e confrontarsi con gli studenti sul nostro sistema economico. I temi dell’ambiente e della sostenibilità al Salone saranno trattati in collaborazione con l’Agenzia di promozione turistica In Liguria e dal commissario Pierpaolo Giampellegrini che recentemente ha dedicato a questo tema le giornate di “Green & Food”.
  • “Conosci la società” con le simulazioni e i giochi di ruolo del tour della sicurezza, dei servizi per i giovani di ASL 3 e gli stand del volontariato e del servizio civile;
  • “Conosci le opportunità formative” con un rinnovato e rivoluzionario percorso dentro i magazzini del cotone che colloca le attività dell’Università di Genova nel prestigiosissimo terzo piano a conclusione della visita.

Particolarmente impegnativo il programma degli eventi che vede impegnati sul “Saper Fare” i big nazionali di Confindustria, Confcommercio e Confartigianato, i convegni nazionali su: “ITS – le Accademie del Saper fare”, “JOB Green – orientare al lavoro tecnico” incontro a cura del Miur con i Presidenti nazionali degli ordini e collegi dei geometri, periti agrari, agrotecnici. Una specialissima Notte dei Talenti celebrerà le eccellenze liguri e nazionali con la novità di uno spettacolo pirotecnico al termine della serata.

Il Salone Orientamenti sarà il grande finale di un percorso durato tutto l’anno, perché dopo il successo degli scorsi anni è stato organizzato “Orientamenti Tour”, un vero e proprio salone itinerante per portare il marchio Orientamenti sia in Liguria che in tutta Italia. E’ iniziato a Sanremo il 4 febbraio e che sta attraversando l’intera Liguria e le principali regioni Italiane per promuovere e far conoscere il più grande salone italiano dell’orientamento e le sue novità 2019. Un Tour che da febbraio a maggio ha già macinato 42 iniziative di orientamento promosse insieme all’Università di Genova, ai Comuni, alle Scuole Superiori in Liguria e in tutta Italia coinvolgendo 19.900 partecipanti, dagli alunni delle elementari ai giovani laureati, genitori e docenti, con open day, inspirational talk e laboratori di aiuto alla scelta con momenti di confronto sulle competenze orientative.

Orientamenti 2019 per la prima volta sarà presente a livello internazionale. Con i suoi testimonial, i ragazzi di Cicciobot campioni italiani di First Lego League (sfida di scienza e robotica), è sbarcato a Montevideo giovedì 30 e venerdì 31 maggio ai campionati Mondiali della categoria e sarà presente a fine agosto nella Silicon Valley in occasione dell’International Meeting con 12 studenti rappresentanti delle scuole superiori Genovesi. Il Tour riprenderà a settembre con le tappe regionali di Savona, Imperia, La Spezia e Chiavari e quelle nazionali di Firenze (Fiera Didacta, 9-11 ottobre) e Torino (Io lavoro, 10-11 ottobre).

La più importante tappa ligure si è svolta a Genova, dal 4 al 6 aprile, grazie al gemellaggio con Futura, il tour nazionale del Miur per la promozione della scuola digitale. Orientamenti, nella sua “bolla” collocata nel cortile di Palazzo Ducale, ha promosso numerosi appuntamenti nell’ambito dei 3 giorni, coinvolgendo 120 genitori, 710 studenti, 90 docenti in un totale di 26 laboratori. Confermati nel 2019 gli appuntamenti chiave con OM-Scienza al Festival della Scienza 24 ottobre – 4 novembre e OM-SailOr 26-29 ottobre sulla rotta Genova – Palermo di GNV.

Si allegano le slide

https://we.tl/t-Ume51X30Ra

 

 

 


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