Claudio Scajola in movimento con ‘Polis’, associazione culturale e politica, aperta a tutti. Non è più ministro, né parlamentare, né dirigente nazionale di FI, il partito che lo vedeva cofondatore. Questa volta riparte da sindaco della sua Imperia e l’obiettivo sono le consultazioni regionali del 2020. Il centro destra ligure è saldamente controllato dal tandem Toti – Rixi, Lega di Salvini con vento in poppa, e la potenza ‘arancione’ del presidente della Regione e della squadra di fedelissimi. Potrebbe scaturirne una frattura nel campo del centro destra che avvantaggerebbe le mire di Scajola e di Polis nelle alleanze e negli schieramenti per la supremazia ed il governo della Regione. Scajola che ha vinto alla grande, tornando a fare il sindaco di Imperia, potrebbe fare un exploit anche alle regionali, ovviamente restando primo cittadino con un rinnovamento proprio di metodo e di governo della città. E che sta dando buoni frutti. Con estrema determinazione ed obiettivi ben precisi da raggiungere a tappe. Oltre agli annunci, i fatti concreti. Per la politica è pragmatismo.
Chi conosce bene Claudio Scajola politico di razza, combattente dalla sette vite, conferma che quando affronta un progetto, prepara una scalata, ha acquisito tanta esperienza ed abilità strategica che quasi mai ha portato ad un fallimento. Genova e il Levante Ligure lo hanno già visto in ‘visite’ ricognitive dopo la sua elezione a sindaco, ma soprattutto aver dato vita con un gruppo di fedelissimi, dove i fratelli massoni non mancano (lui da buon cristiano ha sempre declinato le offerte), all’associazione Polis e di cui trucioli.it ha cercato di dare conto. Il primo savonese, meglio ponentino ad essere coinvolto l’avv. Massimo Parodi, presidente del Consiglio comunale di Alassio nel centro destra targato Melgrati – in contrasto con il centro destra targato Canepa, Toti, Rixi – . Un gruppo ristretto di Polis, tra cui Parodi, andati in una missione, a Bruxelles, alla Comunità Europea.
Chi riteneva che fosse l’inizio di un’accelerazione in terra savonese, anticipava i tempi. L’ex ministro ha voluto rinsaldare i buoni rapporti che ha sempre avuto con il bg mai tramontato dr. Luciano Pasquale, gran maestro nell’arte di tessere la diplomazia, buon comunicatore (con qualche eccezione), esperienza e conoscenza del territorio e delle sue componenti da evitargli cantonate clamorose. E che nonostante i ruoli ricoperti, a parte una mini inchiesta da cui era stato scagionato per via della Carisa, è sempre rimasto indenne e non è poco. Indenne anche quando la Procura della Repubblica con a capo Francantonio Granero mise a ‘ferro e fuoco’ il regno di Andrea Nucera che pure con Carisa (gestione Carige) aveva avuto non saltuari rapporti e finanziamenti milionari. Pasquale neppure sfiorato, una grana giudiziaria, poi risolta invece per l’ex vice presidente avv. Enrico Nan che di Nucera è stato difensore. Pasquale verso il quale l’allora potente nazionale Scajola non ebbe incertezze nell’indicarlo come la persona più capace per ‘fare fin da domani il parlamentare, ma anche il presidente di Regione e magari accettasse di correre come candidato sindaco di Savona “. Insomma, più stima e considerazione di così. Difficile dunque non immaginare che nel futuro savonese di Polis non ci sia posto per Luciano Pasquale, il quale può, a sua volta, contare nella fedeltà convinta di un buon gruppo di amici disseminati nei più significativi gangli sociali.
Un Pasquale che prenderebbe, in caso di discesa in campo, il posto che occupava, nella raggiera del potere Scajolano, il presenzialista imbattibile e ancor giovane Angelo Vaccarezza. Aveva iniziato, si suole dire, ragazzino con una fede molto a destra (peraltro conservata e spesso esibita senza nascondersi, gli va dato atto), fino a diventare il più fedele ‘delfino’ del potere di Scajola. Con un avvenire. Le disgrazie giudiziarie e politiche come conseguenza, hanno condotto Vaccarezza in un altra raggiera di alleanze. Questa volta sembra cogliere tutta la forza che sprigiona il tandem Toti – Rixi, al punto che il presidente della Regione si sente talmente forte del suo futuro politico da mancare di ‘rispetto’ al suo ex capo e datore di lavoro (le Tv di Fininvest – Mediaset). Forza Italia continua a perdere colpi e in vista delle regionali 2020, Toti ha già promesso di candidarsi. Tutto lascia intendere che il successo aumenterà rispetto alle ultime regionali, con una maggioranza molto risicata. Toti e Scajola non hanno mai mancato di distinguersi, segnando le distanze. Che accadrà, dunque, con il gruppo Scajola in lizza proprio alle regionali ? Su quali forze potrà contare in provincia di Savona ?
Vaccarezza, con innato fiuto, ha peraltro sempre evitato di scendere anche solo in polemica giornalistica con il suo ex ‘capo’ partito. Non abbiamo trovato una sola dichiarazione di contrasto. Ma neppure il minimo accenno di adesione alle strategie e alle mire di Polis, in Liguria, e forse oltre. Quale potrebbero essere dunque il peso elettorale delle truppe che Claudio Scajola metterebbe in campo con le prossime regionali ? Se resta il muro Toti, è possibile un avvicinamento strategico con il nuovo Pd di Zingaretti, anche se come Berlusconi vedeva con simpatia Renzi al timone. Un Pd, del resto, sempre più dispersivo nei contrasti personali, di correnti, nelle lotte che travagliano già dal basso, dalla dirigenza locale. E un paio di nomi significativi da aggregare a Polis, pare non manchino: l’ex presidente della Provincia, Marco Bertolotto, che del resto non ha mai nascosto la vicinanza a Scajola, l’ex assessore provinciale e direttore dell’Upa albergatori, Carlo Scrivano, pietrese, referente di Comunione e Liberazione con un rinnovato dinamismo proprio in terra savonese. A Savona città punto di riferimento del ministro è sempre stato senza se e senza ma, l’assessore Piero Santi, capace di organizzare pranzi popolari da 400 persone a sostegno di Scajola. Ad Alassio, può contare sulla fedeltà di Marco Melgrati e del suo gruppo. A Laigueglia c’è un vip provinciale quanto a professione, il dr. Silvano Montaldo, ex sindaco, assessore ‘Croce Rossa’ a Savona, l’uomo che ha teneva i conti (mandatario) delle campagne elettorali di Scajola con Forza Italia ed il Pdl.