Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Loano, benvenuti volontari per la sicurezza!
ladri di notte in casa di dipendenti comunali


L’annuncio dell’assessore alla Polizia locale, dr.sa Enrica Rocca, commercialista: “Il corso si pone l’obiettivo di fornire a quei cittadini interessati ad essere ‘co-produttori di sicurezza’ le competenze e gli strumenti fondamentali per poter svolgere questo importantissimo ruolo”. Loano si è lasciata alle spalle, come del resto la provincia, gli anni degli omicidi, rapine a raffica, furti clamorosi ad uffici postali (a Loano tre ingegnosi e audaci colpi notturni fruttarono un miliardo e mezzo di lire) aziende, mega truffe, violenze. Da qualche anno siamo alle prese, nel contesto provinciale, della microcriminalità.  La prima ‘industria dell’illegalità’ pare sia la diffusione, in costante progresso, della droga. Nella rete finiscono piccoli e medi spacciatori. Resta inoltre la piaga dei furti in alloggi che finisce sui media solo quando viene presa di mira un’attività commerciale (vedi recente spaccata al negozio Pepe di via Garibaldi, centro storico) o qualche cittadino ricorre ai social per comunicare. Nei giorni scorsi, tra gli esempi taciuti, sono rimasti vittime due dipendenti comunali che abitano nella zona alta dei Gazzi.  Non gli unici per la verità e le ‘serrate indagini’ sono in corso, mentre c’è l’eco delle retate sempre più frequenti disposte dal comando di compagnia di Albenga.

A Loano gli autori – topi di alloggio, per quanto sappiamo, hanno agito nell’oscurità ed apparentemente con professionalità. Prese di mira due villette non isolate. Ma c’è eco di altri colpi. Non si tratta di persone facoltose dove il potenziale bottino può fruttare un somma considerevole. Dipendenti comunali, dicevamo, senza ruoli dirigenziali, in un caso con famigliari piuttosto conosciuti. Nell’altro caso i ladri sono entrati in azione sorprendendo nel sonno profondo i coniugi. Non erano ladri gastronomi di cui frequente si legge, nè affamati.

Talmente abili da aver ripulito la camera di portafogli (ritrovato vuoto all’esterno) e preziosi. Stupore e sorpresa al risveglio, increduli. Niente ricorso al narcotico come era accaduto ai danni di un giornalista loanese al quale hanno sottratto pure la P 38 carica che teneva sotto il cuscino dopo che era scattato l’impianto di allarme e video sorveglianza, comunque aggirato da ottimi frequentatori della zona. Non a caso nelle vicinanze hanno lavorato, esenti da ogni controllo, per un paio d’anni cittadini comunitari ed extra comunitari. Sono colpi ladreschi che quasi mai si leggono per non creare allarmismo. Meglio l’immagine di Loano sicura, protetta. In realtà nessun paragone con il lontano passato. Ingiusto non riconoscerlo, anche se una media di  700 – 800 furti, denunciati nel corso dell’anno (meno di 3 al giorno), per chi li subisce, non è un ‘dono’ da invidiare

Le forze dell’ordine che conoscono la città sanno che a fronte di scarcerazioni, seguono raid di furti. Sorprenderli sul fatto non è cosa facile perchè chi opera conosce, a sua volta, l’ambiente e gode di complicità. Avevamo già posto l’accento, invano, di controlli, per identificare gli operai che lavorano nei cantieri edili e in quelli stradali, occasionali. Spesso a cantiere chiuso avvengono furti. Non meno diffuso la situazione di lavori di ordinaria manutenzione in questo o quell’alloggio dove operano una, due, tre persone. Nessun controllo, eppure è la piaga più diffusa del lavoro nero e del ricorso a balordi. E’ qui che dovrebbe essere attuata la prevenzione, non saltuaria, non casuale, ma sistematica.

Prevenzione a chi ozia in certi bar con l’identificazione di abituè. Loano, come altre città, si è dotata di una rete di videosorveglianza che, manco a dirlo, la conoscono pure chi è dedito a espedienti, a meno che non sia un occasionale pendolare e prima o poi finisce nella trappola ed identificato. Loano che, come abbiamo già osservato, vede  la polizia municipale impegnata anche in attività di polizia giudiziaria che ha sempre fatto capo alle forze dell’Ordine: carabinieri, polizia di stato, guardia di Finanza. Il ministro dell’Interno Salvini, a pochi giorni dal suo insediamento, ha annunciato per la Liguria l’arrivo di 300 carabinieri, una trentina destinati alla Provincia di Savona. Non siamo informati se dopo 8 mesi la promessa sia stata mantenuta. Rinforzi promessi anche per la polizia. Stop alle soppressioni dei distaccamenti della polstrada di Finale Ligure e Carcare.

I partecipanti al corso volontari della sicurezza

Torniamo ai furti che lasciano il segno anche psicologicamente, nei comportamenti. Loano non primeggia, rarissimi atti di violenza sulle vittime. Non mancano  casi ‘eclatanti’, alla ribalta. Nel dicembre scorso ladri acrobati erano penetrati nell’alloggio pietrese dei genitori del neo onorevole leghista Sara Foscolo. Il papà è stato medico di famiglia a Pietra Ligure, negli anni ’60-’70 consigliere comunale a Bardineto. Era invece passata  inosservata l’irruzione nella casa dell’on. avv. Enrico Nan; ladri esperti avevano approfittato del fatto che era uscito con la moglie in pizzeria. Clamore e locandine davanti alle edicole, invece, per la razzia nella nuova casa, proprio a pochi passi dal Municipio e dal Duomo parrocchiale, ai danni della famiglia di Roberta Gasco Mastella. Invano l’appello a restituire almeno i ricordi ed i doni dei figlioletti, oltre ad un computer dove erano archiviate tante immagini dell’album. I malfattori agirono indisturbati, seguendo i movimenti della famiglia uscita per recarsi in pizzeria. Pare inutile chiedersi quale sia stato l’esito della indagini.  Solitamente i cronisti tendono a riferire che  gli inquirenti seguono una pista e gli sviluppi non tarderanno. Le statistiche indicano che il 98 per cento dei furti in alloggi, in Italia, restano senza autore o impuniti. In provincia di Savona siamo al 4 per cento.

Ora le speranze e la fiducia sono rivolte alla diffusione del Controllo di Vicinato che avrà bisogno di tempo per coinvolgere la comunità, creare una diffusa rete di coesione e collaborazione, coscienza civica ed un pizzico di coraggio in più. Il filo diretto tra gruppi di Vicinato, amministrazione comunale, forze dell’ordine, incontra obiettive difficoltà, al di là dei buoni propositi ed enunciazioni. Non è pensabile cambiare in breve tempo mentalità e quel vezzo che è meglio farsi i fatti propri, girarsi dall’altra parte, non impicciarsi, non correre rischi di rappresaglie, convocati una, due, tre volte a palazzo di giustizia.

Il cronista, da parte sua, deve limitarsi a fare da notaio. Un po come accade oggi con la libera informazione nel loanese e a nessuno forse viene in mente di chiedere al sindaco di relazionare sul numero dei furti (non solo delle multe stradali) in città, abitazioni ed attività commerciali, modalità più frequenti,  casi con arresti in flagranza o ordine di cattura, denunce. Quali le zone più colpite della città, gli orari più battuti, la categoria sociale più colpita. Sia chiaro non vogliamo fungere da esperti. L’assessore rosa Rocca coordina, il comandante Soro dirige ed esegue, consiglia con l’esperienza della sua squadra. Abbiamo sempre da imparare da chi ne sa più di noi. Il sindaco, l’assessore, il comandante in capo appunto. E filo diretto con il bagaglio di conoscenza ed esperienza del territorio del comandante maresciallo maggiore Carta. E perchè tacere che Loano è tutto sommato una città tranquilla, si dice che la ‘mala’ organizzata non voglia  creare allarme dove opera con i colletti bianchi, affari. E’ probabile che siano scappati tutti o quasi per non finire in pentola.

COMUNICATO STAMPA DEL COMUNE – Martedì 12 febbraio, presso la sala riunioni del comando della polizia municipale di via dei Gazzi, a Loano, primo incontro del corso per “Volontari della Sicurezza” promosso dall’amministrazione comunale del sindaco Luigi Pignocca. Il corso rientra nell’ambito del più ampio progetto di sicurezza partecipata varato dall’amministrazione e dal comando di polizia municipale di Loano e che vede i cittadini non solo come beneficiari ma anche come co-produttori delle politiche per la sicurezza.

“In questo particolare momento storico – spiegano il sindaco Pignocca e l’assessore alla polizia municipale Enrica Rocca – la promozione di politiche per la sicurezza e la gestione concreta delle attività ad esse legate non sono più questioni di competenza del settore pubblico, ma riguardano anche il privato. E’ importante, quindi, che tutta la comunità dia il suo contributo per il raggiungimento di obiettivi comuni e che interessano la cittadinanza tutta. Questo corso si pone l’obiettivo di fornire a quei cittadini interessati ad essere ‘co-produttori di sicurezza’ le competenze e gli strumenti fondamentali per poter svolgere questo importantissimo ruolo”.

Il corso è curato dal Sipl (Scuola Interregionale di Polizia Locale) ed è rivolto a 20 partecipanti. Durante il seminario, della durata di 22 ore, verranno approfondite diverse tematiche: l’organizzazione interna dell’amministrazione; il ruolo specifico dei volontari; i diritti fondamentali dei cittadini, il ruolo della polizia in uno stato democratico, il concetto di sicurezza urbana; l’individuazione e gestione delle situazioni critiche che possono coinvolgere i volontari, la comunicazione come strumento nelle dinamiche di intervento, la prevenzione e la gestione dei conflitti anche nell’ottica della propria incolumità fisica; il ruolo e le competenze della polizia locale: dalla polizia amministrativa locale, alla polizia stradale, alla polizia giudiziaria; le diversità etniche e religiose; nozioni di primo soccorso.

 

 


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