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Loano: il ‘Piano Casa’ fa miracoli: 50 milioni
valore economico(46 mila mc.)Puc in arrivo


“Hanno prodotto un valore economico compreso tra 40 e 50 milioni di euro gli interventi edilizi messi in atto negli ultimi sette anni sul territorio comunale di Loano nell’ambito del Piano Casa”. E’ il testo iniziale del comunicato stampa del Comune e pubblicato dai media locali. Sorprende che la stessa somma (50 milioni) sia indicata nel Comunicato stampa della Regione Liguria per i 67 Comuni della provincia di Savona, seppure nell’arco di due anni (2016 – 2017), mentre per Loano l’arco di tempo è di 7 anni, con 46 mila mc di volumetria complessiva, a fronte di 89 mila dell’intera provincia. Nella città dei Doria l’edilizia tira ancora e si classifica al primo posto nel rinnovamento. Vedi anche a fondo pagina testo e servizio fotografico sull’inaugurazione al nido di infanzia comunale del Simone Stella del nuovo arredo, materiali ludici e riorganizzazione degli spazi per i piccoli ospiti con un investimento di 14 mila  euro.

COMUNICATO STAMPA DEL COMUNE DI LOANO

Hanno prodotto un valore economico compreso tra 40 e 50 milioni di euro gli interventi edilizi messi in atto negli ultimi sette anni sul territorio comunale di Loano nell’ambito del Piano Casa.

Nei giorni scorsi, l’assessore regionale all’urbanistica Marco Scajola ha comunicato che nel biennio 2016-2017 in provincia di Savona sono stati effettuati 305 interventi edilizi, che hanno generato un valore economico superiore a 50 milioni di euro: “A tre anni dall’approvazione della legge – spiegava Scajola – i dati evidenziano come il Piano Casa non abbia minimamente compromesso, come all’inizio da molti sostenuto, il paesaggio ligure e gli assetti urbanistici dei comuni. La volumetria complessiva supera appena gli 89 mila metri cubi e la maggior parte degli interventi è stata soggetta ad autorizzazione paesaggistica, garantendo ulteriormente la qualità e la compatibilità degli interventi. Molti interventi hanno consentito di rigenerare abitazioni vetuste o di spostarle in luoghi più sicuri. In più, attraverso l’obbligo di realizzare opere di urbanizzazione, gli interventi hanno portato in dote ai Comuni di migliorare la possibilità di potenziare la dotazione di servizi e infrastrutture”.

“Il Piano Casa – ricorda il sindaco di Loano Luigi Pignocca – si pone come obiettivi principali il rinnovamento e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente al fine, ad esempio, di migliorare la resa energetica delle unità abitative, di incrementare la sicurezza degli impianti e delle strutture architettoniche e rendere anche più gradevole l’impatto delle costruzioni sul tessuto urbanistico. Senza dimenticare la riduzione del numero di nuove edificazioni e del consumo di suolo. Oltre a ciò, l’attuazione del Piano Casa ha determinato una ricaduta economica veramente interessante. Il settore della riqualificazione edilizia interessa infatti varie componenti economiche: gli edili in primo luogo, ma ovviamente coloro che si occupano di impiantistica, materiali, progettazioni e, non dimentichiamolo, il privato che contribuisce alle entrate comunali attraverso il contributo di costruzione”.

Vittorio Burastero, geometra dirigente di settore al Comune di Pietra Ligure, assessore all’Urbanistica e all’edilizia privata al Comune Loano

L’assessore a urbanistica ed edilizia privata Vittorio Burastero evidenzia: “Tutti gli interventi sono stati caratterizzati da investimenti privati rivolti alla migliore funzionalità dei fabbricati, alla loro riqualificazione sia sotto l’aspetto edilizio che sotto l’aspetto urbanistico. La gestione operata con rigore, ma sempre col contraddittorio utile e propositivo coi tecnici privati, ha prodotto risultati senza dubbio positivi: nuove costruzioni, moderne, innovative, esteticamente curate, di classe energetica utile al rispetto dell’ambiente. Interventi che hanno visto, in molti casi, la supervisione del servizio tutela del paesaggio e l’assenso della Soprintendenza”.

La volumetria complessiva risulta di circa 46 mila metri cubi: “Negli ultimi anni abbiamo notato un decremento delle istanze, fenomeno peraltro prevedibile in quanto connaturato alla contingibilità della normativa, ma alcuni interventi sono in fase istruttoria, uno strumento urbanistico attuativo è in dirittura d’arrivo. Insomma, il settore risponde ancora”.

COMUNICATO STAMPA DELLA REGIONE LIGURIA

PIANO CASA: IN PROVINCIA DI SAVONA IN DUE ANNI 305 INTERVENTI E UN VALORE ECONOMICO GENERATO DI  50 MILIONI. ASSESSORE SCAJOLA: “RIGENERAZIONE, LAVORO E SICUREZZA SENZA NESSUNA COLATA DI CEMENTO”

SAVONA. Il Piano casa in provincia di Savona, nel biennio 2016-2017, ha portato all’approvazione di 305 interventi edilizi, che hanno generato un valore economico superiore a 50 milioni di euro.

“A tre anni dall’approvazione della legge una prima valutazione degli effetti – commenta l’assessore all’Urbanistica Marco Scajola – i dati evidenziano come il “Piano casa” non abbia minimamente compromesso, come all’inizio da molti sostenuto, il paesaggio ligure e gli assetti urbanistici dei Comuni. La volumetria complessiva supera appena gli 89mila metri cubi, e la maggior parte degli interventi è stata soggetta ad autorizzazione paesaggistica, garantendo ulteriormente la qualità e la compatibilità degli interventi”. La Legge si concentrava soprattutto sulla possibilità di ricostruzione, con incentivi limitati, per rinnovare e riqualificare il patrimonio edilizio. Oltre a questo, la scelta era quella di concentrarsi sulla possibilità di demolire le costruzioni realizzate in aree a rischio idrogeologico.

Marco Scajola di FI, assessore regionale all’Urbanistica, Pianificazione territoriale, Demanio e Tutela del Paesaggio, Politiche abitative ed Edilizia, Attività estrattive, Rapporti con i lavoratori transfrontalieri

“Molti interventi – aggiunge Scajola – hanno consentito di rigenerare abitazioni vetuste o di spostarle in luoghi più sicuri. In più, attraverso l’obbligo di realizzare opere di urbanizzazione, gli interventi hanno portato in dote ai Comuni di migliorare la possibilità di potenziare la dotazione di servizi e infrastrutture”. Dal confronto dei dati riferiti ai due anni in esame emerge che nel 2017 si sia registrato un minor numero di interventi (-31), un decremento delle volumetrie (-3.659 metri cubi) ma un analogo valore economico sviluppato sempre pari a più di 25 milioni di euro. Oltre a questo, si registra una riduzione del peso degli ampliamenti (passati dal 68% al 57%) ed un aumento dell’incidenza della sostituzione edilizia in sito (dal 34% al 44%), la contrazione delle volumetrie degli ampliamenti (da 47% a 28%) e la crescita delle volumetrie che riguardano la sostituzione edilizia in sito (da 34% a 57%).

“L’insieme delle cifre confermano la lungimiranza della scelta fatta da questa Giunta nel 2015. Era necessario valutare gli effetti nel medio periodo – prosegue Scajola-. Solo a Savona e provincia, con un valore economico che supera i 50 milioni di investimenti privati in due anni, si è risollevato il settore dell’edilizia. L’impatto del Piano casa sul piano delle ricostruzioni fuori da aree a rischio non ha solo migliorato il patrimonio edilizio della Liguria e contribuito alla riqualificazione del territorio, ma ha portato a un miglioramento delle condizioni di sicurezza dei cittadini”.

IL PIANO CASA NELLE QUATTRO PROVINCE LIGURI

LOANO IL NIDO D’INFANZIA RIFA’ IL LOOK CON 14 MILA EURO

Il momento del taglio del nastro con il sindaco, assessori, presidente della Fondazione, maestre e responsabili Cooperativa nuova Assistenza a cui è affidato il servizio socio assistenziale

I massicci interventi che nel corso degli anni hanno riguardato l’Asilo Infantile Simone Stella, di via Caselle, hanno vissuto nei giorni scorsi una nuova inaugurazione. La rassegna stampa ricorda che tra il 2002 ed il 2014 con la presidenza del cav. Stefano Ferrari, maresciallo dell’Arma in congedo, erano stati sostituiti  anche nell’ambito del risparmio energetico tutti i serramenti dell’immobile, realizzato l’impianto fotovoltaico da 20 Kwh, i pannelli solari per la produzione di acqua calda, tinteggiatati con colori vivaci i muri esterni, installata una erogatrice per acqua potabile filtrata (detta anche ‘acqua del sindaco’ per un secondo impianto pubblico di cui è dotata Loano con la ‘casetta’), oltre ad un pannello display esterno dove è possibile leggere i ‘risparmi energetici’ aggiornati e che ora non è funzionante.

Il 2018 vede nuovi spazi e nuove dotazioni del nido d’infanzia comunale “Stella… Stellina” che nelle scorse settimane è stato oggetto di un importante intervento di restyling. Erano presenti, tra gli altri, il sindaco di Loano Luigi Pignocca, il vice sindaco Luca Lettieri, gli assessori Remo Zaccaria, Enrica Rocca ed Emanuela Zunino, i consiglieri Patrizia Mel e Gianni Siccardi. E il presidente della Fondazione Riccardo Ferrari che, ironia del caso, non viene neppure citato nel Comunicato stampa divulgato dal Comune.

Grazie agli oltre 14 mila euro di finanziamento ministeriale ottenuti dal Comune di Loano, la Fondazione Simone Stella-Leone Grossi (che gestisce la struttura comunale per l’infanzia) e la coop Nuova Assistenza (a cui è affidato l’appalto del servizio socio-assistenziale per il funzionamento del nido d’infanzia comunale) hanno potuto rinnovare completamente gli arredi, i materiali ludici e didattici e riorganizzare gli spazi al fine di rispondere maggiormente agli specifici bisogni dei bambini.


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