Ho chiesto alla maestra Giusi Manno la possibilità di visionare i temi prodotti dalla scuola primaria di Noli dove, come programmato dal Comitato Promotore per le manifestazioni del centenario dell’affondamento del “Transylvania”, io ero stato indicato come il relatore dei fatti. Ne ho ricevuti alcuni e tra questi (con difficoltà) ne ho scelto tre valutati dall’insegnante con “ottimo, 10 e lode”.
Il programma prevedeva lavori anche presso le scuole primarie e secondarie di Spotorno e Bergeggi (cittadine del Golfo dell’isola), palcoscenico della tragedia.
Tutte le tre scuole hanno corposamente contribuito sia con disegni che poesie; alcuni dei lavori sono stati meritatamente premiati al termine del Convegno di Savona il 5 maggio.
Ho ritenuto opportuno portare a conoscenza dei lettori di questo blog come la sensibilità di bambini dimostrata nell’evidenziare comunque l’amore verso il prossimo, non può e non deve essere sottovalutata dagli adulti, siano essi genitori, educatori, per aiutarli a costruire insieme un futuro migliore in questa nostra società oggi decisamente in profondo degrado.
Il tema proposto dall’insegnante è stato: Carlo Gambetta racconta….”.
Primo alunno: “La settimana scorsa è venuto il Sindaco di tanti anni fa, Carlo Gambetta, che ci ha raccontato molto bene la vicenda dell’affondamento del grande transatlantico inglese, il Transylvania. Il giorno 3 maggio 1917 il Transylvania era partito da Marsiglia e doveva arrivare in Egitto, ma purtroppo l’insidia dei nemici gli fece terminare il viaggio davanti all’isola di Bergeggi. Quando il transatlantico arrivò davanti al borgo di Noli e di Spotorno, fu preso di mira da un sommergibile tedesco che lanciò un siluro e lo colpì in pieno sul lato sinistro. Appena il Capitano si accorse che la nave era stata colpita, cercò di avvicinarsi il più possibile all’isola di Bergeggi per tentare di salvare almeno l’equipaggio; ma la nave fu colpita da un altro siluro e a quel punto incominciò a ondeggiare pericolosamente.
Fortunatamente dalla costa partirono i soccorsi, anche alcuni pescatori nolesi dalla passeggiata videro l’accaduto e con le loro piccole barche andarono in salvataggio dell’equipaggio del Transylvania.
Era un giorno in cui siffiava violentemente il grecale, vento di nord est, che pur rendendo la superficie del mare tesa, provoca onde spumeggianti, che fanno imbarcare acqua e una forte corrente che trascina verso ponente.
I nolesi riuscirono a portare a riva ventidue persone, però solo diciannove sopravvissero perchè tre morirono durante il viaggio.
Poi il 6 ottobre 2011 con un “arnese supertecnologico”, il cui nome è Pluto Pallea, è stato ritrovato il relitto.
Io mi considero fortunata perchè ho ascoltato una persona che si è commossa quando ci ha raccontato un episodio a cui ha assistito e che riguarda questo avvenimento: durante il sessantesimo anniversario dell’affondamento del Transylvania Carlo Gambetta vide il salvatore (Baciccia du Pitturou n.d.r.) e la persona salvata che dopo essersi riconosciute si abbracciarono.
Io quando l’ex Sindaco Carlo Gambetta ci ha raccontato questa storia stupefacente, ho provato varie emozioni tra cui: lo stupore per la magnifica storia, la commozione per due motivi: uno perchè se penso a quanto è intelligente l’uomo che usa sua intelligenza per fare del bene sono felice, ma se penso che purtroppo usa la sua intelligenza anche per andare a fare la guerra e a inventare macchine ch portano distruzione mi viene da piangere.
Quel giorno mi sono sentita un pochino disgustata dall’essere umano, ma anche fiera di esserlo, e mi sono sentita specialmente fiera di essere una nolese.”
Secondo alunno: ” Il Signor Carlo Gambetta è venuto a raccontarci la storia dell’affondamento del Transylvania.
Il Transylvania era un piroscafo inglese che si stava dirigendo verso Alessandria d’Egitto.
La sera del 3 maggio del 1917 partè da Marsiglia dove imbarcò circa tremila soldati inglesi sessantaquattro crocerossine; scortato da due cacciatorpediniere giapponesi, puntò su Genova.
Il giorno dopo, il 4 maggio, il Transylvania si muoveva davanti al golfo di Spotorno e di Noli con la tipica andatura a zig-zag utilizzata dai Comandanti durante i periodi di guerra per aver minor possibilità di essre colpiti dai siluri dei nemici.
Improvvisamente, circa alle ore undici, un sommergibile tedesco colpì la fiancata sinistra della nave dove si trovava la sala macchine. Il Transylvania s’inclinò leggermente e si riempì lievemente d’acqua; il Comandante allora puntò verso l’isola di Bergeggi, ma poco tempo dopo un altro siluro tedesco colpì la fiancata della nave e in quel momento il Transylvania iniziò ad affondare senza riuscire a muoversi.
Dalla riva però, i Bergeggini e i Savonesi videro l’accaduto e corsero in aiuto dei naufraghi con ogni mezzo a disposizione.
In particolare i pescatori nolesi partirono con quattro barchette e riuscirono a caricare ventidue persone ma ne salvarono solo diciannove. Quando arrivarono a terra i marinai inglesi furono accuditi dalle famiglie dei pescatori.
Il governo inglese per premiare l’atto compiuto da questa gente diede una medaglia d’argento a tutti i pescatori e una d’oro al Sindaco di Noli e fu realizzata una lapide commemorativa con i nomi dei salvatori.
Durante il periodo fascista però in Italia ci furono le leggi razziali e gli inglesi furono contro gli italiani. Così i fascisti distrussero la lapide ma pèer fortuna i pezzi della lapide furono conservati il un magazzino.
Nel 1977, quando come Sindaco di Noli c’era Carlo Gambetta, furono ritrovati (da parte dell’Ass. P.F.Scipioni n.d.r.)i resti della lapide che fu riassemblata e messa presso il Comune di Noli.
Per la manifestazione dei sessantanni dell’affondamento del Transylvania il Sindaco Carlo Gambetta insieme ai tre pescatori nolesi invitarono i soldati inglesi salvati, e lui stesso assistette all’abbraccio tra il superstite Mr. Kenneth Littleton e il pescatore che l’aveva salvato.
Mentre ci raccontava questo episodio egli si commosse e mi fece vivere in modo significativo l’episodio accaduto”.
Terzo alunno: “Il 4 maggio del 1917 affondò nel golfo di Bergeggi il transatlantico inglese Transylvania. Era partito da Marsiglia e doveva arrivare ad Alessandria d’Egitto, ma purtroppo proprio davanti al “Golfo dell’Isola” affondò colpito da due siluri che furono lanciati da un sottomarino tedesco.
Anche se la nave andava a zig-zag per non permettere ai siluri di raggiungerla, riuscirono a colpirla lo stesso e la nave affondò.
Le persone di Noli, Spotorno e di Savona che erano sulla spiaggia osservavano cosa stesse succedendo. In pochi minuti alcuni npescatori di Noli, tra cui il mio bisnonno Beppe raggiunsero le proprie barchette e portarono il loro aiuto per salvare le persone che erano a bordo della sfortunata nave.
Purtroppo morirono più di quattrocento persone che furono sepolte nel cimitero di Savona.
I marinai coraggiosi che si buttarono in mare, sfidando le onde, il vento e la fatica,con le loro barchette riuscirono a salvare ventidue persone caricandole a bordo, ma ne rimasero in vita solo diciannove perchè tre morirono a bordo mentre stavano ritornado a riva.
Questa storia del Transylvania è rimasta nel cuore a Carlo Gambetta che era Sindaco nel 1977 quando fu ritrovata da alcuni operai la lapide distrutta durante la dittatura fascista.
Ogni volta che il Comandante passerà davanti al Comune dove c’è la lapide in ricordo dei pescatori che li hanno salvati ricordando il bellissimo abbraccio nel 1977 tra il salvatore ed il salvato durante la premiazione.
Delle parole chiave per persone comuni che hanno salvato diciannove vite…
Felicità, per aver salvato delle vite,
Tristezza, per aver visto delle persone morte,
Stanchezza, per aver remato per tantissimo tempo,
Paura, perchè sotto il mare c’era un sottomarino in agguato,
Sollievo, per essere arrivati (quasi) in tempo,
Rabbia, per no essere riusciti a fare di più,
Gentilezza, per aver messo sulle proprie barchette delle persone sconosciute che stavano per morire… ma c’è un’emozione che accomuna sia i salvatori sia i salvati…
Il 6 ottobre del 2011 la spia sottomarina “Pluto Palla” trovò i resti del Transylvania al largo dell’isola di Bergeggi. E qui termina il racconto del Comandante Carlo Gambetta.
Per noi è stata una fortuna averlo ascoltato perchè in futuro non ci saranno più testimonianze orali del meraviglioso abbraccio di Mr. Littleton e del pescatore nolese”.
ANTENNE –
Premesso che la lettera aperta inviata ai due Sindaci Niccoli e Repetto (Trucioli.it del 31/05/2017, vedi…..) contiene due precise domande, mi rende obbligo precisare:
—la prima: come mai dal lontano 2004, data d’inizio con la bozza Boffelli da Niccoli incaricato di procedere alla stesura dl Piano delle Antenne, ancora oggi, dopo ben tre adozioni in Consiglio Comunale non si è mai voluto completare l’iter previsto, e cioè accettare le osservazioni della Regione per ottenere la definitiva approvazione ed avere un Piano operativo?
—la seconda: ottenere spiegazioni/responsabilità sulle cause, dal Comitato a suo tempo ben definite, circa il (prevedibile) risultato negativo del ricorso al TAR; motivazioni che il TAR stesso ha definito “assorbenti” usando anche il termine “incapacità”…. intanto noi paghiamo per errori che non ci appartengono e per i quali forse dovremmo tacere?
Il critico Alesben B nel numero dell’8 giugno di Trucioli.it (Noli senza antenne vedi….) dimostrerebbe di non essere riuscito a leggere sino in fondo il contenuto della corposa quanto precisa documentazione: ….. “Sia ben inteso che il nostro Comitato non ha contestato la necessità di antenne per un servizio divenuto ormai insostituibile, ma si è speso per la loro regolamentazione e l’esclusione di siti critici o potenzialmente rischiosi…”…
Conclusione: se già dalla prima amministrazione Repetto (2004/09) il primo Piano adottato fosse stato sollecitamente fatto approvare dalla Regione, usufruendo anche della “salvaguardia” sempre cocciutamente negata, di certo oggi Noli si troverebbe protetta da un Piano Regolatore delle Antenne nel rispetto (concordato) delle leggi che regolano la telefonia mobile a difesa e per la salvaguradia della salute.
Parificare necessità di pubblico interesse dello Stato con quelle private delle società telefoniche mi sembra abbastanza azzardato da parte di un “professionista”.
Ma quello che lascia … perplessi???… è leggere la notizia “BOMBA” che nessuno, almeno sino ad oggi, poteva lontanamente immaginare: quella che porta a conoscenza dei lettori di Trucioli.it che c’è installato vicino alle scuole un “RADIO FARO” per l’aeronautica civili e dall’albergo “Da Gino” un “RADIOGONIOMETRO” per la marina militare!!!!!!!!!!!! (No comment ndr).
TUNNEL –
Ancora una volta ritengo doveroso, nei confronti della “gente” che legge questo blog su Noli, ma non è sufficientemente edotta sui fatti che si sono succeduti ultimamente, chiarire quanto segue:
a) ciò di cui scrive Alesben.B nell’ultimo numero al titolo “Noli me tangere” non corrisponde al vero, semplicemente perchè i fatti inconfutabili devono essere così riassunti:
b) Il Sindaco Niccoli si è avvalso della “consulenza” gratuita di alcuni cittadini per opporsi, con tanto di ricorso al TAR affidato al Prof. Daniele Granara (iniziativa approvata in Consiglio Comunale dalla maggioranza con voto contrario della minoranza) alla proposta di un progetto ANAS due volte bocciato dalla VIA Regionale di Centro Sinistra ma forzatamente riproposto da quella attuale di centro destra ed approvato, a maggioranza, con una serie di importanti prescrizioni.
c) Il WWF regionale ha offerto il suo contributo “ad adiuvandum” all’azione legale, iniziativa concordata con il Sindaco, realizzata in una serata conoscitiva dei fatti con la raccolta di 46 firme.
d) Un Comitato cittadino spontaneo si è offerto di continuare, per conto WWF (ricorso ad adiuvandum), la raccolta firme nei giorni successivi, firme (oltre 600) consegnate al rappresentante regionale del WWF.
LUTTI CITTADINI
Teresa Manzino, è mancata a 93 anni. Era vedova di Pietro Garzoglio, pescatore, della famiglia dei “Pasenin“. Lascia i due figli Gianni e Marco con le relative famiglie, la sorella ed il fratello e tutti i parenti. Nolese doc pure lei, casalinga, era una persona affabile, generosa che mancherà alla vista della comunità che l’ha conosciuta ed apprezzata.
Carlo Gambetta
COMUNICATO STAMPA
OGGETTO: Vertenza legale: ricorso al TAR del Comune di Noli contro il progetto del tunnel insieme a numerosi cittadini nolesi ed Il WWF. In merito alla vertenza legale del contestato progetto di tunnel di Capo Noli, visto che nell’udienza presso il TAR, svoltasi i giorni scorsi, lo stesso si è riservato di decidere e di emettere la sentenza entro un mese , il WWF Savona che si è costituito in Adiuvandum (in sostegno) insieme a numerosi cittadini al ricorso presentato dal Comune di Noli; organizzerà con la presenza degli avvocati dello studio legale Granara, per il mese di Luglio, una assemblea pubblica, rimandando quella prevista per il giorno 21 di Giugno, nell’attesa che il TAR della Liguria si pronunci in merito al ricorso.
Nel frattempo come già preannunciato, il WWF sta organizzando per il periodo estivo iniziative tese a conoscere meglio e valorizzare le bellezze naturalistiche e paesaggistiche del comprensorio di Capo Noli .
WWF Savona, il Presidente, Anna Fedi
WWF Italia, il Delegato Liguria, Piombo Marco