La settimana scorsa, in previsione dell’arrivo di una serie di perturbazioni meteo, il Comune ha provveduto a ripulire, a “stappare” l’apertura a mare dei tombini che da Corso Italia, sottostanti l’Aurelia, permettono il deflusso delle acque piovane sull’arenile.
Iniziativa indispensabile per scongiurare eventuali responsabilità penali in caso di danni a persone o cose in conseguenza di allagamento di Corso Italia a seguito di forti pioggie.
Vale a dire: prevenzione è stata fatta.
Ormai in caso di allerta è consuetudine oltre che doveroso, tale oneroso intervento eseguito da personale del Comune con la pala meccanica; minimo tre/quattro interventi all’anno.
Tutti sono utili allo scopo sopra detto, tranne quello eseguito in prossimità del meteo che prevede la mareggiata da sud est, l’unica che colpisce pressoché frontalmente il nostro litorale.
Esperienza meteo conferma che la mareggiata arriva spesso prima delle forti pioggie oggetto della perturbazione, per cui lo scavo eseguito allo sbocco della condotta viene immediatamente ricoperto dalle onde che raggiungono talvolta la passeggiata, livellando l’arenile.
Soldi sprecati in conseguenza dell’innalzamento dell’arenile dovuto ad eccessivo ripascimento.
E cosa dire nell’osservare le conseguenze del lavoro della pala eseguito sull’arenile (vedi servizio fotografico) che così “seziona” la sua uniformità? Orribile a guardarsi (compreso la vista del tubo della fognatura…) e difficoltoso a percorrerlo, sia per i tunnel in cemento scoperti che per lo scavo che costringe a deviazioni.
Non è la prima volta che questo argomento viene trattato su questo blog.
Visto che non è più possibile riportare la situazione dell’arenile allo stato ante ripascimenti, con la stessa profondità riscontrabile dalle fotografie di inizio secolo, onde risolvere definitivamente il problema della occlusione della tombinatura, credo sia arrivato il momento di progettare ed attuare un intervento in Corso Italia che possa risolvere definitivamente il problema della sicurezza dello smaltimento dell’acqua piovana (nella fiumara?), escludendo la tombinatura a mare, annullando così il pericolo di allagamento.
Lutti cittadini
Guido Badano di 67 anni, già Vigile Urbano ha lasciato i suoi famigliari. I funerali si sono svolti in quel di Voze alla presenza di tanti amici.
Graziella Cossetta, 73 anni, professoressa in pensione, lascia il marito Roberto Croce, il fratello e famigliari. Deve essere ricordata come una persona riservata, modesta, colta, che ha concorso alla valorizzazione della storia di Noli antica. Insieme al marito fotografo/pescatore, ha curato e dato voce alle diapositive e video dell’ultimo periodo della pesca e dei protagonisti pescatori nolesi.
Fuori sacco
Venerdì 25, ore 21, nella sala consiliare assemblea pubblica organizzata dalla minoranza di “Semplicemente Noli”. Nessun argomento all’Ordine del giorno.
ULTIMA ORA – Ore 11.45 di oggi 24/11 la mareggiata ormai si sta ritirando, si ha notizia che ad Alassio diluvia, qui comincia a cadere qualche goccia. Le ultime due foto dimostrano che la prevenzione, con il suo costo, non è servita a nulla; i tombini a mare sono completamente occlusi! Che Iddio ce la mandi buona.
Carlo Gambetta