I Comuni hanno le casse vuote colpa dei ‘tagli’ dello Stato, del governo Renzi e lo gridano ai quattro venti? A Ceriale lo scorso anno c’è stata la ‘protesta’ di 20 sindaci (leggi….). Una legge approvata del 2005 incoraggia i Comuni a incastrare i furbetti dell’evasione fiscale. Inizialmente la quota riconosciuta ai sindaci era del 30 %, dal 2012 al 2017 elevata al 100 per cento. E che fanno i sindaci liguri? Danno il buon esempio? Oppure vale la pena coltivare la clientela elettorale e spremere i concittadini contribuenti con altre gabelle locali ? Dall’edilizia alla Nettezza Urbana, bolletta dell’acqua e depurazione e via dicendo nei servizi.
Domenica 18 settembre la Repubblica ha pubblicato la classifica delle amministrazioni virtuose in Liguria. Nella graduatoria nazionale, riporta l’articolo di Marco Preve, compaiono 24 comuni liguri che hanno aderito al ‘patto antievasione’ con risultati decisamente diversi tra loro, persino sorprendenti. E non c’è da stupirsi. La lotta all’evasione fiscale in Italia si fa di fatto solo con annunci, non parliamo degli Stati Uniti dove evadere non è solo severamente punito ma un disonore da pubblico ludibrio.
Anche in Liguria i dati raccontano che le segnalazioni alla Agenzia delle entrate sono una mosca bianca. Gli evasori fiscali di ogni risma, pochi esclusi, possono ancora dormire sonni tranquilli. E dire che i Comuni avrebbero tutto l’interesse a collaborare con l’erario, farsi parte diligente, considerato le ricadute positive sulla comunità che amministrano. Anche se il meccanismo di trasferimento del ‘premio’ è farraginoso come dimostra la storia di qualche Comune più diligente.
Proprio nei giorni scorsi si è appreso che solo il 7 per cento dei Comuni italiani si impegna nella lotta all’evasione e su poco più di 8 mila Comuni sono 550 le amministrazioni seriamente impegnate nel contrasto agli evasori.
“Il Comune di Genova – scrive la Repubblica – incasserà nel 2016 un milione 41 mila euro. Solo Milano ha fatto meglio.. ..Nella graduatoria nazionale compaiono pure i 24 Comuni liguri che hanno aderito al ‘patto antievasione’. Per quanto riguarda i capoluoghi di provincia Imperia raccoglie 8 mila 900 €, Savona che ha aderito nel 2012 non ha prodotto nulla in termini di segnalazioni. Da qui 0 incassi. Le principali città liguri non brillano. Sanremo raccoglie appena 1.700€, Arenzano 3.400€, Camogli 100 €, Bordighera 1.200€, Diano Marina 330€, Ceriale 880€, Finale Ligure 6 mila, Noli 400, Quiliano 770, Varazze 165. Ogni commento pare superfluo. Più ‘virtuosi’ di cosi !