Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Identità nolese e anniversario Avis


  • Il 50° anniversario di fondazione dell’AVIS nolese offre lo spunto per inquadrare, con orgoglio indigeno, ciò che la nostra gente ha dimostrato di saper spontaneamente donare sia nel passato come nel presente. A volte ostacolata da quella forma (dis)umana tipica dell’ invidia del “debole di turno”, il senso di spontanea solidarietà di molti ha comunque sempre prevalso per aiutare il prossimo in difficoltà, per cui salutiamo con affetto e riconoscenza il volontario.

La manifestazione che si è svolta domenica 4 ottobre nella Sala Consiliare gremita oltre ogni possibile aspettativa (oltre 70 persone) con la presenza di diverse Consorelle, ha inteso ricordare quel lontano ottobre 1965, quando, per volontà del Dott. Claudio Stettini, medico in Noli, con l’aiuto di Aramini Giacomo, Gamuto Luigi, Lazzari Gino, Lazzarotto Luigi, Repetto Luigina e Zanella Arciso, nasceva in Noli la Sezione dell’AVIS.

Cerimoniale semplice: dall’introduzione commossa e telegrafica della presidente Carla Toso, ai concisi quanto interessanti interventi del Sindaco Dott. Pino Niccoli (nella foto con le attiviste) e del Dott. Piero Stettini nel ricordare anche aneddoti del Fondatore, il caloroso affetto dimostrato dai tanti presenti (anche da parte del sottoscritto in qualità di “ex”) è stato il clima festoso che ha accompagnato la premiazione con medaglie ai DONATORI e Benemerenze ai Soci collaboratori.

BENEMERENZE IN RAME: Basone Susanna, Ferrero Paola, Francucci Sergio, Ganduglia Mirella, Garzoglio Fulvio, Garzoglio Martina, Giusto Rosanna, Iandolino Rosalba, Luca Denise, Milano Roberto, Nicoli Samantha, Perucci Giovanni, Piovano Alessandro, Ripane Selene, Varino Claudio.

BENEMERENZE IN ARGENTO: Defferrari Eva, Monaci Claudio, Nicoli Giovanni, Pesce Secondino.

BENEMERENZE IN ORO CON RUBINO: Baseggio Severino, Bucceri Luciano, Durante Diego, Garbarino Andrea, Massidda Adriana, Pastorino Claudio (alla memoria) ritirato dalla mamma.

BENEMERENZE IN ORO CON SMERALDO: Sciutto Stefano.

BENEMERENZE IN ORO CON DIAMANTE: Ferrari Giorgio, Ferrero Pier Luigi, Garzoglio Paolo, Monaci Giovanni.

Dulcis in fundo,… per coloro che, simpaticamente definiti (vecchi) hanno superato le 100 donazioni, è stato riservato un “piccolo ricordo”. Ecco chi sono: Cav. Garzoglio Marco (155!!!!!!), suo fratello maggiore Giovanni (115); Vincenti Giovanni (139), Toso Carla (103).

Al termine delle premiazioni ufficiali, la Presidente “Carletta” Toso ha distribuito attestati di benemerenza a 44 collaboratori.

SALVATAGGIO NAUFRAGHI TRANSYLVANIA – ORGOGLIO INDIGENO

A prescindere dalla storia ormai abbondantemente documentata anche a seguito delle ultime ricerche sottomarine, mi corre l’obbligo di ricordare quel fatto inedito sino al Maggio 1977. Il naufrago inglese Kenneth Littleton, colui che ha sempre creduto di essere stato salvato da pescatori di Finale Ligure (la barca nolese più piccola approdata a Finale) venuto a conoscenza della realtà degli eventi, chiedeva se ci fosse ancora in vita uno dei soccorritori. Sul palco appositamente allestito sotto la lapide commemorativa, alla presenza delle Autorità, Mr. Littleton conosceva l’unico rimasto in vita dell’equipaggio di quella barca: Giovanni Battista Garzoglio (Baciccia du PITTUROU). L’indimenticabile abbraccio tra l’inglese in lacrime e l’incredulità ancor più rimarcata nel sorriso bonario che ha sempre contraddistinto la persona di Baciccia, mi portava a chiarire cosa era effettivamente successo quella sera. Baciccia ricordava con lucidità quanto era avvenuto in quella giornata; infine precisava che i sette pescatori nolesi esausti avevano lasciato la loro imbarcazione sulla spiaggia di Finale, erano rientrati a Noli a piedi, per ritornare il giorno dopo e riportare, via mare, la barca a Noli. Tutto in silenzio.

SALVATAGGIO EQUIPAGGIO AEREI

Durante la seconda Guerra mondiale, sul mare davanti a Noli, aerei da caccia inglesi abbattevano due ricognitori tedeschi. Anche in quella occasione (tardo pomeriggio con mare calmo), ecco varare immediatamente almeno due barche in soccorso dei naufraghi. Operazione andata a buon fine, anche se poi dimenticata per lungo tempo. Ecco un altro esempio di una buona azione dovuta al tuo prossimo.

SALVATAGGIO A CAPO NOLI

Non importa la data di quella mattinata con mare molto mosso. Ero Sindaco, quando sulla marina veniva lanciato, da parte di in automobilista, l’allarme che dalle rocce di Capo Noli erano caduti in mare due persone. A portata di mano c’erano due fratelli, entrambe pescatori, ai quali mi sono rivolto perchè varassero l’imbarcazione di famiglia. Superato con encomiabile capacità il pericolo della messa in mare a causa delle onde, in breve tempo raggiungevano, remando, i due naufraghi ormai esausti. Tornati a Noli, tirata la barca, silenziosamente si allontanavano, ognuno diretto alla propria abitazione come se nulla fosse successo. Immagine inedita quella che si è venuta a rappresentare in seguito sulla spiaggia: lo stupore di chi, dopo essere stato prontamente rifocillato, cerca inutilmente tra la tanta gente attorno alla barca i due soccorritori per un immediato ringraziamento e non li trova! I due fratelli sono stati in seguito premiati in Comune (medaglia d’oro al Valor Civile) per l’ azione compiuta, dimostrando anche in quella occasione una disarmante indifferenza, come dire…è un’azione dovuta. Si, una buona azione dovuta al tuo prossimo.

Il “non apparire protagonista” è troppo difficile da comprendere come inestimabile valore. I tre esempi da non dimenticare dimostrano che quel certo DNA che si identifica in amore per il prossimo, rischiando in proprio nel momento del bisogno senza attendere encomio o ricompensa alcuna, aleggia nella piccola Noli. Sotto altre modalità, questa identità prosegue, anche per quest’anno, con oltre 100 donazioni di sangue; assieme ad una Croce Bianca ed una Protezione Civile sicuramente efficienti, ecco il vero patrimonio ereditato da non disperdere.

FIORI ALL’OCCHIELLO dell’ORGOGLIO NOLESE

Due sono i prestigiosi fiori all’occhiello di cui Noli, Antica Repubblica Marinara, può fregiarsi fuori dai suoi confini naturali: oltre la partecipazione alle Crociate, il secondo è quello di aver dato i natali ad Antonio, noto come lo scopritore delle Isole di Capo Verde, seppure con bandiera portoghese. Venerdì 9 e sabato 10 Noli ospita nella sua baia la barca a vela “Salina” in viaggio verso Capo Verde sulla rotta di Anton da Noli con iniziative collaterali come da programma illustrativo. Alla partenza prevista per domenica 11, un ex navigante augura buona fortuna per la traversata tra gli alisei, con tre fischi lunghi (il saluto marinaresco) della sirena dei pescatori.

Carlo Gambetta

  



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C.Gambetta

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