Iniziativa a sostegno delle famiglie promossa dalla Fondazione De Mari e dal Distretto Socio Sanitario. È stato indetto un pubblico avviso relativo al “fondo di solidarietà” messo a disposizione della Fondazione De Mari a favore di persone in stato di bisogno socio economico appartenenti al distretto sociosanitario n. 4 albenganese.
L’Esecutivo della Conferenza di DSS n. 4 Albenganese ha deciso di aderire all’iniziativa della Fondazione, la quale, parallelamente alle diverse misure di sostegno a svariati progetti sociali del territorio provinciale savonese, ha promosso il “Fondo di solidarietà” a supporto delle famiglie del territorio “particolarmente colpite dagli effetti della crisi economica” e che “versano in situazioni di disagio o di emergenza temporanea, che si riflette nelle azioni, negli impegni e nelle attività della vita quotidiana, con una accentuazione della sensazione di insicurezza e vulnerabilità”.
Tale situazione di difficoltà coinvolge non solo le fase di popolazione tradizionalmente più deboli – in favore delle quali interviene il sistema dei servizi sociali e assistenziali pubblico – ma anche persone e nuclei familiari che fino al concretizzarsi delle attuali difficoltà potevano contare su una certa stabilità finanziaria e su soddisfacenti livelli del tenore di vita”, si legge nel bando. “Questi elementi di stabilità e sicurezza, a partire dalla casa, spesso di proprietà, e dalla condizione di occupazione, sono in molti casi venuti meno, determinando l’esposizione al rischio non solo delle difficoltà economiche sopra accennate, ma anche alla perdita di equilibri familiari e personali e dei progetti di vita di intere famiglie”. Inoltre, nella maggior parte dei casi, si tratta di persone “sconosciute ai servizi sociali territoriali, non a conoscenza degli interventi messi a disposizione dei Comuni e spesso non in possesso dei requisiti per l’accesso ai servizi sociali previsti dai regolamenti comunali”.
Per questo motivo, al fine di “far fronte a esigenze poste in essere da difficoltà contingenti e magari soltanto temporanee”, la Fondazione A. De Mari ha messo a disposizione risorse finanziarie “volte a sostenere spese di diversa natura finalizzate al mantenimento di condizioni di base, come ad esempio la casa, o più in generale, a consentire il ripristino delle condizioni di stabilità dei nuclei familiari”. Per fare ciò, la Fondazione si avvale della collaborazione della Conferenza dei Sindaci e dei Distretti Sociosanitari dell’area territoriale savonese e della articolazione organizzativa dei servizi degli Ambiti Territoriali Sociali.
Destinatari dell’iniziativa, nuclei familiari in condizioni di svantaggio socio-economico (in cui si evidenzi in concreto la possibilità che tale intervento possa produrre un miglioramento della condizione di contingente disagio del nucleo e favorire un percorso di riacquisizione di autonomia) residenti nel Distretto n. 4 Albenganese , cittadini italiani, comunitari ed extracomunitari purché in regola con la normativa vigente. Ulteriori informazioni sui requisiti e sulle modalità di presentazione delle domande sono a disposizione sul sito web ufficiale del Comune di Alassio (http://www.comune.alassio.sv.it).
La crisi economica internazionale ha colpito dappertutto e ha prodotto molti danni e squilibri. L’Assessorato ai Servizi Sociali è sempre in prima linea per il sostegno ai nuclei e alle persone più svantaggiate e che più hanno sofferto le conseguenze nefaste della congiuntura economica negativa. Iniziative come quella promossa dalla Fondazione sono lodevoli, perché vanno a integrarsi con l’operato dei servizi sociali, intervenendo su situazioni di difficoltà”, afferma Monica Zioni, Vice Sindaco di Alassio con delega ai Servizi Sociali.
Le domande relative ai cittadini di Alassio e Garlenda possono essere presentate all’Ufficio Protocollo del Comune di Alassio utilizzando l’allegato modulo a partire dal 1 ottobre 2015. Per informazioni e assistenza nella compilazione della domanda rivolgersi all’Ufficio Politiche Sociali del Comune di Alassio sito in piazza Paccini 28 negli orari di apertura al pubblico (tel. 0182 602 455).