Mercoledì, 15 luglio, leggevo su “Savona news”, al titolo “TIRRENO POWER e danni alla salute”, le conclusioni delle indagini da parte del NOE dei Carabinieri a seguito delle intercettazioni telefoniche, ora tramesse alla Procura della Repubblica di Savona.
Fermo restando l’accertamento della verità, ho motivo di fare alcune considerazioni su quanto viene denunciato:“La Regione Liguria sia a livello politico che amministrativo, si attiva nel nuovo procedimento di rilascio dell’AIA al fine di consentire nei tempi più rapidi possibili la riapertura della centrale.” E sin qui niente da eccepire se… leggendo il seguito” …Si intensificano i contatti a livello locale con personale della Società Tirreno Power, sia da un punto di vista tecnico per “concordare” i parametri da inserire nella nuova AIA, sia da un punto di vista politico, per effettuare le necessarie pressioni sugli stessi organi tecnici”, viene da pensare dov’era la Regione governata da Burlando e dai suoi stretti collaboratori, sia politici che tecnici; cos’hanno fatto perchè non si arrivasse al punto di rottura? Vale a dire la chiusura!.
L’opinione che uno si fà leggendo stralci di intercettazioni, è quella di una complicità tra i responsabili della Tirreno Power/Regione/Ministero Ambiente e Infrastrutture (definita dagli stessi vertici romani come una “PORCATA” da attuare con vergogna… ma che bisogna in qualche modo manipolare per modellare) per cercare in extremis di tamponare una pericolosa falla da tempo aperta a scapito della sicurezza e della salute dei lavoratori e dei cittadini della zona. Pensare che a Noli durante la campagna elettorale regionale nel 2010 il consigliere poi eletto Nino Miceli prometteva ai suoi ascoltatori battaglia dura contro la Tirreno Power.
Lascia perplessi l’odierno silenzio dei Sindacati; anche per loro viene da chiedersi come hanno gestito negli anni il doveroso controllo sulla sicurezza del posto di lavoro, senza accorgersi mai di niente? Tante porte di tanti uffici, tante porte stagne, quindi tante firme e….come al solito, nessun colpevole. Ecco la vergogna “italian style”.
Questa volta speriamo non si ripeta. Politici e tecnici della Regione e Ministeri dovranno dimostrare che non ci sono stati giochi sporchi per agevolare la Società nel continuare a produrre energia, persino trattando il raddoppio, non controllando adeguatamente l’attuazione delle prescrizioni nel tempo imposte, e che in parte non rispettate, hanno minato la salvaguardia della salute pubblica. Risparmiare, lucrare sulla sicurezzza degli impianti produttivi è la cosa peggiore che un politico responsabile, con il contributo compiacente dei suoi tecnici, possa permettere di fare, se non addirittura di agevolare (Via Belvedere docet). I nomi e cognomi che sono stati indicati ricordiamoceli bene..; come consuetudine, potremmo rivederli tra breve inseriti in qualche altra attività produttiva come consulenti.
Le tragedie alluvionali genovesi e liguri epoca Burlando di questi ultimi anni hanno messo a nudo alcune scelte politiche sue e della sua maggioranza, Giunta in particolare, riguardanti le agevolazioni a costruire parcheggi (quelli si che li vedi!!!… asserisce il Governatore) Centri Commerciali (solo per amici…) ai bordi dei fiumi, oppure restringere i confini già definiti per legge dei bacini per permettere ulteriore cementificazione. Le cronache liguri hanno documentato (ma non più di tanto) i fatti e le relative denuncie con indagini tutt’ora aperte; intanto i parenti delle vittime in particolare e l’opinione pubblica attendono l’esito di quella giustizia “italian stile”.
A tal proposito mi viene da ricordare (da Sindaco) quanto mi dichiarava amareggiato il compianto Ass. ai LL.PP. G.B. Rebella: “… alla gente non interessa, si dimentica o non vede quello che metti sotto terra (tubazioni nuove per acquedotto e fognatura necessarie per la sicurezza urbanistica di primaria importanza su tutto il territorio), ma quello che fai vedere loro fuori terra”. La storia della cicala e della formica, come viene giornalmente spesso dimostrato, continua ad imperversare imperterrita; logicamente il “furbo” politico di turno ne approfitta.
Almeno per questa volta, sette voti non hanno permesso a “Semplicemente Noli” la prosecuzione di quei “manessi” che avrebbero distrutto la salute del promontorio di Capo Noli; parliamo del tunnel. Una volta concluso un iter regionale apparentemente non chiaro nei modi e nei tempi e con la complicità della Giunta Comunale Repetto, sarebbe auspicabile documentare in un Consiglio Comunale le responsabilità dei vari protagonisti che hanno contribuito, ciascuno nel proprio ruolo, al fallimento e giustificare, se possibile, le promesse fatte, talvolta con precise tempistiche esecutive sia in comizi elettorali che su organi d’informazione provinciali. E’ diritto della gente di Noli conoscere la verità storica di questi ultimi anni, è dovere degli amministratori non nasconderla.
CONSIGLIO COMUNALE DEL 20/07
Ancora una volta, bene ha fatto il blog della minoranza “Semplicemente Noli” ad inviare a Savona News una lettera aperta dei suoi Consiglieri sul bilancio comunale al titolo : “L’aliquota IRPEF alzata al massimo consentito per legge”. Condivisibile la critica alla politica finanziaria nazionale, comprensibili le critiche sulle scelte politiche della maggioranza, se non si propongono alternative attendibili, meraviglia leggere la conclusione: “…Se tagliar bisogna, cominciamo dal superfluo, quindi senza mettere le mani in tasca ai cittadini.” Ma non era questo uno spot elettorale di Berlusconi?
VIA BELVEDERE 14
A tal proposito, dopo aver letto la D. G. No 101 del 22/06/2015 del Comune di Noli con oggetto: “Condominio in Noli, Via Belvedere 14 – Azione contro il Comune di Noli, Z&R srl in liquidazione, Zoppi srl in liquidazione, Ing. Delfino, Geol. Filippi instaurata presso il Tribunale di Savona notificata in data 7 giugno 2013 prot. 7030 costituzione in giudizio”, che affida all’Avv. Mauro Vallerga l‘incarico di assistenza difesa del Comune di Noli, a mio avviso, ancora una volta, è doveroso conoscere, come si sono svolti i fatti e le relative responsabilità da attribuire, se riscontrate. A seguito delle due richieste dello studio legale, agli atti non risulta alcuna decisione presa; pare, voce di popolo, che ci fossero sempre stati accordi sottobanco di reciproca rinuncia/assistenza tra tutti i vari aventi causa. Ma, come si suol dire, le chiacchere di popolo, se solitamente attendibili, devono essere provate. Quello che conta sono le carte. Intanto l’udienza fissata per il 10 luglio 2015 è stata rinviata al 20 novembre con il Comune che questa volta ha presentato le sue memorie difensive, seppure in contumacia.
La mia memoria ottica in particolare, mi riporta ad una sera di Consiglio Comunale del 2012, quando il Sindaco Repetto, nelle “Comunicazioni” (stranamente non trascritte s.e.o.) appena lette le motivazioni di una richiesta di “messa in mora” scritte in data 24 maggio 2012 da parte dello studio Acqua Barralis di Finale L. a nome e per conto degli inquilini del civ. 14, impegnato in un sorrisino alquanto sarcastico, faceva capire che era…da buttare, da non tenere in considerazione. Detto, fatto. Tanto che il 7 giugno 2013, prot. 7030, non avendo ricevuto riscontro alcuno, lo stesso Studio Legale invia una citazione con richiesta danni da tenersi il 20 dicembre 2013 presso il Tribunale Civile di Savona. Il Comune non costituendosi viene dunque dichiarato contumace. Fatto gravissmo perpetrato da irresponsabili, perchè tale assenza potrebbe comportare conseguenze nefaste sul futuro intervento assicurativo nel caso in cui venissero riconosciute colpevolezze da parte del Comune.
La storia del civ 14 di Via Belvedere, la perizia depositata a suo tempo in Tribunale, è stata da me raccontata inizialmente sul blog di Trucioli Savonesi ed in seguito su quello di Trucioli.it. Tanti interventi, anche con la firma delle due Redazioni hanno documentato la scellerata conduzione perpetrata da Repetto e dalla sua ultima Giunta; basta cliccare: “ing. berardi perizia civ.14 trucioli” e navigare…
LUTTI CITTADINI
Garzoglio Angela (Marisa), figlia di “U GRIXIU”, sorella di Mario, da sempre accudita con amore nella sua lunga vita da inferma, ha spento il suo sorriso nella sua residenza in Savona.
Peluffo Maria Carla, a soli 49 anni, figlia unica, ha lasciato prematuramente nel dolore i suoi genitori Franco e Marisa.
Marisa e Maria Carla, riposate in pace.
Carlo Gambetta