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Onore al pittore Terruso ‘amico’ di Savona


Dal 4 maggio 2015 al 4 giugno 2015 nell’ambito dell’iniziativa ‘vetrine da artista’ della Cassa di Risparmio di Savona esposizione delle opere di Saverio Terruso, pittore siciliano (Monreale) emigrato a Milano dove si è spento nel 2003. Motivazione:

Saverio Terruso, (Monreale, 1939 – Milano, 2003), è stato un narratore senza i confini di ogni latitudine. Ha lasciato come testamento la “sua” pittura: un affresco tra memoria, storia, tradizione, realtà e sperimentazione. Nel 1963 inizia la sua crescita artistica, che lo vede lavorare con artisti quali Guttuso, Sassu, Fiume. Ha insegnato pittura all’Accademia di Belle Arti di Palermo ed all’Accademia di Carrara. Dal 1979 diventa titolare della cattedra di pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. A Partire dal 1985 allestisce una serie di mostre in molte importanti città straniere: da  Rio de Janeiro, Brasilia, San Paolo,  nel 1991 a New York ed in Florida, nel 1992 a Santa Monica in California, poi nel Messico e nel  2000 venne inaugurata un’importante mostra alla Trigram Gallery di Hong Kong, quale unico artista occidentale presente.

Dalla luce piena di fulgore ed esuberante della sua natia Sicilia, da quella natura ricca e misericordiosa, da quegli intrecci di culture antiche, dalla generosità delle Genti, Terruso ha assorbito la passione per il paesaggio e la memoria viva e non nostalgica dei riti, dei gesti quotidiani, della semplicità della vita contadina, della religiosità delle sacre rappresentazioni. Con grande partecipazione e slancio per tutta la sua vita ha compiuto ricerche, sperimentazioni sulle figure, sulle forme geometriche, ha creato composizioni astratte dapprima, e con fermezza ha supportato la sua pittura con un disegno vigoroso, infaticabile e saldo. Il colore è, certamente, ciò che colpisce l’osservatore, anche il meno attento. La sua tavolozza diviene espressione e rivelazione singolare e del tutto personale. E’ l’ordito sul quale ha tessuto, con infaticabile bramosia di conoscere e di fare, il suo lavoro. Le radici siciliane hanno determinato la scelta, delle “oranti”: donne senza tempo, coraggiose, urlanti nel silenzio bizantino del loro mantello, donne misteriose ma nitide nei gesti e nella dignitosa eleganza della processione; moltitudini umane scandite dal colore (così aulico il fondo oro di alcuni prodigiosi lavori) che diviene un tutt’uno con la natura assorta, forte, una sorta di architettura naturale, una “cattedrale” del paesaggio ove scandire il lento moto delle oranti, così vicine nel loro silente colloquio con la natura all’arte musiva. Ogni quadro, mi pare, debba essere inteso e vissuto come un teatro all’aperto, senza confini, con la libertà dei gesti, dei colori, della verzura che illumina le emozioni. Pittura documento la sua: la tradizione si congiunge con lo scorrere della vita e della civiltà. Il paesaggio non è un argomento da esteti, è una vera valenza culturale, è un patrimonio comune alla Gente: è un elemento fondante e costitutivo della nostra identità nazionale. Il Pittore è attento a rispettare tale “paesaggio” reale e mentale. I suoi personaggi, le sue figurazioni si prendono solo il frammento del paesaggio che serve.

Nessuno lo offende. Nessuno lo ferisce. Simboli, figure in bilico tra il figurativo e l’astratto. Saverio Terruso è stato molte volte a Savona e per Lui ho organizzato diverse mostre fino all’esposizione “Sacre Rappresentazioni“,(catalogo della mostra delle “Opere di Saverio Terruso“, Santuario di Savona, ottobre 2004) ed ogni volta è stato un “racconto”- incontro emozionante ed irripetibile.

Silvia Bottaro

Saverio Terruso, Geometrie, 1991, olio su tela, cm. 50×40, (prop.priv.)




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