Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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A Spotorno cantavano vittoria. 1) Doccia gelata in porto. 2) Saroldi accusa la giunta


Spotorno triste per un giorno. La corazzata monopolio La Stampa – Il Secolo XIX ha informato i lettori di due vicende tutt’altro che Rin Tin Tin. Dopo aver suonato le campane a festa per il ‘semaforo verde’ al nuovo porticciolo, pur con progetto ridimensionato, partorendo un formidabile volono turistico, è arrivato l’annuncio funereo. Tutto rinviato ma fiduciosi purché vinca la presidentessa in pectore, Raffaella Paita; così vogliono i spotornesi, assicura il benemerito vice sindaco albergatore e commerciante. E dire che solo pochi giorni prima, Ivg e i mass media annunciavano il via libera. Invece contrordine signor capitano Fiorini ! Non ci voleva neppure, stesso die, il titolone e locandine: Multe a raffica, l’ex comandante Saroldi accusa: ho ubbidito incassando per le casse comunali un milione di €. Da brividi !

ARTICOLO DE LA STAMPA DEL 3 MARZO 2015

Porto “a secco” o turistico, il progetto è in alto mare. Dibattito dopo le ultime disposizioni sul Piano della costa

E’ in una fase travagliata il progetto per la realizzazione del porticciolo turistico di Spotorno. Dopo il fallimento dei maxi progetti privati che prevedevano sino a 600-700 posti barca (due dei quali erano arrivati fino al «ballottaggio finale»), in base alle ultime disposizioni regionali, riferite in particolare al Piano della costa, nella zona fra la Serra e località Chiariventi potrà sorgere solo un piccolo «porto a secco». In molti a Spotorno non gradiscono questa soluzione. L’amministrazione comunale ha lanciato l’ipotesi di un porticciolo di dimensioni molto ridotte rispetto a quelli progettati in passato, «in modo da non influenzare lo stato degli arenili». La diga foranea sarebbe collocata a 70 metri dalla prateria di poseidonia.

Spiega il vice sindaco e assessore al turismo Franco Riccobene: «Nell’ultimo incontro avuto in Regione si concordò di inoltrare un’istanza del Consiglio comunale per richiedere una diversa destinazione nel Piano della costa del sito della discarica Serra, da porto a secco, attuale previsione, ad approdo turistico. Furono in quella sede individuate le prescrizioni da inserire nella delibera di Consiglio Comunale, partendo dalla nuova impostazione del progetto di massima dell’approdo, che colloca la diga foranea a 70 metri dal Sito di importanza comunitaria della poseidonia oceanica, una distanza di rispetto importante. Il precedente progetto prevedeva una distanza di 10 metri. La nostra proposta prevede un bacino acque ridotto, ospiterebbe circa 200 posti barca minori e terrebbe conto anche delle associazioni nautiche della zona Serra, collocandole in un’area d’ingresso all’approdo con arenile antistante. Inoltre, le ridotte dimensioni dell’approdo non influenzerebbero lo stato degli arenili, consentendo il normale trasporto marino della sabbia».

Prosegue Riccobene: «Ovviamente, il progetto, al contrario del porto a secco, si pone l’obiettivo primario di eliminare la discarica della Serra. La proposta dell’approdo porta con sé due obiettivi fondamentali: realizzare una infrastruttura turistica e liberare la costa da uno scempio ambientale. Ora l’assessorato all’urbanistica della Regione fa il punto sulla procedura predisponendo una proposta di delibera nella quale si richiede al settore ambiente una Valutazione ambientale strategica sul nuovo progetto, senza peraltro modificare l’attuale impostazione di destinazione di porto a secco».

Una proposta che, dice Riccobene «non chiude la porta a una soluzione di approdo minore» e indica nella nuova amministrazione regionale che verrà eletta a maggio «l’istituzione che affronterà la questione nel merito». «Il mio auspicio – conclude – è che l’assessore Paita divenga nuovo presidente, per possa proseguire il percorso per ottenere l’approdo e liberarci definitivamente della discarica all’ingresso del paese. Al tempo stesso l’amministrazione non deve lanciare messaggi contraddittori e imprecisi». Maria Beltrame

DAL SITO IVG.IT del 24 febbraio 2015

Spotorno, dalla Regione parere positivo per il porticciolo turistico. Fiorini: “Nessun impatto ambientale e sviluppo per la città”

Spotorno. “Abbiamo finalmente trovato la strada che porterà Spotorno ad avere un porticciolo turistico di dimensioni tali da non compromettere la salute e lo sviluppo del Sic marino di Posidonia Oceanica e che al tempo stesso permetta di dare un’importante risposta in termini di offerta turistica contribuendo al rilancio della nostra economia principale”.

L’assessore all’ambiente e ai lavori pubblici di Spotorno Mattia Fiorini annuncia che il progetto per il nuovo porto di Spotorno ha ottenuto il disco verde da parte del dipartimento ambiente della Regione.

Nel novembre del 2014 – spiega – il Comune di Spotorno ha presentato alla Regione una richiesta di modifica al Ptc della costa che prevedeva lo stralcio del porto turistico e l’inserimento di un porto a secco. Le proposte dell’amministrazione comunale si basano sul presupposto che un porto a secco non comporterebbe sufficienti risposte in termini di turismo rapportate agli investimenti previsti. Vi è inoltre la pressante ed irrinunciabile necessità di sanare l’attuale situazione della località Serra che vede uno degli ingressi del paese, occupato da almeno 50 anni da un terrapieno frutto dei depositi di materiale di risulta dei cantieri delle ferrovie e dell’autostrada dei fiori che deturpa la vista, l’immagine turistica ed ambientale di Spotorno e rende inutilizzabile una buona porzione di fronte a mare. Per questi motivi, fatto tesoro delle esperienze precedenti in materia di progettualità portuale, il Comune di Spotorno ha fatto richiesta perché si possa prevedere al posto di un porto a secco, un ‘impianto nautico di categoria A1′ e cioè di un porticciolo turistico di superficie a mare inferiore a 15 mila metri quadri in modo da recuperare tale area in oggi degradata e nel contempo dare risposta all’esigenza di diportismo nautico con un progetto di dimensioni tali da dare un importante risposta turistica ma scongiurare impatti sull’ambiente marino e sulla costa e le spiagge”.

Il progetto è piaciuto: “A gennaio il dipartimento ambiente della Regione Liguria ha espresso un parere preventivo sostanzialmente positivo, affermando che nel raffronto tra il porto a secco e il porticciolo turistico entrambe le tipologie di intervento non presentano significative criticità e, sopratutto, per quanto riguarda i rapporti con il pregiato Sic marino entrambe le proposte mantengono distanze tali da scongiurare potenziali impatti sul posidonieto e nessuna delle due proposte ostacola il trasporto solido per cui è possibile scongiurare anche impatti sulle spiagge esistenti”.

Nonostante il “disco verde”, non è ancora possibile stabilire quanto tempo ci vorrà per far partire lo step successivo: “L’iter del procedimento in corso però ad oggi non consente di poter inserire la previsione del porticciolo turistico, nonostante i preventivi pareri sostanzialmente positivi del dipartimento ambiente, ma bisognerà concludere l’iter esistente (che prevede la possibilità di un porto a secco), per poi portare avanti la richiesta di inserimento del porticciolo turistico; la prima parte dell’iter vedrà la conclusione nel prossimo consiglio regionale, dal quale si potrà quindi da subito iniziare la procedura per il porticciolo turistico”.

Ma si tratta ugualmente di una buona notizia:Grazie anche all’assessore alle infrastrutture Raffaella Paita, abbiamo finalmente trovato la strada che porterà Spotorno ad avere un porticciolo turistico che non comprometterà l’ambiente marino, contribuirà al rilancio turistico della città e potrà ospitare anche le locali associazioni di pescatori e diportisti. Sopratutto si potrà dare finalmente una risposta al problema del terrapieno della Serra, sanando una situazione che da alcuni decenni deturpa la costa di Spotorno in uno dei punti più belli del Golfo dell’Isola. Vista l’importanza di questa ultima parte l’amministrazione comunale sta percorrendo nel contempo altre strade, in particolare, dopo aver fatto analisi geologico-chimiche del terrapieno che ci hanno permesso di verificare che non vi è presenza di inquinanti nel terrapieno, abbiamo iniziato un dialogo con il soggetto attuatore della piattaforma Maerksper valutare la possibilità di conferire il materiale del terrapieno nel cantiere della piattaforma il che permetterebbe di poter eliminare questo scempio dalla nostra costa a prescindere dall’iter del porticciolo turistico e poter così anche ridurre considerevolmente gli eventuali volumi a terra a finanziamento dell’opera pubblica del porticciolo turistico”.

Nessuno ha pagato per il terrapieno in località Serra di Spotorno, discarica anche di rifiuti speciali che era stata autorizzata. Si rendano noti nomi e cognomi di chi firmo i documenti e chi per decenni ha governato e ignorato lo sconcio

SAROLDI, EX COMANDANTE DEI VIGILI: LE MULTE AUTOVELOX ? UN MILIONE DI € AL COMUNE, ERO VITTAMA E STALKIZZATO

Il vice sindaco, Riccobene, ha risposto opportunamente a tamburo battente dalle colonne dei quotidiani più diffusi: Saroldi si inventa tutto, fu lui a preveder incassi record dalle multe dell’autovelox, è falso che il Comune senza quei soldi rischiava il default…

Spotorno: l’ex comandante Saroldi ed il suo difensore a Palazzo di giustizia lo scorso anno

 


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