Lo spumante di Deperi tra i migliori vini d’Italia? Il “Metodo Classico” prodotto a Ranzo (impreziosito nel castello di Clavesana di Rezzo) ha conquistato la “Top Hundred 2014” di Golosaria. Unica azienda del ponente, la seconda è invece del levante ligure. E’ nata nel 2004, nel 2008 la prima bottiglia di Pigato Deperi.
Lo Spumante di Deperi, tre ettari di vigneto, tra i migliori cento vini d’Italia. L’Azienda Agricola Paolo Deperi di Ranzo (IM) entra con orgoglio nella “Top Hundred” del 2014 di Golosaria, in occasione della nona edizione della celebre rassegna di cultura e gusto guidata dai noti giornalisti Paolo Massobrio e Marco Gatti, già autori del best seller “Il Golosario”, svoltasi in questi giorni a Milano.
Ad aggiudicarsi l’ambito riconoscimento è lo Spumante “Metodo Classico Deperi”, prodotto integralmente da uve Pigato e lasciato riposare nelle antiche segrete del Castello dei Marchesi Clavesana di Rezzo, in provincia di Imperia. Il prodotto dell’azienda Deperi è il solo del ponente ligure inserito nei migliori cento dalla giuria di Golosaria: assieme a una sola altra azienda della Liguria – situata in provincia di La Spezia – è l’unico a rappresentare il territorio regionale.
“Siamo onorati di aver raggiunto questo importante traguardo”, afferma il trentenne Paolo Deperi, titolare dell’azienda. “È un riconoscimento inatteso, e in quanto tale ancora più gradito, trattandosi di una produzione nuova e molto particolare”.
“Si deve a Paolo, al timone oggi, il salto qualitativo che ha portato questa realtà ai vertici”, si legge sulla pagina ufficiale di Golosaria. “Oltre emozionanti Pigato e Ormeasco, notevole lo spumante metodo classico. Prodotto da uve 100% pigato (4.000 bottiglie, prima sboccatura di 500 bottiglie a dicembre 2013), ha riposato nelle cantine del castello dei Marchesi di Clavesana (di proprietà della famiglia Deperi). Al naso ha profumo di agrumi, sentori floreali e nota di crosta di pane. In bocca, il sorso ha acidità marcata che si sposa bene con piatti di pesce. Si beve come aperitivo, o in compagnia di piatti di pesce”. Paolo ha frequentato il liceo Redemptoris Mater di Albenga e si sta laureando in scienze della comunicazione.
Accade che le più prestigiose pubblicazioni specializzate ‘ignorino’ sistematicamente i vini liguri, salvo eccezioni che si contano sulle dita di una mano. Poi a leggere certi articoli si fa la gara a titolare di ‘eccellenze’. Ma quali se nelle classifiche nazionali si resta tagliati fuori. Questione di qualità o di scarsa collaborazione, di incapacità promozionale ? Quante sono le ‘vere guide’ del bere bene, rigorose e svincolate dal ‘do ut des‘ ? In qualche caso segnalato da produttori vinicoli del ponente ligure. La risposta di Paolo Deperi : “Da persona operante nel settore, solo una o due di quelle considerate commercialmente di rilievo sono realmente per noi produttori sinonimo di prestigio e una vetrina, non solo per il consumatore finale, ma per tutti quelli che operano nel settore a livello internazionale. E quindi possibilità per piccole realtà, come la nostra, di uscire al di fuori dei confini regionali”.