Il mio vecchio compagno di banco.
Domenica scorsa ho partecipato alla Santa Messa, celebrata alle nove del mattino, presso la romanica chiesetta di san Pietro, che sorge nel piazzale della nuova stazione ferroviaria di Albisola. Il destino mi ha riservato una sorpresa. Al termine della funzione, mi trovavo tra i fedeli che defluivano lungo le tre navate interne, mentre veniva intonato il canto finale. Con mio grande stupore, davanti all’uscita, mi sono imbattuto in Enrico. Il mio compagno di banco del biennio delle superiori, che non incontravo da moltissimi anni. Questi, abbozzando il suo solito sorriso, nel notare il magone che mostravo in viso, mi ha subito chiesto: “Antonio, che hai?”. Gli ho quindi brevemente raccontato alcune mie preoccupazioni. Enrico abbracciandomi, mi ha detto: “E’ la vita … anch’io sono venuto qui per una preghiera”. Poi altri suggerimenti, e cenni di comprensione, che mi sono risuonati interiormente per tutto il resto della giornata. Una volta fuori dalla chiesetta, fiancheggiata da alti cipressi, io ed Enrico ci siamo intrattenuti ancora un attimo innanzi all’elegante pronao, le cui colonnine poggiano su due leoni di arenaria. Ho pertanto sentito il dovere di ringraziarlo per le sue toccanti espressioni di conforto, ricevendo da lui un’ulteriore significativa risposta: “Io ti conosco bene sin da ragazzo. Ho un regalo per te. Un libro che ho scritto: I sussurri dell’Anima. Eccolo, tienilo e leggilo può fare per te.…”. Ci siamo dunque congedati ed io ero un poco più sereno. La sera a casa, consultando internet, ho scoperto alcune cose importanti, che mai più avrei immaginato, della vita del mio vecchio compagno di banco. È stato un episodio fortuito che mi resterà impresso: ho avuto l’occasione di ritrovare il mio compagno di banco, quello che mi accompagnò per alcuni anni di scuola. In momenti di difficoltà o di gioia, in cui un adolescente ha bisogno del sostegno o della complicità, non tanto del professore o del genitore, ma di un coetaneo, che può magari dimostrarsi nuovamente amico in altri frangenti della vita. Così si può imparare la reciprocità: se oggi ancora mi ha aiutato il mio compagno di banco, domani potrei essere io a dargli una mano. Anche adesso scrivendo di lui. Esiste una sincronicità di eventi che non può essere attribuita al caso, ne sono convinto.
Antonio Rossello
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- Editore: Fratelli Frilli Editori
- Autore: Enrico Popolo
- Data pubblicazione: Gennaio 2013
Il protagonista de “I sussurri dell’anima” è un uomo logico ed estremamente razionale.
“Un giorno qualcuno gli rivela che in ognuno di noi esiste un’altra natura, più profonda e spirituale, che vive e pulsa al pari della prima.
Secondo lo sconosciuto, in essa è contenuta la nostra verità ed i nostri desideri, ed il tempo che le appartiene, la rende capace di conoscere l’errata via del nostro procedere.
Subito egli non accetta ed oppone scetticismo, ma il destino è dietro l’angolo, e lo chiama alla scoperta di sé. L’incontro con un bambino che non può evitare , lo induce a scrivere una favola per soddisfare i suoi capricci, ma nel farlo si accorge che a dettare le parole non è la sua mente, ma una sconosciuta parte di sé che chiede di essere ascoltata.
Così l’uomo incontra la sua anima ed essa gli chiede di scrivere per lei. Il protagonista, ormai arreso al disegno del suo destino, diventa il tramite di messaggeri spirituali, che lo usano per veicolare i messaggi voluti dal cielo.
Il linguaggio dell’anima sarà il fine ultimo del cammino dell’autore, che accettando la sua duplice natura, umana e spirituale, finalmente riconosce la sua missione e trova il senso della sua vita.
L’autore.
Enrico Popolo, è Trainer di PNL e formatore docente A.I.F in “Comunicazione Interpersonale e Comportamento Umano”. Ha conseguito il dottorato in naturopatia a Bruxelles ed in seguito il “Philosophy Doctor of Naturopathy” a New York. Attualmente è laureando in Comunicazione Internazionale presso l’università di Perugia. I suoi studi e la sua formazione nel campo della medicina naturale e della comunicazione di relazione, la programmazione neurolinguistica, confermano la logicità dei contenuti e degli argomenti, stimolando interesse del lettore intorno all’immaginaria figura dell’autore, che nel romanzo è protagonista.