Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Per chi suona Slow – Food ? A Mendatica e Triora dilaga l’ottimismo


Ci sono paesi della montagna cuneese dove dilaga protesta e proposta ‘pro autonomia‘ (vedi  altro servizio ). Ci sono paesi dell’alta valle (Argentina e Arroscia), Mendatica e Triora, dove dilaga l’ottimismo e sventola la bandiera  Slow Food. Il Secolo XIX Imperia, con la giornalista Milena Arnaldi, il 30 settembre, ha raccontato e descritto “due esempi  virtuosi di perseveranza e di tutela, ma anche simboli di modernità”. Triora può fregiarsi di far parte dei ‘Borghi più belli d’Italia‘ e della ‘Bandiera Arancione’ Touring Club Italiano. Mendatica, a sua volta, è fresca di investitura della ‘Bandiera Verde’  di Legambiente. Non solo, i due sindaci, Piero Pelassa e Angelo Lanteri,  hanno firmato un patto con Slow Food, impegnandosi nella filosofia del ‘cibo buono, pulito e giusto’. Vive inoltre a Mendatica  Marcello Storace, il fiduciario della Condotta  Riviera dei Fiori Alpi Marittime. Un contratto di collaborazione per un reale  rilancio ? Un’unione di forze per liberarsi dal decennale isolamento di zone economicamente ‘depresse’ per l’abbandono e la desertificazione del territorio che ha coinvolto decine di famiglie alla ricerca di fortuna ? Di attività  commerciali.

Marcello Storace fiduciario Slow Food per la Riviera dei Fiori – Alpi Marittime (Foto Silvio Fasano)

Ma chi sono quelli che per anni hanno fatto poco o nulla per il rilancio ? Chi doveva tutelare i sacrosanti interessi della montagna e dei suoi abitanti meno fortunati? Chi, senza fare il gufo della notte, vedeva un pochino più lontano e ha sempre informato i cittadini – lettori, con coerenza, costanza, inimicandosi i potentati parassitari, di cosa stava accadendo ? Una comunità del cuneese – vedi altro articolo – lamenta i disastri da sperpero di denaro pubblico di cui è vittima la montagna. Nell’imperiese la Provincia, con diversi presidenti, aveva conquistato il record di dirigenti, alcuni super stipendiati, oltre a prebende in poltrone riservate ai certi politici. Il Comune capoluogo non brillava in efficienza nella gestione e purtroppo accadeva – hanno descritto le cronache – anche nella principale banca della Regione (Carige) governata con un accordo Genova – Imperia. Gli azionisti – risparmiatori hanno perso l’80 per cento.

Nelle statistiche nazionali, in negativo, la provincia di Imperia è ‘vicina’ alla Sicilia. La vicenda degli sperperi nell’azienda di autotrasporti Rt è esplosa in questi mesi, ma sono rimaste inascoltate le denunce giornalistiche (trucioli savonesi) in cui già anni fa si elencava la mala gestio, compresi pullman nuovi non utilizzati, si facevano nomi e cognomi. Altri erano distratti ( a cominciare da Imperia TV), ignoravano, sottovalutavano ? Qualcuno diceva grazie a robusti finanziamenti Carige. Il tutto a discapito della corretta gestione del denaro pubblico con distrazione di risorse a scapito delle comunità meno protette. Non si tenevano pulite neppure le strade provinciali (cunette invase da detriti, mancato sfalcio dell’erba, piccole frane, intervenivano i volontari). Ricordare il passato pare utile, non per rinvangare, non serve più, ma per affrontare il futuro con cognizione di causa, essere preparati alle sfide del domani. Senza fare di ogni erba un fascio. Ognuno, per il ruolo che ricopre, deve assumersi le responsabilità e non perdere la memoria storica. I pregiudizi non c’entrano, sono altra cosa.

Nell’articolo del Secolo XIX si parla di ” una nuova visione  per valorizzare luoghi, cultura e tradizioni, cercando al tempo stesso di garantire occupazione  e futuro  per chi vi abita o per chi sceglie di soggiornarvi“.  L’impegno di Sergio Tron, segretario Slow Food della Liguria e consigliere nazionale, è di “coniugare  ricerca, innovazione, storia e tradizione incentivando  l’occupazione giovanile”. Due paesi che hanno in comune i confini, ma anche la scommessa finale della risurrezione di Monesi (parte a Mendatica e parte a Triora). E ora hanno condiviso “attraverso le amministrazioni comunali – ha spiegato Storace al Secolo XIX –  un protocollo di iniziative in sinergia  per incentivare lo sviluppo sostenibile  dell’economia agro – alimentare e rafforzando un sistema produttivo integrato, conservando la biodiversità unica nel suo genere. Obiettivo è preservare  la qualità della vita degli abitanti, indirizzare al gusto, alla giusta e alla corretta alimentazione , valorizzando risorse e vocazioni territoriali”.

La firma ufficiale, per Triora, è  avvenuta durante la festa del fungo. Per Mendatica in occasione della recentissima ricorrenza della transumanza. Cosa comporterà in termini pratici o delle aspirazioni messe nero su bianco ? “Non si tratta solo di tutelare i prodotti – ricorda il Decimononoculture o colture, ma indirizzare il governo dei due paesi verso la tutela e la valorizzazione del patrimonio di risorse, tradizioni, usanze e paesaggio naturale”.

Legambiente, con l’assegnazione della Bandiera verde, ha promosso Mendatica  indicando più motivazioni. Le descrive ancora il quotidiano della Liguria.  Aver sostenuto la tradizione pastorale della transumanza facendo dell’usanza anche un’occasione di turismo  sostenibile. In paese è rimasto un solo pastore la cui famiglia gestisce l’agriturismo Il Castagno.  Aver contribuito  alla riscoperta della Cucina bianca.  Che ha bisogno di essere salvaguardata dalle imitazioni e dal business.  Aver recuperato terrazzamenti per la attuale coltivazione  del grano e granoturco. Aver restaurato un antico mulino ad acqua. Aver attivato due centraline idroelettriche; la seconda inaugurata la settimana scorsa alla presenza del presidente della Regione, Claudio Burlando e  c’è chi propone di assegnargli la cittadinanza onoraria anche per l’impegno e l’attenzione dimostrata. Aver, infine,  Mendatica, promosso l’attività turistica  attraverso percorsi culturali, storici  ed antropologici.

Tutti risultati e sforzi che, nelle intenzioni, dovrebbero far rifiorire il turismo dell’ospitalità,  dei servizi, delle vacanze e culinario. Un altro anno dovrebbe aprire un quarto ristorantino tipico, stile trattoria rustica. Potrebbero essere implementate le iniziative per nuovi B & B.  Mendatica investendo nell’ambiente, accenna ancora Il Secolo XIX, “ da prova di grande lungimiranza “.

Insomma, se c’è una parte di Alpi Marittime e aree collinari che suona la gran cassa dell’autonomia amministrativa  e decisionale, un’altra parte sta scommettendo sulle proprie forze per voltare pagina. Certo, saranno i dati statistici, ad iniziare dal reddito pro capite, ai posti di lavoro, a confermare o smentire promesse, buoni propositi, scelte strategiche sulla via maestra. Si tratta di paesi che nella loro storia, accomunati a tanti altri del ponente ligure, hanno vissuto la transizione dall’economia silvo pastorale, agli anni del boom dei vacanzieri ( ’70 e ’80),  e di Monesi, che era assurta a’ piccola Svizzera’. Gli esodi del dopoguerra verso la costa alla ricerca di opportunità di lavoro e comodità di vita. C’era il grande serbatoio rappresentato dalle assunzione in enti statali, provinciali e comunali. Per anni il primo partito era lo scudo crociato Dc, mentre l’alleata Coldiretti poteva fregiarsi di aver assicurato le pensioni di vecchiaia. Poi è stata la volta della ‘protesta’  alla Umberto Bossi.  I tanti seguaci. Tra l’altro, proprio Mendatica poteva fregiarsi di contribuire ad eleggere un compaesano parlamentare DC (Aldo Amadeo), per anni presidente provinciale della stessa Coldiretti.  Sono arrivati purer i tempi di Mendatica rappresentata ai massimi vertici della Provincia di Imperia, da un ex sindaco, il geometra Mariano Porro. E ora un giovane di origini mendaighine, Alessandro Lanteri del Pd, è vice presidente del consiglio provinciale, con serie prospettive di altri importanti traguardi elettivi. L’ex sindaco ed attuale vice sindaco Emidia Lantrua è presidente della Comunità del Parco Alpi Liguri.

Triora e Mendatica, ma non solo, uniti per la rivincita del popolo montanaro ? Fatti e non parole.

L. C.

 


L.Corrado

L.Corrado

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