Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Grazie Mendatica, grazie Piero


“Eppur son pietre, e bastano già quelle a far rivivere in ognuno di noi emozioni e pensieri, a stimolare il corpo e lo spirito. Pietre, pietre, ma non solo: flora e fauna come splendida scenografia completano la bellezza del paesaggio, la vita dell’acqua completa la magia, trasformandosi da bianco manto a chiacchericcio allegro e fonte di esistenza e di futuro.”
Con queste parole ho esordito domenica scorsa, 17 luglio 2014, a Mendatica, per la seconda edizione di “Montagnart“, in piazza Roma accanto alla Parrocchiale dei Santi Nazario e Celso per presentare  e far da moderatore ai vari autori che son venuti a parlare del loro lavoro e delle loro opere, sia scientifiche che letterarie.
Dopo il saluto del sindaco Piero Pelassa, (nella foto a sn), s’inizia con il Parco del Marguareis e la partecipazione vivace e suadente del guardiaparco della Regione Piemonte, Franco Del Piano, poi i dettagli del parco naturale regionale delle Alpi liguri illustrati da Matteo Zerbini.
Di seguito Franco Manti, ricercatore in Etica sociale presso l’università di Genova ha parlato con entusiasmo e coinvolgendo l’interesse del pubblico di “Natura , benessere e bioetica”, quindi  pet therapy e montagna con Giampietro Sanpietro e onoterapia e trekking con Elena Serrati.
La rivista “Papel n°2” ci è stata illustrata da Alessandro Giacobbe e Marino Magliani, autore , quest’ultimo dell’intrigante “Soggiorno a Zeewijk”.
Papel ci fa volare tra arte, letteratura, poesia e succulenti racconti di storie di cucina, trascinando il lettore in un cesto di profumi misti e sinceri, piaceri dell’intelletto, Magliani affascinato dalla sua terra d’elezione, l’Olanda, e dal “fado” delle terre circondanti Molino di Prelà, svela una vena di scrittura, rapida e accattivante, ricca di spunti e pensieri.

Tempo soleggiato al mattino, ma ,arrivata l’ora di pranzo, la pioggia l’ha fatta da padrona.
Nel primo pomeriggio quindi in Parrocchia ad ascoltare incantati Carlo Lanteri che, col suo magnifico “Coro brigasco” e le sue spiegazioni sugli abiti e costumi degli occitani liguri di Upega,ci ha fatto emozionare e resi felici.
Quindi in casa comunale a continuare le presentazioni.
Dapprima Giampiero Martino presidente dell’associazione “A lecca” che rappresenta la Valle Impero, ha parlato del secondo numero della loro rivista, ricca di storia, di costume, di curiosità e di spunti, quindi Alessandro Carassale ci ha condotto attraverso il suo libro “In terra vineata. La vite e il vino in Liguria e nelle alpi Marittime dal medioevo ai giorni nostri” in un viaggio fascinoso sull’ambra degli dei, con un ricordo allo storico dell’alimentazione da poco scomparso Giovanni Rebora.
Laura Amoretti, della Pro Loco e mente con Emidia Lantrua di “Montagnart”,ci ha letto poi una relazione su lavoro e benessere di Valeria Maione.
Raffaella Ranise ha presentato il suo volume dedicato a “Rita Levi Montalcini: aggiungere vita ai giorni” con i contributi di molte personalità quali, tra le altre, Carla Fracci, Margherita Hack e Maria Luisa Spaziani.
Quindi il mondo della lavanda con i “Monti blù” raccontato da Giampiero Laiolo, prendendo spunto dalla distilleria delle sorelle Cugge.
Paola Bergamini ha portato la sua esperienza decennale nelle terre di Baiardo, affascinata e stregata da questo aromatico, magico fiore , diventato spunto di lavoro e di esperimenti positivi.
Della magica felicità dei fiori ha poi narrato Silvia De Canis, del loro apporto alla salute e al benessere in generale.
Carla Spada ha raccontato della sua esperienza di maestra di ceramica a Mendatica che ha coinvolto donne e uomini del paese, anche di età considerevole, con l’aiuto concreto dei Comune, realizzando i numeri civici e le targhe delle vie del paese.
Riccardo Giordano col suo”Battitore libero” ci da un affresco dei tetti di Pietrabruna, teatro di triste vicende di guerra, di amori sofferti, di intenso e vivace profumo di lavanda e cruda, verace, sanguigna caccia al cinghiale, fondamendo del breve romanzo, acerbo e spontaneo.
Un momento poi dedicato al parroco Don Rex Britto Antony e al suo romanzo “A gejia de’ Mendajga – Nobiltà e sacrificio” dove si delinea una storia molto veritiera delle vicende mendaighine per la costruzione della loro chiesa. Il parroco, di origine indiana, ha ringraziato tutti per l’affetto che gli è stato dato da tutto il paese e una devota riconoscenza ad Emidia Lantrua che lo ha aiutato, curando l’edizione.
Un flash finale col ecclettico Federico Amoretti e il suo “Noir”, racconti veloci e sbalorditivi.
Erano presenti  con i loro spazi gli editori di “Philobiblon” di Ventimiglia, le “Edizioni del Delfino Moro” di Albenga e l’“Istituto internazionale di Studi Liguri sezione di Imperia“, le “Grafiche Amadeo” di Imperia – Chiusanico e la “Atene edizioni” di Arma di Taggia.
Spero proprio di non aver dimenticato nessuno!!!!!
Una domenica insolita e serena. Grazie Mendatica, grazie Piero!!
Gerry Delfino

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G. Delfino

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