Un evento storico per Monesi di Triora e Monesi di Mendatica dopo l’iniziativa di trucioli.it (vedi..). Al raduno ci saranno i ‘ragazzi’ e le ‘ragazze’ che 60 anni fa hanno assistito all’inaugurazione della prima stazione sciistica e turistica (estiva) delle Alpi Marittime. I Comuni di Triora e Mendatica, con i sindaci, i consiglieri comunali, le comunità locali, in collaborazione con le Pro Loco di Piaggia, Mendatica, albergo “La Vecchia Partenza”, Alimentari “Bucaneve”, Bar Vittoria, Noleggio Sci “La MelaVerde”, Scuola Sci Monesi e Noir s.r.l., festeggeranno, sabato 22 marzo, i 6 decenni di vita di un angolo di ‘paradiso’. A partire dalle 16,30 sono in programmai eventi per ricordare le prime discese grazie agli impianti di risalita, di sci pionieristico. Mancheranno purtroppo tanti ‘amici’ che negli anni sono rimasti fedeli e ci hanno lasciato. Non dimenticando i ‘fondatori’: il conte Federico Galleani, i figli Ingo, Roberto, Enrico, i banchieri che ebbero il fiuto di investire capitali su un’area ceduta da Pietro Toscano, eredi i figli Terenzio e Enrico. Illoro referente Armando Lanteri ed il compianto sindaco Guido Lanteri.
Il pomeriggio di sabato sarà dedicato a ripercorrere gli anni di uno scorcio di terra bellissimo ed unico per la vicinanza al mare dell’entroterra ligure: alle 16:30 i maestri della Scuola Sci Monesi ed i maestri Cristina Gavi e Michele Secchi faranno una dimostrazione dell’evoluzione dello sci, seguirà all’albergo “La Vecchia Partenza”
un momento dedicato alla storia ed ai ricordi degli antichi impianti di risalita, attraverso testimonianze dirette.
Verrà altresì messo a disposizione della stazione sciistica e della comunità locale un defibrillatore da parte della Pro Loco di Piaggia.
Sarà organizzata a seguire una fiaccolata, che si concluderà con apericena presso il Bar Vittoria, dove musica e divertimento concluderanno il compleanno di Monesi. Per tutto il fine settimana saranno esposte foto storiche
sotto i portici.
ESCURSIONE ALLE CASCATE DELL’ARROSCIA CON LA GUIDA MARCO ROSSO
Un tappeto di muschio verde punteggiato dal giallo e dal viola delle prime primule ed hepatiche, attraversato da
limpidi ruscelli d’acqua che conducono verso l’immaginabile salto principale delle Cascatedell’Arroscia. Prima ancora di poterle scorgerle, ecco che si annunciano con il fragore dell’acqua, avvolte dalla nebbiolina che sale fra le malleabili rocce carsiche scavate nel corso di milioni di anni.
Un salto impressionante di oltre 20 metri, alimentato dalle abbondanti piogge e nevicate dell’inverno, si mostrerà
dopo aver superato l’ultima curva del sentiero. Una breve deviazione condurrà alla Chiesa di Santa
Margherita con i suoi affreschi del XVI secolo, un balcone sulla Valle Arroscia dal quale si potranno avvistare
numerosi rapaci.
Ritrovo: ore 9:00 a Montegrosso Pian Latte
Dati tecnici: durata 5 ore, dislivello 300 metri circa, difficoltà E
Costo dell’escursione: ? 8,00 – gratuita per i ragazzi al di sotto dei 15 anni
Abbigliamento e attrezzature: scarponcini da trekking, pantaloni lunghi, pile o maglione, giacca a vento o cerata,
guanti, acqua e pranzo al sacco.
Info: prenotazione obbligatoria entro le ore 20 del giorno precedente presso la guida ambientale escursionistica Marco
Rosso – Tel. 338 7718703 – marcoebasta@yahoo.it –
www.attraversolealpiliguri.eu
SABATO 22 – DOMENICA 23 MARZO
MONESI DI TRIORA – WEEKEND AL RIFUGIO SANREMO
L’Associazione Monesi Young organizza per questo weekend una ciaspolata con cena e pernottamento a 2000 metri di quota: immersi nella natura, per un’esperienza unica nel suo genere.
Partenza sabato 22 marzo subito dopo pranzo (ritrovo a
Monesi alle ore 14) e rientro domenica pomeriggio.
Possibilità di salire con le ciaspole direttamente dalla stazione sciistica (3 ore circa di camminata) oppure dall’arrivo della seggiovia (1 ora e 30 minuti di camminata, biglietto escluso dalla quota di partecipazione).
Staff di appoggio per trasporto cibo e preparazione cena, trasporto dei propri effetti personali a carico dei partecipanti.
All’arrivo al rifugio: merenda, aperitivo, cena e pernottamento; rientro domenica 23 dopo colazione o dopo pranzo con possibilità di discesa anche in ski/snowboard.
Quota di partecipazione: ? 30,00 a persona. L’evento è
riservato ai soci.
Info e prenotazioni: Maresport Imperia – Tel. 0183 272304
– www.monesiyoung.org
DOMENICA 23 MARZO CIASPOLATA NELLA VALLE DELL’ANGELO
Domenica 23 marzo il Centro di Turismo Escursionistico “Alpi Liguri” di Mendatica propone l’ultima ciaspolata
della stagione, sulle alture di Monesi: un’escursione diurna che offrirà i migliori panorami delle Alpi del mare. Sarà questa un’ottima occasione per ammirare la splendida Valle dell’Angelo, adagiata tra la Cima Garlenda e la Cima Omo dell’Arpetta, attraverso un’escursione ad anello che, partendo da Monesi, condurrà con una breve salita alla Margheria Bandita e da qui alla Margheria Garlenda, a quota 1600 m s.l.m., da dove si potrà spaziare con lo sguardo dal Pizzo d’Ormea sino al massiccio del Marguareis. Imboccata questa piccola valle, si inizierà quindi una discesa lungo il suo lato sinistro per poi incrociare un sentiero di transumanza che, tra i larici secolari e le pendici della Cima Garlenda, raggiungerà i vasti pianori posti alle spalle del borgo antico di Monesi, attraversato il quale si tornerà poi al punto di partenza.
Ritrovo alle ore 9:00 a Monesi di Mendatica. Pranzo al sacco.
Quota di partecipazione: € 10,00 a persona (tesserati 2014: € 8,00).
L’Associazione Pro Loco offre inoltre la possibilità di noleggiare le ciaspole a € 5,00 al paio.
Info e prenotazioni: CTE ALPI LIGURI (Pro Loco Mendatica) – Tel. 0183 38489 (martedì, giovedì, sabato e domenica
dalle ore 8 alle ore 13) – iat@mendatica.com – www.facebook.com/proloco.mendatica
ALTROVE SULLE ALPI LIGURI PIEVE DI TECO – RASSEGNA “QUESTO PICCOLO GRANDE TEATRO”
Sabato 22 marzo alle ore 21 prosegue il tradizionale appuntamento della stagione con la rassegna “Questo
piccolo grande teatro”, organizzata dalla Compagnia “I Cattivi di Cuore” al Teatro Salvini di Pieve di Teco. In
scena lo spettacolo “C’è storia e.Storia”, un accattivante monologo durante il quale ci si interrogheràsu temi intramontabili: dai meccanismi della memoria al rapporto uomo-donna, dalle coincidenze della vita al destino
dell’uomo sul pianeta, passando per Shakespeare e De Saint-Exupéry, Salinger e Luigi Tenco, i Beatles e i Pooh.
Uno sguardo umoristico sulle “sliding doors” della vita, sui “se” della storia: la storia minuscola e individuale
di ciascuno di noi e la grande, maiuscola Storia collettiva. Uno spettacolo che, con piglio lieve ed ironico, alterna
punte di pura comicità a momenti più intimi di riflessione.
Ingresso Platea € 12,00 – Ingresso Palchi ? 10,00. Al termine della serata sarà offerto un rinfresco agli
spettatori presso l’adiacente Casa Sibilla.
Info e prenotazioni: 339 3640601
CANTO DI PRIMAVERA – DOMENICA 23 MARZO REALDO-DRONDO-BORNIGA
L’arrivo della primavera è accompagnato dal canto dei passeri e degli usignoli, da una lieve e fresca brezza che solletica le tempie, dall’affermarsi di nuovi e sgargianti colori che si diffondono nell’aria ed invitano ad uscire e ad assaporare la magia della natura in fiore.
Mossi da questo inno gioioso ci si avventurerà per i sentieri dell’Alta Valle Argentina, scoprendo incantevoli paesaggi e antiche borgate alpestri.
L’itinerario parte da Realdo, villaggio a nido d’aquila incastonato su una rocca strapiombante ai piedi del Monte
Saccarello; da lì si attraversa il paese e si raggiunge la mulattiera che si addentra nel bosco in direzione di Case
Carmeli, ma ancor prima della località si devia sulla destra per percorrere in discesa il sentiero che conduce al
Ponte Romano, autentico gioiello d’architettura che collegava il paese alla strada per il capoluogo Triora.
Dopo un breve tratto su strada asfaltata si segue la traccia che discende in un bosco di castagni secolari, si attraversa
il Ponte Drondo e ci si inerpica su un impervio percorso su pietraia che taglia per Case del Passo e che offre superbi
panorami sulla valle.
Il percorso si snoda tra vari tornanti in salita, in un ambiente che alterna la presenza della ginestra selvatica ai
boschi di roverella fino ad arrivare al Bric Cornia, luogo frequentato da camosci ed eccellente passaggio strapiombante
sugli orridi del Rio Infernetto.
Continuando a salire tra i sinuosi tornanti si perviene all’abitato di Borniga, luogo d’alpeggio a guardia dell’antica via del sale.
Tagliando per i campi si perviene al sentiero che procedendo tra le rocce ed il bosco di pini e castagni conduce a
Realdo, dove sarà possibile prendere parte ad una lauta merenda.
Notizie Logistiche:
Ritrovo ore 8:30 dal Punto di Ristoro di Realdo. Ore 8:45
inizio escursione. Durata: 5h – Dislivello: 820 Mt
Equipaggiamento: scarponcini con buona suola, t-shirt diricambio, mantella o k-way, maglioncino, borraccia o bottiglia d’acqua (1 lit). Snack per pausa mattutina.
Quota Trekking: € 10,00 a persona
Merenda sinoira a fine escursione (antipasti, primo piatto
caldo, dolce e bevande) € 15,00.
IN EVIDENZA IL NUOVO DOMINIO INTERNET DEL PARCO ALPI LIGURI
In attesa di vedere al più presto online il nuovo portale del Parco Alpi Liguri (siamo al lavoro), la pagina
dell’area protetta www.parks.it/parco.alpi.liguri/ è ora raggiungibile anche dal nuovo indirizzo www.parconaturalealpiliguri.it. Seguiteci (e diffidate delle imitazioni)!
SPUNTI DAL WEB YOUTUBE – TIME LAPSE MONTE TORAGGIO 2014
Un recente video di Andrea Biondo, privo di commenti registrati, rende più di mille parole l’idea della relatività del tempo: nubi sfilano veloci sulla cima del Toraggio innevato, che dall’alto delle sue ere geologiche rimane inalterato ad osservare il mondo che scorre.
Link al video: www.youtube.com/watch?v=ru3hSW_SjlI
NON METTERLA DA PARTE – CULTURA, STORIA E TRADIZIONI DEL PARCO COSIO D’ARROSCIA – UNO SGUARDO AGLI AFFRESCHI DI SAN PIETRO DEL FOSSATO
Con la primavera alle porte torna la voglia di scoprire posti nuovi e il territorio del Parco Alpi Liguri, oltre ad
offrire meravigliosi itinerari escursionistici, nasconde anche gioielli artistici e culturali inaspettati: è il periodo giusto per andare alla loro scoperta, approfittando del risveglio della natura e delle prima giornate di sole.
Questa settimana inauguriamo la nostra piccola guida turistica con il borgo medievale di Cosio d’Arroscia; abbiamo scelto un sito forse meno facilmente visibile di tanti altri, e per questo ancora più attraente: la chiesa originaria di San Pietro del Fossato, che oggi si eleva in posizione isolata a sud del paese, lungo l’antica mulattiera che collegava Pieve di Teco con i secolari percorsi diretti nella Pianura Padana attraverso i valichi delle Alpi Liguri e Marittime.
Dove si trova e come raggiungerla: l’edificio sorge a Cosio d’Arroscia, nei pressi dell’edicola votiva
dedicata alla Madonna del vecchio ponte, all’incrocio con la strada comunale per Pieve di Teco; per arrivarci è
necessario imboccare, dalla Provinciale che attraversa il borgo, la strada rotabile che raggiunge il ponte a valle del
paese, deviando poi sulla sterrata in coincidenza dell’edicola. Il consiglio è quello di parcheggiare l’auto vicino al ponte per passeggiare sino all’ingresso della cappella, godendosi la frescura e il verde della vegetazione.
Un po’ di storia: Documenti del 1303 citano espressamente una chiesa dedicata a San Pietro Apostolo, denominata anche “Chiesa del Fossato“, logorata a tal punto che gli abitanti ne costruirono un’altra chiamata “Chiesa della
Costa”, dove venivano sepolti i defunti. E’ probabile che il primitivo edificio risalga all’anno Mille, mentre gli affreschi ancora conservati all’interno posso essere datati al XV secolo. I ruderi dell’antica cappella furono abbattuti intorno al 1940 per lasciare intatta la zona absidale, che venne tamponata e trasformata in nuovo edificio. Le pitture murali furono restaurate verso la fine degli anni Sessanta del Novecento, riportando alla luce le scene imbiancate nel XVI secolo dopo le visite apostoliche successive al Concilio di Trento.
Gli affreschi: sulla parete di fondo è affrescato un maestoso crocifisso sotto il quale affiora lo stemma di Giorgio Fieschi, vescovo di Albenga dal 1440 al 1459. La committenza del ciclo si può attribuire alla Famiglia Lengueglia, feudataria del luogo; per quanto riguarda l’autore degli affreschi, si tratta di un anonimo definito “Maestro di Cosio“, collocabile nella corrente dei pittori itineranti di matrice piemontese che nel XV-XVI secolo, percorrendo le strade marenche, scendono nelle valli del Ponente Ligure alla ricerca di commissioni.
Perché andarci: Perché è un luogo estraneo ai consueti percorsi di visita dell’entroterra, e conserva ancora tutto il fascino della storia un po’ dimenticata del nostro territorio; perché si tratta di un ciclo di affreschi senz’altro poco noto ma indubbiamente degno di visita; perché il sito è immerso nel verde e offre un panorama meraviglioso sulla Valle Arroscia; l’entroterra ligure vale la pena di essere esplorato (fidatevi).
Per saperne di più: SISTA, A., Gli affreschi medievali
della Chiesa di San Pietro a Cosio d’Arroscia, in “Rivista
Ingauna e Intemelia”, LI-LIII, 1997-1998, pp. 171-182.
Info: Comune di Cosio d’Arroscia – Tel. 0183 327803
A cura di Daniela Girardengo