“Sono vittima del fuoco amico, colpito alle spalle da chi prima mi blandiva“. L’ex ministro Claudio Scajola si sfoga dopo la richiesta del Pm a tre anni di reclusione per la casa con vista Colosseo. Tra il 27 e 31 gennaio la sentenza. E a Imperia lo attendono altri appuntamenti giudiziari: riciclaggio, lavori a Villa Giannina, ricettazione, finanziamento illecito ai partiti, abuso edilizio. A Savona, invece, la Procura indaga per la storia dell’anfora romana. Ma anche prosciolto in istruttoria per lo scandalo del maxi porto imperiese. Almeno ad Alassio può contare su sostenitori fedeli, pur tra qualche distinguo della serie shock e vip.
Iniziamo dagli ‘ultimi’, quelli meno conosciuti. Chi non ricorda la serata elettorale (politiche 2008) all’hotel Aida ! L’abbraccio, la foto ricordo con Gennaro Esposito, popolare commerciante, meridionale verace, qualche problemino da dimenticatoio con la giustizia (cosucce) e Maurizio, uno dei due figli che gestisce un’affermata agenzia immobiliare.
E’ stata sufficiente quella presenza, quell’incontro, per scoprire le qualità e la meritocrazia del giovane? Claudio, da navigato politico , scelto quale neo organizzatore nazionale di Forza Italia (prima edizione), poi ministro dell’Interno – superministero che fu del galantuomo suo testimone di nozze, Paolo Emilio Taviani che per la cronaca in un incontro a Loano, presenti i fedelissimi, ripudiò l’ex pupillo -. Scajola, ministro (di peso) dell’Economia.
Succede che danno la ‘colpa’ (o il merito) al suo colonnello di Savona, Angelo Vaccarezza, di aver imposto proprio Maurizio Esposito nella ristretta cerchia della società di gestione AVA Spa, aeroporto internazionale Clemente Panero. Una cenerentola in Italia, con un nome blasonato, da anni con bilanci in rosso e ripianamento delle perdite: l’81,62% in mano pubblica (enti locali della province di Savona e Imperia), il 18,38% di privati. 7 dipendenti di cui 3 impiegati, 4 addetti al piazzale e rifornimento velivoli. Società costituita il 29 settembre 1988 e di cui abbiamo già raccontato su questo blog oltre 800 articoli ora celebrativi, ora funerari. E soprattutto, da non perdere, la serie di ‘nuovi piani industriali‘. Al punto che in occasione del prossimo bilancio, anticipato, una ‘volpe’, ottimo amministratore delle sue aziende, l’ingegner Camillo Enrile, si chiede: “Ricapitalizzare, con 400 mila euro, per ripianare o per sviluppare ?“.
Attenzione, dietro l’angolo il presidente ha fatto sapere, via giornali: “Ad aprile iniziano i voli Villanova – Roma con la Cityline Swiss...”. Nell’ultimo anno (2013) l’aviazione privata ha avuto un calo del 12 %. Che nostalgia quando l’Alitalia poteva volare a spese dei cittadini-contribuenti (gabbati migliaia di titolari di azioni e creditori) sul cielo della piana e il ‘nostro ministro’ imperiese tornare a casa e ripartire per la capitale con Falcon 900 della fotta di Stato. Accolto e riverito, ospitato sull’auto blu, con l’utile scorta. Pattuglie di carabinieri agli incroci. L’arrivo del ministro col cielo ispezionato ora da un elicottero della Forestale, ora dei carabinieri, ora della Polizia. Quelli erano tempi ? Altro che Taviani ‘boss’ quasi in gran segreto trascorrere, con la famiglia, le ferie all’albergo delle Corriere (ora ex) di Bardineto, oppure al Redentore (pure ex) di Monesi !
Maurizio Esposito, chiamato dalla Provincia di Savona, a dare il suo contributo di capacità imprenditoriale, insieme al vice presidente Franco Zino (ex presidente della rilanciatissima Confesercenti provinciale, ma un tempo con problemi di bilancio). Con loro il meno noto Giovanni Danio. Presidente ed amministratore delegato Alessandro Pasqualini. Un tecnico.
Da un paio di mesi è ripresa la ‘rumba’ o la ‘samba’ degli annunci all’insegna dell’ottimismo. Non accade mai casualmente.
Conclusione: di fronte ad una fotocronaca tanto eloquente, pare più saggio sostenere che gli Esposito non avevano come sponsor soltanto Vaccarezza, semmai una corazzata di truppe scajolane.
La controprova? Qualcuno potrà trarre conclusioni tra il serio ed il faceto, eppure quella stessa sera l’onore della stretta di mano è toccato ad un altro alassino di maggiore caratura e popolarità. Ecco l’incontro, il sorriso, parole di stima e incoraggiamento tra ‘u ministru‘ e Gianpaolo Fracchia. Fede Dc, Udc e dintorni. Alle spalle cariche amministrative, politiche, persino regionali. Un volto ‘amico’ in Riviera, infaticabile operatore balneare, propugnatore della solidarietà attraverso cooperative di gestione di stabilimenti balneari e chioschi bar. Altruista, a volte benefattore. C’è chi sostiene non abbia esitato a dare il suo contributo fattivo in occasione della campagna elettorale ‘Vaccarezza presidente’. Ha scomodato un calibro multimilionario di nome Vito Bonsignore (leggi il ritratto scritto da La Stampa). Tutto nero su bianco, con tanto di manifesti, vedi a fondo pagina.
Bonsignore che fu amico di quel Fiorani banchiere valcunico. Ebbe l’idea di sfruttare l’occasione di acquisto dell’area di Ceriale, fronte mare (54 mila mq, già agricoli) diventata famosa col nome di ‘T 1 Nucera’. Per caso non ha portato fortuna, causa l’intervento della Procura della Repubblica di Savona. Ora è tutto sotto sequestro ed il suo ‘patron’ architetto latitante all’estero, dopo aver gridato e scritto dei tanti torti, ingiustizie e persecuzioni. Essersi rivolto, con un pepato esposto, al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Ad Alassio, corre voce, che si stia incrementando la comunità savonese al suo seguito in quel di Dubai. Si fanno nomi e cognomi. Sarà vero ? Nuceriani di fede e di fatto, solidali e sodali nella disgrazia.
Sarà pure un caso, quello di Gianpaolo Fracchia. Intanto grazie alle indiscusse capacità di uomo d’affari è stat0 chiamato, sempre dal rag. Vaccarezza, a rappresentare l’Istituzione Provincia nel consiglio della Fondazione De Mari-Carisa, la cassaforte della Carisa. Fondazione, si blatera, di ‘ispirazione’ sinistrorsa, ma ‘coagulo’ della casa comune affari-politica-beneficenza. Badate che alla ‘corte di Vaccarezza‘ è stato chiamato in giunta solo lo scarso anno l’ex democristiano pio Piero Revetria, considerato tra i padri putativi proprio della ‘T1 Nucera‘, prima da sindaco, da assessore all’Urbanistica. Indagato, con reati pesantucci, innocente fino a prova contraria, ha ricevuto la promozione manco a dirlo per ‘meriti speciali‘. Questo si chiama, per chi non lo sapesse, rinnovamento della politica e della nuova Forza Italia 2014.
E come se non bastasse, non ci fossero in giro abbastanza guastafeste, Gianemanuele Fracchia, figlio, al quale facevano capo ufficialmente le gestioni delle spiagge pubbliche alassine; voci lo volevano incoronato alla presidenza della Marina di Alassio, al posto di Sergio Gaibisso che ha lasciato il posto libero per colpa di ‘sorella morte’.
Fracchia padre e figlio tuttora indagati e innocenti fino a prova contraria, nell’ambito della ‘vicenda spiagge‘, interrogati lo stesso giorno, apparentemente due posizioni diverse. L’inchiesta pare rimasta al palo. Non sappiamo se gli accusati abbiano sollecitato l’ufficio del pubblico ministero a tirare le somme, per non rimanere a bagno maria. Bisogna dare atto che essere ‘avvisati di reato’, in casa Pdl-Forza Italia, non impedisce di ricoprire cariche pubbliche: Fondazioni bancarie, municipalizzate, giunte comunali e provinciale.
Bisogna aggiungere che il ‘faro’ Scajola illumina. Ci sono paio di episodi significativi. Il docile ‘fratello’ Luigi Sappa, già sindaco di Imperia, ora presidente della Provincia, interrogato nell’inchiesta sul porto di Imperia ammise di aver incontrato il maggiore imputato dello scandalo Gaetano Bellavista Caltagirone al ministero dello Sviluppo Economico (Scajola), presenti l’allora assessore (al porto) Luca Lanteri, il senatore Raffaele Lauro di Sorrento, ex prefetto, in carica dal 2008 ed un generale dei servizi segreti che, secondo alcuni, avrebbe fatto qualche visita di ricognizione ai porti di Imperia e Loano (Ligresti). Mistero.
E chi ha ospitato il ‘povero Scajola‘ nella sua ristrutturata casa del Colosseo, al punto da citarli come testimoni al processo ? L’ex parlamentare forzista Massimo Maria Berruti ed il deputato Ignazio Abrigagno, già capo della sua segreteria politica. Il primo, ex capitano della Finanza (polizia valutaria) a Milano, diventato manger Fininvest, indagato ed arrestato, condannato. Il secondo, avvocato di Marsala, ha affrontato qualche peripezia, nulla di grave a quanto si sa.
Se i galantuomini vanno bene per il ‘perseguitato’ Scajola, perché dovremmo strapparci le vesti di fronte all’amico sindaco Canepa che preferirebbe l’indagato (sarà assolto !) Gianemanuele ad un Fabio Lucchini che si permette di ‘sbertacciare’, coram populi, il potente Vaccarezza rivelendo : “Mi ha offerto l’incarico di presidente alla Marina di Alassio, ma sono fiero di aver detto di no. Non rientrerò nel registro di coloro che ringraziano o ringrazieranno Vaccarezza” (leggi Il Secolo XIX, pagina 24 del 12 gennaio 2014). Il buon Fabio se ne pentirà. Bastava chiedere informazioni a Palazzo Doria dove vige il vaccarezziano ‘epitaffio‘ : Chi non è con me è contro di me.
Belfagor