Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Spiagge e canoni in Riviera, ecco quanto costano: Hic sunt leones felix


Il magnate cosmopolita di trucioli.it questo sacrificio non me lo doveva chiedere. Commentare un avvenimento storico, ma subito finito in sordina. Chissà il motivo. La pubblicazione di quanto pagano di canone demaniale gli amici più cari e distinti. Non era mai accaduto. Complimenti alla vena riformatrice del Secolo XIX e della giunta Burlando. Ora possiamo finalmente sapere a quali rinunzie siano costrette centinaia di famiglie ‘bagnine’. In origine tutti veri bagnini, volti arsi dal sole, rughe da anziani, ‘angeli’ di ottimi bagnanti italiani e stranieri (centro e nord Europa). I fortunati compravano un paio di appartamenti all’anno. Poi sono arrivati i primi segnali del turismo mordi e fuggi, il massacro degli alberghi, l’abbandono della qualificata clientela straniera, la stagione corta. Molti hanno venduto la concessione (o subentro nella società, in realtà acquisto)  a mq d’oro. E’ stato il mercato più fiorente e meno tassato della storia ligure. Con truppe selezionate di ammiratori, sostenitori, se il caso cannonieri: tra i primi proprio il Secolo XIX (in 40 anni, 370 articoli di aperto sostegno alla categoria, tra cronaca locale e nazionale). Gli Scajola, i Vaccarezza, i Miceli….

Il big ponentino della rinata Forza Italia, Claudio Scajola e Angelo Vaccarezza, alla cena (Ripartiamo da noi) ad Albenga. Immancabile la torta, solo per due?

I lettori di trucioli.it (prima trucioli savonesi) mi conoscono per la cattiva fama. Sono Belfagor, il diavolo dei diavoli, che ha scelto a dimora la più bella collina della Liguria, sulla Baia del Sole e delle favole. Da qui domino, leggo, ascolto, guardo la tivù.  E il mio ultimo colpaccio è stato di ideare la pubblicazione su un giornale che conta ed ha peso (non come il poveraccio trucioli ).  Abbiamo messo in piazza (io ispiratore) la più grande manovra di trasparenza della cronaca ligure.

Bisogna dire che un tempo spiagge, concessioni demaniali, autorizzazioni, su suggerimento di Belfagor, venivano innaffiate  di bustarelle destinate alla beneficenza di cittadini italiani al servizio dello Stato, ma affamati.  Qualcuno, oltre alla cambusa, ha potuto farsi la villetta, casetta, orticello, garantirsi un piccolissimo vitalizio per se e gli eredi. Insomma la ‘macchina della sabbia’ e dell’ombrellone funzionava se ben oleata. Ovviamente tutte balle, mica ci crederete. Scherzavo. Lo sanno decine di titolari, quelli vivi, i morti pace all’anima loro. Gli eredi ringrazinio.  In Italia, come documentano le statistiche, la corruzione ci ha messo all’onore del mondo, per fortuna è rimasto escluso il settore balneare. Merito della potentissima, da sempre, associazione dei ‘bagni comuni’.

Io avevo avuto la fortuna, ad esempio, di conoscere tale rag. Italo Giannoni, baffone graffiatore e polemista eccellente. Ebbene dopo aver lottato, combattuto e vinto decine di battaglie, a destra e a manca, per se e per i colleghi, la sua effige è scomparsa; gli eredi hanno venduto una delle più belle spiagge della Riviera ad umili industriali torinesi, a capo di 17 società in Italia e nel mondo, 6 mila dipendenti. Sono accorsi in soccorso, in ricordo delle eroiche gesta del compianto Giannoni. Chiedetelo, se non mi credete, al mio protetto di lungo corso, geometra Riccardo Borgo, simpatico e gioviale, il sindaco più longevo (non per età) della Liguria. Non penserete male se ammetto che spesso sono suo graditissimo ospite in quel vulcanico paradiso della cucina, il San  Claudio di Bergeggi. Lo chef più apprezzato in Liguria e più titolato dalle pagine liguri della Stampa, grazie allo sponsor benefattore Sandro Chiaramonti e accoliti.

Pochi, ma buoni nella lotta impari per aiutare i prediletti concessionari di spiagge (a proposito, lo sapete che dal 1970 ad oggi, 275 spiagge  del ponente ligure hanno cambiato titolare, scappati dalla fame, e 23 spiagge savonesi hanno visto l’alternarsi di  42 gestori, mentre una mezza dozzina ha superato  quota 17 subentri, numero portafortuna).  C’è un motivo? Ricordate quando trucioli savonesi pubblicò la fotocopia della lettera personale del nostro parlamentare galantuomo e nobiluomo, Claudio Scajola, ai titolari dei bagni marini ? Andatela a rileggere nella voce archvio se l’avete dimenticata. Ricordate gli interventi pro spiagge del Soprano Angelo Vaccarezza, tra i pochi fidatissimi del generale Claudio? Ha avuto l’ardire di sfidare i potentissimi Invernizzi balneari alassini, presenziando di persona al summit Anci romano. A proposito sappiate che il Claudio rivivo può vantare anche sui libri che il testimoni di nozze sono stati nientepopodimeno che il mio amico Paolo Emilio Taviani,  pluriministro morto senza ville e ricchezze, ed il dott. Pietro Isnardi. Fiori d’arancio; 10 luglio 1978.

I Vaccarezza, nome storico e benemerito del turismo alberghiero-balneare loanese; avevano una bellissima spiaggia (anzi due) trasformate  in un ‘gentile omaggio’. La maggiore lasciata ad una società loanese, ma per un errore incredibile hanno fatto si che l’intero spiazzo della nuova passeggiata a mare fosse rialzato di 20-30 cm. rispetto al progetto originario. Tutto sommato con più  altezza è stato possibile sistemare a dovere le cabine, il nuovo ristorante ed annessi. E tale dott. Maurizio Strada si accaniva invano gridando allo scandalo, quale? Alzi la mano chi non ha ricevuto una ‘grazia’.

E come faceva una categoria così bistrattata dai poteri forti a trovarsi articoli di giornale con firme autorevoli a loro difesa, servizi a Rai 3 Regione, Imperia Tv, persino ‘rincuorati’ e rafforzati da congiunti di magistrati altolocati. E’ proprio vero che la carità non conosce limiti. E per un maledetto diavolo è la peggiore sconfitta.

C’è un paio di altri segretucci. Restino tra noi. L’associazione provinciale albergatori di Savona, prima con il varazzino, ora di Alassio Massimo Parodi, poi l’alassino Angelo Galtieri, infine sotto la regia della rigorosa borghettina-loanese Franca Roveraro Cappellutto, ha finito per subire una Caporetto. Alberghi più che dimezzati, oltre sei mila posti di lavoro in fumo (e pensate che in tivù e sui giornali leggiamo di mobilitazioni generali per salvare una manciata di posti in fabbrica, in un’azienda qualunque).

Albergatori che si sono fatti strada, proseliti, ricevendo elargizioni pubbliche per corsi di formazione, vere e proprie quanto inutili prebende. Lo dimostrano molti hotel (non tutti) che ne hanno beneficiato.  Manco a dirlo, meglio euro che pugni nell’occhio. La sostanza è che la tassazione complessiva degli alberghi in ginocchio ed in recessione da anni, è aumentata persino nei Comuni, con qualche rara eccezione. I bagni marini piangono a dirotto e tutti (Pdl e Pd) corrono, confortano, fanno muro di gomma; sostegno politico e continui rinvii di attuare la normativa europea. I canoni delle concessioni non sono certo da lacrime e sangue. E diversi albergatori sono pure titolari di concessioni. Tra l’altro la Spagna e la Francia, nostri concorrenti diretti in tema di turismo, ci stanno superando. Nonostante la crisi continuano a crescere, nelle loro località balnenari, sulla Alpi, sui Pirenei, alberghi di qualità, 5 stelle veri. Anche l’Iva è più bassa.

Una chicca? I più convinti sostenitori di ‘cemento benefico’ sono stati i rappresentanti provinciali e regionali dei bagni in tandem con gli agenti immobiliari? Pazienza se perdiamo alberghi, se aumentano monolocali e bilocali, per i bagnini sono nuovi clienti assicurati: più crescete voi e più cresciano noi. Insieme, tutti e due,  appoggiamo quel fronte di politico-amministratori pubblici-parlamentari che ci difendeno, lottano, si battono, si mobilitano. C’è una spiegazione alle spiagge ‘ricercate’, anche da operatori fuori della Liguria. Se hai del nero da investire, fatti avanti. Sono state dotate di locali bar, ristorante – molte gestioni separate e date in affitto -, arredati di ‘cemento a vista’ a tutela dell’ambiente.  Protette dall’erosione degli ingordi – guai, dicevano i nostri vecchi, ad andare contro natura, lei non perdona, prima o poi si ribella -. Lavori pubblici pagati con il volontario contributo dei concessionari. Io do una mano a te e tu la dai a me, per il bene comune.

Avranno pure creato  commercio e sviluppo, ma il ‘Demanio’ nella Costituzione italiana è considerato patrimonio dello Stato, della nazione Italia ?  Ho letto nella recente battaglia antistangata dei canoni che tale  Schiappacasse, o Schiacciasassi, scusateci  ma a quest’ora del mattino mentre scrivo sono ancora addormentato, ha proposte brillanti, sensate. Io, tuttavia, mi fido solo di Riccardo che veglia guardingo dal suo Borgo di Bergeggi. Se lo vedete prima di me, ditegli che vorrei fare una fidejussione bis , del tipo di 100 mila euro, per la stradina che dal Borgo Ligure (realizzato dall’imprenditore Bertani di Milano) porta al Merello, quell’edificio dell’Asl venduto affinché sorgesse un grande albergo, con posti di lavoro annuali per bergeggini. Sono stati accontentati con qualche appartamentino. Se Belfagor non ha l’Alzheimer, 20 anni fa era  stata redatta una fidejussione da Bertani. Per quale ragione  arriva la seconda?  Solo i geni della balneazione ligure-italiana possono vantare tanta estrosità.

A proposito, se leggete quanto pagano i vari stabilimenti savonesi, non fatevi ingannare da chi ogni giorno deve fare i conti con le sballate notizie di maltempo dei telegiornali. Una Vergogna ! La nostra amica lobby ha vinto su tutti i fronti ‘nei secoli’ del ‘900 e ‘2000, ma riconosce di aver dovuto alzare bandiera bianca con i diffamatori del nostro bel clima, a nostro danno e dell’intera comunità.   Il sole, la spiaggia, il mare uniche grandi risorse.

I bagni marini, parola di Belfagor, difendono i loro interessi, sapendo che tutelano tutti i cittadini liguri e i turisti-bagnanti.  Io sottoscrivo con Claudio e Angelo: Scajola il dominus, Vaccarezza il mite. Alleluia !

Belfagor 

IL PRIMO OMAGGIO DEL SECOLO XIX AI LETTORI DI ALASSIO, ALBENGA,  ALBSIOLA SUPERIORE, ALBISSLA MARINA, ANDORA,  BERGEGGI, BORGHETTO S. SPIRITO, BORGIO VEREZZI.

                                                       

IL SECONDO OMAGGIO DEL SECOLO XIX AI LETTORI DI CELLE LIGURE, CERIALE, FINALE LIGURE, LAIGUEGLIA, LOANO, NOLI, PIETRA LIGURE, SPOTORNO

                                              


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Belfagor

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