Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Bragno di Cairo Montenotte, la prima ‘donna pirotecnica’ in Liguria. Ecco ‘A colpo sicuro’


Lorella ha 37 anni, mamma, sposa, fochista pirotecnico. Abita a Bragno di Cairo Montenotte. E’ l’unica donna in Liguria (forse in Italia) ad essere coltivatore diretto e abilitata, dopo il rigoroso esame in questura a Torino, 40 candidati e  solo 3 promossi, a vendere e detenere tutte le categorie di fuochi d’artificio, munizioni per cacciatori e di chi è in possesso del porto d’armi. A dicembre compie un anno da inizio attività. In realtà la sua vera passione è l’allevamento di coniglietti ariete ed esemplari rari di cavie domestiche. Nella palazzina dove abita col marito, guardia giurata all’Italiana Coke, c’era un negozio di alimentari. Ha chiuso. Un’azienda di Torino di fuochi artificiali ha chiesto i locali purché Lorella diventasse, a sua volta, venditrice ‘specializzata’ e autorizzata. Sette mesi di studio in materie da sempre riservate ai maschi, quindi esame, esordio, le prime soddisfazioni, tra incredulità ed ammirazione dei clienti.

 

Lorella Bracco, con due giovanissimi clienti, tiene tra le mani una cavia

E’ la cronaca vera di Lorella Bracco,  papà pensionato era ‘agricoltore’ ed ha gioito quando la figlia è subentrata nella titolarità dell’azienda agricola. La suocera, invece, gestiva un negozio di abbigliamento.  Bragno non è una località agreste o di passeggiate romantiche. Qui ha sede una ‘storica’ cokeria della Valle Bormida industrializzata, in gran parte ex. L’Italiana Coke da lustri fonte di lavoro e di reddito per migliaia di famiglie, generazioni. Ma il prezzo da pagare in termini di ambiente e salute non è entusiasmante. La sensibilizzazione dell’opinione pubblica ha reso ancora più problematica la coesistenza. Per ora resta una insostituibile fonte di reddito, pur lasciandosi alla spalle una parte dell’abitato che offre uno spettacolo desolante. Edifici interi abbandonati, anneriti,  fatiscenti. Un senso di tristezza resa meno palpabile dalla presenza nella frazione di un campo da gioco dove i giovanissimi non mancano. Bragno diventata negli ultimi mesi, di pari passo con la spietata crisi socio-economica, terra di approdo di famiglie italiane  diseredate, perlopiù provenienti dalla fascia costiera, circondario di Savona in particolare.  Alcuni assistiti dai servizi sociali, qualche giovane coppia con problematiche dell’uso di stupefacenti. Sarà un caso. La ‘nonnina’ che prende il sole d’autunno sull’uscio di casa e qui è nata e vissuta, spiega perché è allarmata: “Per anni siamo rimasti un piccolo paese tranquillo, lasciavi le chiavi di casa nella toppa, ora i furti si ripetono e si vive nella paura”.

Lorella Bracco, tra le passioni anche quella dei canarini

Lorella ha il sorriso sulle labbra, non da l’impressione di essere preoccupata per gli ultimi arrivati:”In effetti la crisi ha spinto parecchie famiglie a cercare casa quassù, solitamente si tratta di locali piuttosto malandati, gli affitti sono bassi. Serpeggia un po’ di malessere, i carabinieri si vedono più spesso, ma questa è una situazione comune alla società del consumismo, dovremo farci l’abitudine, certo è difficile subire, convivere, essere tolleranti”.

Trucioli.it ha scoperto Lorella non per un’iniziativa promozionale. Anzi, di lei mai letto una riga o sentito parlare. Semmai chi arriva a Bragno per una qualsiasi ragione si troverà di fronte, strada facendo, un edificio piuttosto recente, in centro, che reca un’insolita e colorata insegna. Impossibile non vederla: “A colpo sicuro. Vendita al pubblico di fuochi d’artificio per ogni evento”. In Liguria è l’unico nella sua specificità. Sistemi di allarme installati, una stanza blindata, cassaforte, materiali speciali per l’anticendio.  Una ‘polveriera’ in miniatura.

La signora Bracco, saltuariamente frequenta le mostre ornitologiche e di animali da cortile in calendario in Liguria e nel basso Piemonte. E’ la sola a non stupirsi che nella sua duplice o triplice veste di contadina (una campagna di ortofrutta, ma anche fieno), di allevatore di conigli ‘pregiati’ , di cavie a pelo lungo, di commerciante specializzata  in fuochi artificiali (dai più comuni a portata di tutti a quelli delle feste di città, appuntamento tradizionale)  e munizioni da caccia, è un personaggio della Valbormida, del savonese e della terra ligure.

Si, ho pensato che in realtà sono diventata…ma per farlo sapere devo suonare la tromba? Noi siamo gente alla buona, semplice, di paese. Non cerchiamo pubblicità, né clamore“. E’ un libro aperto, gentilezza da vendere, Lorella Bracco.  “In tutta questa vicenda – prosegue – il momento più emozionante è stato quando  ho superato l’esame. Nell’edificio della questura di Torino eravamo 40, in gran parte maschi. E’ stata dura, ce l’abbiamo fatta in tre. Ho studiato e mi sono impegnata come una studente giudiziosa. Il campo era vasto:  normative italiane e Cee in materia di esplosivi, il loro maneggio, le varie categorie,  i registri di carico e scarico, norme di sicurezza; come far esplodere i fuochi d’artificio. Oltre ad numerosi documenti, occorre il rilascio del porto d’armi e l’autorizzazione all’uso dei fuochi pirotecnici. Per quelli che vediamo nelle nostre città, nelle grandi occasioni, è necessario inoltre uno speciale patentino“.

Un intero edificio in stato di abbandono davanti all’Italiana Coke di Bragno

Chi  rifornisce il ‘negozio-polveriera‘ di Bragno ? “E’ la fabbrica saltata in aria, con la morte di padre e figlio, in Puglia. Ma i rapporti commerciali li teniamo con il titolare di una rivendita specializzata di Torino, la ditta Parente. I cosiddetti fuochi più spettacolari e potenti appartengono alla quinta categoria  e occorre compilare il registro di carico e scarico, consegnarlo a fine mese alle forze dell’ordine.  Tra i pezzi più gettonati c’è  un gioco di fantasia di oltre un chilo di polvere attiva, 250 diversi spettacoli, durata di 15 minuti. Costo medio 90 euro. In prastica le categorie iniziano con la A e finiscono con la 5 D.”.

Inutile cercare concorrenti in Liguria, con una gamma così’ completa; in genere vendono prodotti per cacciatori, possessori di pistola e materiale pirotecnico, parecchio di provenienza orientale, non sottoposto a rigorose normative. Si tratta di negozi di lunga data, con una gloriosa tradizione famigliare alle spalle. Tessitore a Savona, Gaggero a Finale, Pecchioni a Pietra Ligure,  Il Laboratorio del tiro ad Albenga, Sotto i portici a Varazze e Giuseppe Parente a Cairo.

Per Lorella, una bella soddisfazione, la riscossa al femminile, peccato che la località sia un po’ decentrata. “Appartengo alla categoria delle persone semplici, che si accontentano, semmai un pizzico d’orgoglio che non guasta mai. Sono soddisfatta, almeno per ora, perché mia figlia Rossella mi aiuta e si dedica con passione ai piccoli animali. E’ una ragazza giudiziosa e con mio marito, salute permettendo, ringraziamo Iddio, ci consideriamo tra i fortunati!”. Grazie gentile Lorella, buona fortuna. Meritata.

Luciano Corrado   

 

 


L.Corrado

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