A quasi quarant’anni dalle bombe di Savona la Rai torna a occuparsi dei fatti savonesi. Era il 26 novembre del ’74 quando il secondo canale della RAI – TV mandava in onda “Savona perchè”, la trasmissione che il bravo giornalista-scrittore Giuseppe (Peppino) Fiori aveva girato a Savona intervistando politici, lavoratori e gente comune in merito alle bombe scoppiate fino a tre giorni prima in città e nelle immediate vicinanze (vedi il testo della trasmissione). Fiori nato a Silanus (Nuoro), classe 1923, aveva 51 anni arrivò con una troupe nella città della Torretta. Professionista dal 1951.
In una serata di aprile 2003 è scomparso, a Roma, l’ex senatore della Sinistra Indipendente Giuseppe Fiori (nella foto a sn), giornalista e scrittore, conosciuto in tutto il mondo per la sua biografia su Antonio Gramsci. Questo l’annuncio delle agenzie di stampa nazionale. Era nato a Silanus in provincia di Nuoro. Laureato in Giurisprudenza divenne noto al pubblico televisivo con il rotocalco televisivo Tv7. Negli anni ’70 fu vicedirettore del TG2 e fu l’autore del famoso commento televisivo della domenica pomeriggio, “Il punto di Peppino Fiori”.
Ora, sempre su Rai2, Voyager – La nuova Era (il programma di Roberto Giacobbo (foto sotto a ds) che indaga su casi e misteri insoliti avvenuti in Italia e nel mondo) dedica un ampio spazio al mistero della base USA di Pian dei Corsi, sul colle del Melogno, ed ai possibili rapporti tra l’installazione americana e i dodici ordigni scoppiati a Savona e nelle immediate vicinanze tra il 30 aprile ’74 e il 26 giugno ’75.
L’attenzione si concentrerà, in particolare, sul “novembre di sangue” savonese (sette bombe tra il 9 e il 23 novembre ’74) e sulla posizione della CIA, che ancora oggi non conferma e non smentisce l’esistenza di documenti riservati o la presenza dei propri agenti a Savona in tale periodo.
Ma, intanto, dall’entourage della trasmissione spunta un’indiscrezione clamorosa: lo stesso responsabile della base di Pian dei Corsi sarebbe stato un informatore della CIA. Questo spiegherebbe la riservatezza della Central Intelligence Agency, allo scopo di tutelare le proprie fonti.
La notizia aprirebbe molti fronti d’indagine rimasti finora socchiusi, e confermerebbe quella “attenzione interessata” dell’intelligence USA alle vicende savonesi di cui parla anche il prof Massimo Macciò (che compare nel programma di Giacobbo) nel suo prossimo libro, di cui si attende la pubblicazione.
Sono almeno 15 anni che l’insegnante di Savona, (nella foto a sn), con la necessaria discrezione, rigoroso scrupolo e sagacia, è impegnato per far luce sulla triste e sconvolgente ‘tappa terroristica della strategia della tensione’. Ha già contattato, ascoltato, intervistato decine di testimoni diretti e indiretti. Persone del mondo sindacale, politico, della magistratura, delle forse dell’Ordine, dei vertici militari, in Italia e all’estero.
Domande. E’ possibile sia ancora in vita qualche persona (forse più ) che conosca verità /retroscena mai svelai nonostante sei (?) inchieste giudiziarie ? C’è chi tace per paura o per convenienza ? Perchè lo Stato, attraverso le sue istituzioni e, l’impegno della magistratura di Savona, ha di fatto alzato bandiera bianca? Perchè in quasi tutti i resoconti delle stragi italiane (attentati) quando vengono riproposte dai maggiori organi di informazione (Tv e giornali) i 12 misteri di Savona non sono citati? E’ credibile che tra i massimi vertici dei servizi segreti (ormai in pensione) nessuno abbia qualcosa di dire di concreto? E nessuno si è mai chiesto per quale ragione persista questo ‘buco nero’ nella storia italiana? C0sa c’è dietro e dentro questo muro blindatissimo?
Dalla puntata di Voyager (la cui messa in onda è prevista per il 9 dicembre prossimo) ne sapremo probabilmente di più.