Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Imperia ‘fra Silenzio’ parla. Ecco i poverelli, non sono evasori


Mi presento per la prima volta ai diligenti lettori imperiesi. Sono Belfagor, il diavolo che ha la fortuna di vivere in una villa di Alassio e ogni tanto mi chiamano per ‘soccorsi urgenti’ nel savonese.  Un ex ministro di cui non farò nomi, ha chiesto di ‘volare’ in quel di Oneglia-Porto Maurizio e dintorni. Intanto merita un elogio il  succinto commento di Graziano Cetara, 41 anni lunedì 28 ottobre (auguri meritati!), già cronista di punta in quel di Genova, pubblicato sul Secolo XIX il 19 ottobre. Titolo: Il silenzio complice di minoranze inesistenti.  E’ il caso dell’assessore provinciale Raineri per i fondi pubblici gestiti ‘in famiglia’ (non da oggi). Inoltre mi hanno colpito quale ‘re della lussuria’ le dichiarazioni dei redditi riportate da giornali e web. Quanti poverelli (non evasori) da aiutare con urgenza !

Cetara già condannato con onore, a mio avviso,  per aver pubblicato, con altri colleghi, atti coperti dal segreto istruttorio. Da pochi mesi a capo della redazione di Sanremo e dell’ufficio di corrispondenza di Imperia.  Ma inizio proprio dal capitolo ‘dichiarazione dei redditi 2012″. Conosco di vista il valoroso cronista Giorgio Bracco e ha commosso quando scrive che il bravo medico Ida Acquarone è l’esempio vivente della buona politica.  Non ha speso neanche una monetina per la campagna elettorale e “ha preso una valanga di preferenze”.

Per ‘una tantum‘ debbo dare ragione a quel maestro della comunicazione, rag. Angelo Vaccarezza super presidente della Provincia di Savona e ‘re delle barzellette’ (premio assegnato dall’autorevole IVG, quotidiano on line big dell’informazione savonese).  Angelo, fervente portacasse alle processioni di Loano (15 all’anno), è in piena sintonia con il capo assoluto Silvio Berlusconi, quando entrando in politica (1994) disse testuale: In Parlamento, nei consigli regionali, provinciali e comunali c’è troppa gente che non ha mai lavorato e dobbiamo spazzarli via”.

Con la coerenza che anch’io, genio del male, gli riconosco, Berlusca mai avrebbe incoronato già all’esordio quel pupillo di famiglia democristiana che risponde al nome di Claudio Scajola.  Staccanovista. Ricordo come fosse ieri il suo percorso lavorativo iniziato a 23 anni ( classe 1948)  e assunto per meriti speciali dall’Inadel, ora Inpdap;  frequentò la facoltà di Giurisprudenza  a Genova da studente lavoratore.  Proprio in quel periodo  si fidanzò ufficialmente con Maria Teresa Verda. Vacanze estive con famiglie all’allora albergo del Redentore a Monesi (da 18 anni  è in rovina). Gli Scajola, c’erano anche papà e mamma, pranzavano con la studentessa universitaria e futura nuora, docente di storia dell’Arte. Alla sera, i fidanzatini, ognuno nella propria camera, niente prove prematrimoniali. Mancherebbe altro per la figlia di uno  che era tra i più noti avvocati di Imperia. L’ho conosciuto e titolato su La Settimana Ligure.

Già, quel Vaccarezza  geniale che fa la barba al più moderato, colto e ricco, per il fisco,  Ginetto Sappa. Pure laureato. Nonostante lui sia imperiese, l’ottima televisione del cav. Francesco Zunino, ha intervistato più volte ‘Angiolone’ rispetto al nipote del don. Monsignor Alessandro, in pensione a Sanremo,già parroco ad Albenga, dopo aver insegnato nel seminario vescovile ingauno e ‘menato’ per indisciplina qualche giovanissimo seminarista: si fa il nome dell’avvocato Gateano Marchi di Albenga, dell’imprenditore agricolo di Stellanello,  Domenico Bestoso, del giornalista di Mendatica e Peagna, Luciano Corrado, di Arturo Cavalleri, diventato ristoratore in quel di Verezzi,tutti ex….). Il merito di tanta attenzione da parte di Imperia Tv verso il ‘ guerriero’ Vaccarezza pare non dipenda dai tornaconti dell’editore, bensì da quelli di un potente yes man della zona.

Scusate, andavo fuori pista. Vaccarezza in quanto a potenza supera a spanne Ginetto. Il primo si è circondato di ‘fratelli massoni in giunta‘ e lui non è neppure all’ ”orecchio“. Divide et impera. Ginetto, invece, da ‘fratello’,  ha finito per farsi cuocere a fuoco lento, dalla confraternita dei ‘formaggiai‘. Denti lunghi e palato fine. Insomma, con la sua esperienza e quella del santo protettore Claudio,  noi popolo dell’inferno credevamo meritasse il paradiso per ‘etica, buon senso, governo del fare‘. Capace di recuperare l’immagine devastata da continui scandali e assoluzioni giudiziarie in terra imperiese. Ci mancava pure quel Peppino Marcianò che conobbi (e conversai) ai tempi dell’amico fraterno e tre volte ‘muratore’ Alberto Teardo. Ricordando, comunque, a tutti i miei seguaci che la verità della giustizia terrena non è necessariamente la verità reale.

Possibile che Sappa, consulente del lavoro,  navigatore di lungo corso, si faccia pure apostrofare durante una trasmissione della popolarissima tele Imperia da “re del lavoro Gabriele Saldo ? E’ colui che ha sempre frustrato i ‘professionisti della politica’ ? Ecco le sue labbra : “In provincia, almeno con la presidenza Sappa, speravo che la burocrazia non prendesse il sopravvento; gli uffici ti chiedono un adempimento, quando lo presenti ne richiedono un’altro e così via, passano mesi, anni. Bloccano tutto, l’iniziativa privata  è benemerita. Sappa prenda l’esempio da Savona dove le pratiche vengono evase addirittura prima della scadenza prevista, nell’edilizia, nei piani di bacino….”.  Bravo Gabriele, torna alle processioni dei paesi dell’entroterra come facevi quando eri in prima linea con Forza Italia, davi il buon esempio e come Vaccarezza ti prodigavi a portare in spalla le statue, tra l’ammirazione dei fedeli. Anche cosi si rubano i voti dei miei nemici; le persone pie, devote, che praticano  Sacramenti, comunione compresa. Andrete tutti in paradiso, noi ci godiamo l’inferno. Ricordi, gentile Gabriele, quando eri arruolato a dipendente pubblico ???? Soldato semplice! E io….

Per favore, spettabili scajolani e stresciniani dell’arroganza, non fatevi venire in mente  di proporre la linea politica e strategica di quel povero spaventapasseri che scrive sui giornali, originario di Mendatica. Addirittura sostiene che l’entroterra, dopo anni di promesse, illusionismo, patacche, chi lo vuole fare risorgere, deve iniziare a proporre una rigorosa dieta edilizia alla fascia costiera. Cioè spostare lo sviluppo, la crescita urbanistica nell’assai più povera area montana.

Bloccando la costa, ormai ubriaca da cemento e asfalto, dagli arricchimenti conseguenti (non per tutti), gli amici speculatori e non, dal cuore d’oro (?), si sposterebbero verso i paesi di ‘affamate’ vallate. Pur mantenendo il baricentro della tutela ambientale che è ricchezza (?’) comune,  si comincerebbe a recuperare centinaia di vecchi edifici in gran parte in abbandono, in vendita. Si rivitalizzerebbe il tessuto socio economico, dando più di una boccata d’ossigeno ai bilanci esausti dei Comuni. Grazie alla manna degli oneri di urbanizzazione.

Io Belfagor sono contrarissimo a questa evenienza, la città è città, deve crescere col moto perpetuo. Credo che quel farneticante di giornalaio sia ridotto a larva umana. Non se ne parli nemmeno di sviluppo sostenibile per i montanari. Crepino ! Continuate tranquilli, voi forzisti e destrorsi finti, a coltivare i benefattori immobiliaristi. Dopo i poveri bagni marini, le agenzie immobiliari,  i farmacisti, siamo i primi in debito di riconoscenza. Tutti fedeli contribuenti del fisco ‘magna, magna‘.

I REDDITI DI CHI AMMINISTRA IL COMUNE DI IMPERIA

Torniamo a temi assai più seri ? Ma chi ha consigliato per bravo  Erminio Annoni che ho conosciuto giovanissimo  e spaesato nelle aule di giustizia di Savona,  a sacrificare per la sua sfornata campagna elettorale a sindaco di Imperia addirittura quanto guadagna in un anno, 47 dei 58 mila euro iscritti nel modello Unico ?

C’è chi a ragion veduta non ha presentato neppure la denuncia dei redditi per assenza di reddito.  Vedo Camilla Balestra del Pd,  Clara Glorio del popolo di Grillo, Luca Falciola Pdl, Mauro Servalli (Imperia bene comune).

Ho letto, con piacere che l’amico protettore Carlo Capacci, possidente di un appartamento, due  al 50%, tre garage (a metà),  una dozzina di terreni, ha elargito per la campagna elettorale  51 mila euro, 13 mila in più  del reddito personale.  Capacci è più simpatico dopo essere diventato piccolo benefattore di Briga Alta, enclave cuneese nell’imperiese.(notizia riservata a pochi). Il Comune guidato da un quasi compagno ha dato in concessione a Uno Comunication (di Capacci e C.) una porzione di immobile comunale per l’installazione di un impianto per l’estensione del servizio di banda larga. Il comodato gratuito  è in vigore dalla delibera del 17 ottobre 2012.  Uno Communicationriconosce al Comune di Briga Alta in cambio dell’ospitalità due connessioni internet Hpdsl Xl Phone di cui una da installarsi presso gli uffici comunali del valore di 350€ l’anno ciascuna”.

Affare fatto. Il Capacci  sindaco, il quale per mia intercessione e non si vergognerà certo essendo avvenuto tutto alla luce del sole, ha sottoscritto un Protocollo di intesa  con la Regione Liguria (da non confondere con la società virtuale dei due Claudio) per la fornitura delle “infrastrutture di dorsale necessaria alla connessione con la banda larga nelle province di Imperia, Savona, la Spezia e Genova”. Se questa non è intraprendenza imprenditoriale….! Sinonimo di sviluppo armonico…. Dieci e lode a Capacci.  Anche a chi organizza ‘sgarbi quotidiani‘.

Almeno avessero pubblicato la notizia vera del protocollo tra Capacci e ‘re Burlando‘ che si dice fosse tentato di ripetere ad Imperia il ‘borsino’ bis  messo in opera con l’avvocatessa Roberta Gasco,prima sinistrosa, diventa leader Pdl, quindi nuora di Clemente Mastella e già mamma di due bimbi grazie all’ingegner Elio Mastella. Che fiuto da tartuffaio il nostro ‘Burlandone’!

Gentili indiavolati e diavolini, lo sapete che sono andato in visibilio da quando frequento abitualmente il simpaticissimo Franco Amadeo, notaio e prossimio senatore, origini in quel di Mendatica come papà Aldo.  Ho letto  che Guido Abbo, assessore all’amministrazione finanziaria, si accontenta di  1.995 euro di indennità mensile e nella mia Mendajga possiede  quattro abitazioni, due villine ad Ormea regno del ‘fratello’ Gianfranco Benzo. E ancora, due alloggi a Imperia, garage, magazzini e terreni. Iddio lo benedica e lo preservi. Io sono per la proprietà. Come siamo in tema di tasse sugli immobili a Mendatica? Andate a prendete la residenza lassù, unico tra i pochi paesi d’Italia dove non esiste l’addizionale Irpef comunale. Ecco chi osteggia nei fatti il ‘partito delle tasse‘.

Avrei tante altre cosine da raccontare su altri ‘diavoletti’ terreni. Rimando, anni permettendo. Quando i giornali pubblicavano  i redditi di tutti i contribuenti, i quotidiani (Secolo XIX in prima linea) andavano a ruba. Bboom di copie in edicola. E il giorno dopo giù commenti da bar sui ricchi e poveri .  Qualcuno, più spoglio di quanto il popolo credeva, per qualche giorno  si rendeva ‘irreperibile’ ai cronisti. Poi tutto come prima, nel dimenticatoio. Da ultimo è arrivata una benedetta (o maledetta a seconda dei punti di vista) legge sulla privacy. Solo in certe amministrazioni pubbliche la trasparenza è diventata obbligo, poco rispettato peraltro.

Concludo. Scorrendo le dichiarazioni reddituali dei miei compatrioti/e imperiesi invito i cittadini a rileggere (sono anche su internet) e a non credere alla storiella  degli evasori in abito da pubblici amministratori. In Italia da quando c’è ‘fra Berlusca‘, 20 anni passati, evadere al fisco non è più di moda.  Cultura da Stati Uniti d’America. Tutti, al 99%, si sono redenti. Le cure destra-sinistra-centro hanno fatto effetto.  Una  ultima raccomandazione. Se i politici e dintorni (liste civiche) guadagnano meno di voi, loro sopravvivono. Non hanno bisogno di aiuto, né dell’intervento della Caritas. Al massimo da persone pubbliche dignitose continueranno a chiedervi il voto. Che c’è di meglio?

Ad multos annos. Qui habet aures audiendi, audiat. Il vostro poco devoto Belfagor 

  

 

 

 


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Belfagor

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