Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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BORGHETTO S. SPIRITO – “DIVIETO DI TRANSITO”


Il presente articolo/denuncia è stato inviato dall’autore a tutti i  Sindaci che fanno parte del Consorzio per la depurazione delle acque denominato Servizi Ambientali S.p.A., e più precisamente ai Sindaci di: Balestrino, Boissano, Borghetto Santo Spirito, Borgio Verezzi, Ceriale, Giustenice, Loano, Magliolo, Pietra Ligure,Toirano,nella speranza che prendano immediati provvedimenti.


Se volessimo fare un monumento allo spreco del pubblico denaro, all’incuria del pubblico patrimonio, all’incapacità dei tecnici, all’inerzia e all’indifferenza (quindi presunta connivenza) dei pubblici amministratori, non dovremmo spendere neppure una lira, perché questo monumento esiste già: è la passerella fatta costruire in fregio a Capo Santo Spirito, dalla Servizi Ambientali S.p.A. per la copertura dei tubi di andata e ritorno dei liquami cerialesi, ad oggi in completo abbandono.

Come è attualmente, resa possibile anche con l’assenso di tutti i Comuni aderenti al Consorzio della depurazione della acque, la passerella fu fortemente voluta dall’allora sindaco di Borghetto S.Spirito, Ing. Franco MALPANGOTTO, durante il suo ultimo mandato 2002/2007 (in seguito ricoprì la carica di Presidente della Servizi Ambientali SpA dal 2007 al 2010 e contemporaneamente la carica di Direttore Tecnico dal 2008 ai primi mesi del 2012).

Esisteva un’altra idea per collegare Ceriale al depuratore, che prevedeva, per il passaggio delle tubazioni, una struttura sul mare che giungeva fino a Ceriale, più agevole tecnicamente e soprattutto meno costosa. Questa proposta era, inoltre, molto gradita alla Soprintendenza ai Beni Ambientali che la considerava, oltre che esteticamente più valida, anche importante per la conservazione del litorale (è inutile che qualcuno continui a dire che non è vero: ci sono i testimoni). La proposta era dell’ex consigliere Antonio FRANCHI, che si premurò di accompagnare il Soprintendente sui luoghi interessati, unitamente al geom. DE
VINCENZI (attuale capo ufficio tecnico del Comune di Borghetto S.S. e Sindaco di Pietra Ligure).

Costata (si dice) la bellezza di 1.500.000,00 €, la passerella non solo ha violentato e deturpato l’incontaminata bellezza di Capo Santo Spirito, ma ha costituito un enorme disagio alla viabilità sull’unica strada che percorre la nostra terra, l’Aurelia, per più di un anno e mezzo, costringendo molti automobilisti e molti lavoratori pendolari all’uso oneroso dell’Autofiori. Nell’ultimo periodo, per snellire il traffico, fu reclutata, presso la solita Cooperativa, una nutrita squadra di operai, chiamati movieri,
per razionalizzare il flusso del traffico. Non conosciamo il costo totale dei movieri.

Terminato il collegamento idraulico nel giugno 2012, la passerella è stata collaudata nel mese di marzo del 2013 e dopo tale data avrebbe dovuta essere consegnata al Comune di Borghetto S.S. (vedi l’intervista rilasciata dall’ex Presidente della Servizi ambientali SpA, Avv. Cristiano ZUNINO, pubblicata sul numero 35 di www.trucioli.it del 4 aprile 2013), ma il sindaco Giovanni GANDOLFO, durante il Consiglio Comunale del 31 luglio 2013, lamentava il fatto che la consegna non era ancora avvenuta.

Queste le premesse. Ora veniamo all’attualità.

La passerella “dovrebbe” essere chiusa al pubblico in quanto non ancora ufficialmente agibile. Agli inizi del 2013 l’accesso era interdetto , ma con il trascorrere del tempo si è giunti a ciò che possiamo osservare oggi: le transenne sono state rimosse o abbattute e sulla passerella c’è un grande via vai di turisti che, tra l’altro, tornano tutti indietro arrabbiati perché pensavano di arrivare fino a Ceriale.

  


 

Oltre a questo, chi si avvicina alla passerella con occhio più attento, può notare che le ringhiere di protezione verso il mare, che dovrebbero essere in acciaio, presentano già notevoli superfici arrugginite, come pure sui supporti in ferro della base, dipinti di bianco, è già presente la ruggine.

  

  

 

Si prosegue con alcuni listelli in legno, posti a monte di ogni gradino, che si presentano fessurati e ondulati, per arrivare alle luci fracassate da anonimi ed imbecilli vandali.

   

   

 Tutto questo avviene nella più assoluta indifferenza sia della Servizi Ambientali SpA che del Comune di Borghetto S.S., fatto veramente inspiegabile oltre che scandaloso.

Crediamo che a questo punto i cittadini, ma soprattutto tutti i Sindaci, in quanto Primi Cittadini, che fanno parte del Consorzio della Servizi Ambientali Spa, dovrebbero avviare un’azione comune allo scopo di accertare eventuali responsabilità, in quanto è inconcepibile, soprattutto nel difficile periodo politico ed economico nel quale ci troviamo, vedere come il patrimonio pubblico sia lasciato nell’incuria e nell’abbandono.

Silvestro Pampolini



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S.Pampolini

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