Dona al Comune l’ex Oleificio. Non illudetevi non è successo a Borghetto Santo Spirito, ma in Sardegna nel comune di Solarussa (donato-al-comune-il-vecchio-oleificio-diventato-un-rudere-). Il suo proprietario, affetto da sclerosi multipla, l’ha donato al Comune sardo, dove il sito verrà trasformato in un centro di cura e ricerca su tale terribile malattia.
Questo fatto (l’edificio vale due milioni di euro) sembra quasi una bellissima fiaba.
Immaginiamo (solo per un momento) uno scenario simile a Borghetto Santo Spirito.
C’era una volta…
La proprietà dell’ex Oleificio Roveraro decise di donarlo al Comune per liberarsi dell’annoso problema.
A quel punto il Sindaco si trovò di fronte ad un dilemma: accettare oppure no la donazione.
Era un bel mal di testa….
Infatti decidere di accettare la donazione implicava poi di dover anche pensare che cosa fare dell’ex Oleificio.
Ma l’amministrazione proprio non sapeva che pesci prendere: come districarsi fra le esigenze di bilancio e le speranze dei borghettini di vedere sorgere al posto dell’ex oleificio una piazza oppure due grattacieli (ricordate il progetto Badino) oppure un centro multimediale .. oppure…
Che mal di testa ragazzi !!
Qui non parte il porto, il Castello Borrelli è sempre lì, la Torre Rossa (prima o poi viene giù)… – pensava il Sindaco- e ci mancherebbe ancora se mi prendo in donazione l’ex Oleificio e per farci che cosa poi !!
A qualcuno venne una grande idea (lo Spirito Santo produsse i suoi effetti): visto che gli amministratori non sapevano come venir fuori da questa situazione lasciarono che fossero i bambini a decidere: presentarono i diversi progetti sul recupero dell’ex Oleificio agli scolari della scuola primaria di Borghetto perché fossero loro a stabilire che cosa fosse giusto fare.
Chi, meglio dei bambini, fuori dalle pastoie del mondo degli adulti, poteva decidere.
E così fu: vinse il progetto “Socrate”; al posto dell’ex Oleificio doveva sorgere un grande centro multimediale.
… E tutti vissero felici e contenti ….
Quella di Solarussa non è una fiaba: è realtà.
Ed è realtà che nel Comune di Villanova d’Albenga siano stati i bambini della scuola primaria a decidere fra tre progetti di costruzione della palestra quale doveva essere realizzato ed è realtà che l’amministrazione abbia fatto propria la scelta dei “giovani amministratori” e dei loro insegnanti.
E si, caro Sindaco, a Borghetto non ci resta che sognare, anche se alla fiaba che questa Amministrazione avrebbe fatto qualcosa di diverso ed innovativo sull’ex Oleificio non ci crede proprio più nessuno… neanche i bambini.
Buona Borghetto a tutti … a quasi tutti ….
Giovanni Sanna