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Andora, al via l’iter di ‘Capo Mele hotel e RTA’: 170 posti letto. Area demaniale


Non è uno dei soliti annunci spot di cui è ricca la storia alberghiera savonese. E’ avviato l’iter burocratico per la realizzazione, ad Andora, località Capo Mele, di un albergo a 4 stelle, con 60 camere doppie, 120 posti letto. Inoltre è previsto, con la stessa procedura, un RTA di 15 unità abitative, di cui 6 monolocali attrezzati, 8 bilocali, un plurilocale per 37 posti letto effettivi e 14 aggiuntivi.  Gli elaborati sono dello studio Armellino&Poggio, architetti di Savona.

Dal 12 marzo scorso, la Provincia di Savona ha messo in pubblicazione il relativo atto dirigenziale che prevede la “classificazione provvisoria per la nuova realizzazione di albergo e Residenza Turista Alberghiera da denominarsi “Capo Mele”.  (Vedi….. L’autorizzazione della Provincia del nuovo hotel a 4 stelle e RTA).

Nel documento  della Provincia sono indicati gli estremi formali del benestare alla classificazione. E’ scritto  che  i relativi modelli, contenenti i requisiti, sono firmati sotto la personale responsabilità di  Nicoletta Oreggia, nata a Imperia nel 1967, dirigente area tecnica del Comune di Andora che è l’ente concessionario  dell’area demaniale sulla quale  sorgeranno gli immobili.

Lo stesso tecnico-ingegnere ha firmato i modelli  attestanti le caratteristiche di qualità che la struttura dovrà possedere al termine dei lavori, rappresentante il livello di classificazione assegnato. Con tutti i requisiti richiesti  per essere classificati  quale albergo e RTA  a 4 stelle.

La capacità ricettiva è stabilita per l’hotel in 60 camere doppie con bagno, per 120 posti letto. L’RTA di 15 unità abitative.

In base alle norme regionali ci sono le seguenti prescrizioni: “….le nuove Residenze Turistico Alberghiere devono essere costruite  da un’unica unità immobiliare catastale, anche articolata in più edifici, soggetta a specifico vincolo a RTA e non possono essere oggetto di successivi mutamenti di destinazione d’uso in residenza, pure in assenza di opere edilizie.  I vincoli devono essere riportati nel titolo edilizio che abilita  la realizzazione di tali strutture e trascritti nei registri immobiliari a cura e spese del proprietario, con obbligo di accatastamento come unica unità immobiliare di categoria produttiva”.

Insomma non potranno essere trasformati in abitazioni, seconde case, né sfruttare i frazionamenti. Una positiva notizia per il turismo alberghiero.

Al di là degli anni di costante crisi – con molte concause anche locali, come l’eccessiva urbanizzazione e la concentrazione immobiliare di seconde case, spesso a discapito di ambiente e territorio – la provincia di Savona sta lentamente recuperando il suo patrimonio ricettivo-alberghiero.

L’hotel sul porto di Andora era stato annunciato e ‘sbandierato’ già da qualche decennio, ora siamo alla svolta concreta che vede il Comune soggetto propulsore.  Proprio in questo mese di marzo le cronache hanno riferito dell’apertura del nuovo complesso alberghiero “Ai Pozzi Village Spa Resort” di Loano, 4 stelle (440 posti letto)   e dell’Idea Hotel di Savona, con 102 camere, 4 stelle, realizzato nel nuovo centro commerciale Le  Officine, non lontano dal cesello autostradale di ponente. Sarà il maggiore albergo della città capoluogo. Oltre a poco meno di una decina di ristrutturazioni ed ampliamenti.  La lista della chiusure, dietro l’angolo, rimane comunque una drammatica situazione che colpisce il settore trainante (turismo) dell’economia ponentina, in termini di benessere, sviluppo armonico e posti di lavoro.


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