Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Cooperativa pescatori di Noli: vicenda penosa (impunita) di soprusi e ingiustizie


“Dopo i danni causati dalla mareggiata “(5 nov.2011) “Zero euro dalla Regione per i pescatori di Noli”.  Questo il titolo del Secolo XIX del 14/11/2012. Vale la spesa di valutare, almeno da parte mia, il contenuto dell’articolo non firmato, per esprimere, di conseguenza, le mie personalissime considerazioni.

“Noli. Non ha avuto alcuna risposta la richiesta di contributi regionali per lo stato di calamità naturale avanzata dall’amministrazione comunale lo scorso anno, dopo la mareggiata dei primi di novembre che aveva danneggiato, in maniera evidente, la sede della Cooperativa pescatori Defferrari. Ammontava a trentamila euro la stima dei danni registrati che hanno messo fuori uso la friggitrice e il fabbricatore del ghiaccio, entrambi necessari per l’attività della Cooperativa”.

“Purtroppo non abbiamo più avuto notizie del riconoscimento dello stato di calamità naturale – afferma il Sindaco Ambrogio Repetto – e temo che non ne avremo, viste le difficoltà in cui si trova la Regione così come gli enti locali”. Un problema che mette ancora più in difficoltà i pescatori nolesi, che da più di un anno e mezzo non possono più pescare i cicciarelli e hanno il divieto dell’utilizzo della rete da sciabica che gli permetteva di pescare anche dalla spiaggia anche nei periodi più critici dell’anno”. Qualche imprecisione nella parte finale dell’articolo del quotidiano ligure, ma che non intacca la sostanza della notizia, compresa l’improponibile richiesta del Sindaco.

Dico subito che sono d’accordo con il silenzio, a mio avviso responsabile, della Regione. I danni devono essere pagati, in questo caso risarciti, da chi ha la responsabilità di averli  causati. Non posso credere la Regione insensibile alla richiesta di copertura parziale o totale dei danni subiti da una Cooperativa di lavoratori per un evento meteorologico, tra l’altro non certo eccezzionale come si vorrebbe far credere: gli anziani nolesi come il sottoscritto ricordano mareggiate ben più violente senza danni sull’arenile e stabilimenti balneari. Acqua salata che ricadeva su Corso Italia dopo aver attraversato l’Aurelia, senza causare danni da allagamento perchè i tombini erano liberi e le barche ben “legate” alle palme sulla passeggiata a mare.  Fuori luogo chiedere riconoscimento dello stato di calamità; certi danni, questi in particolare hanno le loro ben identificate responsabilità, sulle quali ho avuto modo di argomentare, dimostrare nel passato, sempre senza smentite.

Pare si tratti di un pericolo, quello delle finestre così fissate, annunciato dagli stessi pescatori a qualche addetto ai lavori, ma rimasto inascoltato. Ancora una volta, disgraziatamente, tocca constatare, confermare l’attitudine di chi ormai è abituato a far pagare errori diretti ed indiretti all’anello debole della nostra comunità che il danno economico lo subisce; intendo dire questa Giunta e la maggioranza che la sostiene nei confronti della Cooperativa Pescatori. La quale Coopereativa ha da subito stimato in circa 30.000€ i danni subiti. In altra occasione Via Belvedere docet.

Ed ecco i fatti.

In data 16 novembre 2011, il Responsabile U.T. LL.PP.del Comune indirizza alla Ditta ed al Direttore Lavori (e p.c. alla Coop. Pescatori, al Sindaco, all’Ass.LL.PP., al Direttore Generale  -Segretario   Capo- una lettera che relaziona sull’esito del sopralluogo effettuato congiuntamente nel locale “magazzino interrato pescatori”, dichiarando:….”lo scrivente ufficio tecnico ha accertato una cattiva condotta dei lavori riguardante la posa dei serramenti interni (finestre). L’imperizia e la superficialità con la quale gli stessi risultano essere stati applicati ai falsi telai (solo con silicone) ha determinato ingenti danni alle strutture ed attrezzature della Cooperativa rendendole inutilizzabili.  Tutto ciò premesso si invitano i soggetti in indirizzo – in solido e per quanto di rispettiva competenza – ad attivarsi … al ripristino e risanamento dei danni subiti, nonché all’attivazione delle relative polizze assicurative….”

Il 28 novembre i legali della Ditta contestano i danni alla stessa attribuiti, ritenendo che i danni verificatisi siano da attribuire dalla mareggiata e/oriferibili a terzi.

Il 28 dicembre, sempre l’U.T., a seguito di deposito della perizia di stima dei danni da parte del  Direttore Lavori, convoca un incontro per il 4 gennaio 2012 presso l’ufficio del Direttore Generale – Segretario Capo – “per definire modalità operative di intervento nonché relative compartecipazioni per il risanamento dei locali”.

La Giunta al completo decide con la Del. N. 21 dell’08/02/2012, di transare con la ditta che ha effettuato i lavori di completamento  consistenti nella realizzazione di impianto elettrico, impianto idro-sanitario, opere di riparazione e finitura interna con formazione di due locali ad uso deposito e di servizi igienici, areati da tre finestre in affaccio sul mare.  Si ricorda, tra l’altro, che detti lavori eseguiti con tanto di regolare bando su un progetto redatto da un professionista che è stato anche direttore dei lavori, sono stati, nei termini, conclusi, consegnati l’01/10/2010 ed approvati secondo le prescritte prassi e procedure nonché interamente pagati all’impresa.  Il che significa: tutto regolare.

E’ bene precisare che lo stesso progettista e direttore dei lavori (anche firmatario della conformità degli stessi?) veniva nominato dal Comune per sottoscrivere, il 19/12/2011, la perizia dei danni subiti alla struttura ed alle cose. Nessun commento su questa scelta apparentemente non opportuna…comunque il tecnico ha quantificato i danni alla struttura per 9.539,04€; alle cose (della Cooperativa) per 7.242,00€.

Sono poi assai discutibili, risibili sotto certi aspetti ben precisi le motivazioni addotte, e che alla fine portano il Comune a non  essere interamente risarcito dai danni alle strutture, e la Cooperativa …risarcimento zero.  A chi si riferiva la ditta quando motiva la sua memoria difensiva a responsabilità di terzi?  Il Comune preferisce non approfondire? Risulta quindi logica quanto azzardata per il Comune la soluzione sfavorevole alla Cooperativa  e “dichiara di rinunciare ad ogni azione (civile, amministrativa e/o penale), domanda, diritto e di non aver più nulla a cui pretendere nei confronti dell’Impresa…, …garantisce e manleva l’Impresa ed il suo titolare  anche nei confronti di tutti i soggetti (fra essi Direzione Lavori e Coop Pescatori) che a qualunque titolo potrebbero avanzare pretese di qualunque natura ed inerenti alle questioni e fatti oggetto della presente transazione”.

Il tutto a fronte di impegno a rimontare i serramenti esterni; sgombero degli arredi, sabbia, detriti; lavaggio delle pareti con idropulitrice a caldo, corrispondenti a circa il 25% del valore del danno accertato alle strutture/impianti e riparazione attrezzature, cioè circa 4.000€!!!

Non risulta alcun assenso a transare da parte della Cooperativa per quanto concerne i danni dalla stessa subiti, per cui diventa logico supporre che il Comune (questa Giunta e la maggioranza che la sostiene, rappresentata, tra l’altro, anche da parenti di primo e secondo grado di pescatori professionisti di Noli), si è assunto, di fatto, l’onere morale e finanziario del risarcimento. Ancora oggi i soci della Cooperativa sono stati costretti ad anticipare il costo delle rate per l’acquisto di una nuova macchina (una marca inferiore, meno onerosa), senza nessuna garanzia di rimborso. Bell’esempio di attenzione per le attività produttive: trattare unilateralmente la pratica, escludendo un avente diritto a pieno titolo al pressoché totale risarcimento, dato che la macchina aveva pochi anni di vita.

Ecco che, ancora una volta, la Giunta e chi la sostiene, dimostrano, con quello che ora andrò ulteriormente a documentare e che lascio alla valutazione di chi legge, come il capo gruppo Rossello, Penner e Repetto ( tre rappresentanti dell’intero arco della sinistra )  lasciano al loro destino una categoria di lavoratori già in difficoltà, di fatto sottraendo loro la possibilità di richiedere i consistenti danni subiti, e nel contempo dimostrando come si protegge, scagionandolo per delibera, chi gli stessi li ha causati.

Ma attenzione:

Delibera Giunta No 122 del 25/07/2012: stesso oggetto che interessa il “progetto di completamento delle strutture a favore della pesca professionale…”, sempre con la presenza della Dott.ssa Anna Nerelli, Segretario Capo, Direttore Generale, la Giunta al completo (Repetto Ambrogio, Penner Piero, Arancino Davide, Giusto Diego e Peluffo Giovanni) prende atto di tutto quanto già descritto in quella precedente sopra menzionata, comma per comma, ma in uno di questi si legge:

che per i beni danneggiati presenti all’interno del magazzino è stata più volte richiesta dalla Amministrazione Comunale e dall’Arch. G. Bovio alla Cooperativa Pescatori, la fattura di acquisto  da cui desumere il valore dei beni stessi danneggiati”;

che, in sostituzione della fattura di acquisto è stato prodotto, dalla Coop. Pescatori, un preventivo …per la riparazione e per l’acquisto di una nuova  macchina di analoghe caratteristiche”.

A questo punto viene logico domandare alla Segretaria Capo, Direttore Generale, alla Giunta al completo (ed alla maggioranza che la sostiene), che fine ha fatto il fax (tel.019/7491901) del 15/06/2012 nel quale si trasmetteva,”come da accordi”, copia della fattura commerciale della macchina del ghiaccio della Cooperativa Pescatori Luigi Defferrari di Noli ammontante a 15.960,00€?  Quale lo scopo di dichiarare il falso … in un atto pubblico?.

E ancora, perchè l’Arch. Bovio, progettista, Direttore dei Lavori e forse anche firmataria del certificato di conformità si è premurata di denunciare il sinistro presso la sua assicurazione già il 21/11/2011 dopo aver ottemperato all’incarico di redigere perizia per conto del Comune ed ottenendo un riconoscimento pari a 3.350,00€ a saldo di ogni spettanza, accreditando la somma al Comune? Il quale, incassando l’assegno bancario non trasferibile, manleva pure l’Architetto “nei confronti di tutti i soggetti ( fra essi Direzione e Cooperativa Pescatori) che a qualunque titolo potrebbero avanzare pretese di qualunque natura ed inerenti alle questioni e fatti oggetto della presente transazione”.

La Cooperativa, a questo punto, rimane, come si suol dire, ancor più con una mano davanti e una di dietro. Le viene tra l’altro detto che non c’è neanche la possibilità di trasferire l’assegno di 3.500€ , l’illusione di ricevere contributi regionali sfuma, ed ora?

Quindi riassumendo: di fronte ad un danno stimato in 16.781,04, il Comune si accontenta di essere risarcito in opere per circa 4.000€ dalla Ditta esecutrice dei lavori, oltre che 3.500€ dall’Assicurazione del Direttore dei Lavori: totale 7.500€!!!  Col silenzio assenso della minoranza.

Per terminare, ma da non dimenticare, ancora una volta ci imbattiamo nel comportamento preferito dal Sindaco: la facoltà di non rispondere. Il 22 marzo 2012 infatti, l’avv. prof. Luigi D’Arienzo invia una raccomandata a.r. al Sindaco di Noli a nome e per conto della Cooperativa Pescatori, dove, tra l’altro, segnala alcuni interventi ritenuti più urgenti da adottare da parte del Comune tra cui:

1) ripristinare gli impianti del magazzino e, in particolare, l’impianto elettrico e quello idrico;

2) sostituire la macchina del ghiaccio. In proposito allega alla presente un preventivo dal  quale risulta l’assoluta antieconomicità di una sua riparazione, tenendo presente che il riparatore non intende garantire il proprio lavoro.

La doverosa risposta non è mai stata data, (non è la prima volta… in spregio alle leggi), i soci della Cooperativa, a mio avviso ingenuamente, forse anche tenuti a bada da false promesse, da velati ricatti… non hanno inteso proseguire nel tutelare i loro interessi presso la competente Sede Giurisdizionale, come da avvertimento scritto del legale.

Nonni e padri pescatori indigeni di Noli, a tali inadempienze, per non dire altro… avrebbero, conseguentemente, già trovato immediata soluzione…. senza dover ricorrere ad avvocati, semplicemente aspettando…!!! davanti al portone di Piazza Milite Ignoto 2. (sede del Comune). Rassegnazione? Mai e poi mai a questo operare di “Noli che cambia”.  Almeno da parte mia, che tra quei nonni e padri sono cresciuto, imparando, se non altro, il rispetto delle regole e nel contempo non accettare soprusi.

Carlo Gambetta

Nella sequenza fotografica: la vista esterna del magazzino comunale in concessione alla cooperativa pescatori con le tre finestrelle danneggiate dalla mareggiata. Quindi una finestrella con telaio e silicone ripristinata. Lo stato attuale  della pedana della doccia. Una finestra ripristinata ma col vetro ancora rotto. Infine il pavimento allo stato attuale.


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C.Gambetta

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