La festa di Santa Caterina, a Mendatica, nel 2012, non poteva essere più solenne e partecipata. La messa celebrata dal vicario generale, Brancaleoni, accompagnato da 10 parroci; la Provincia di Imperia con il presidente Sappa, il vice Porro. La comunità mendaighina rappresentata dal sindaco Pelassa. La processione e il pranzo casalingo con 200 commensali.
Una tradizione religiosa novembrina che si tramanda da decenni, probabilmente da secoli. I tempi sono cambiati, la popolazione residente continua a perdere quote (meno 8,3% dal 2001 al 2010, con 226 abitanti), ma resta il richiamo delle usanze di fede. In paese arrivano molti di coloro che hanno scelto di trasferirsi in Riviera, causa lavoro. Poi ci sono i giovani, ben rappresentati nell’amministrazione comunale. Una squadra che si è data l’obiettivo di rilanciare l’immagine, il richiamo turistico e gastronomico. Niente miracoli, ovviamente. In attesa del miraggio di rilancio di Monesi. Nella speranza che cessino gli ‘annunci illusione’.
Le ricorrenze religiose restano un punto di riferimento, di aggregazione, di socialità, di esempio e incoraggiamento alle future generazioni. Il germoglio dell’unione che fa la forza.
Mendatica il Comune in Liguria (con Triora) con la maggiore altitudine del suo territorio (2.153 msl). Una storia di pastori e di pastorizia, di abbandono, ma anche di concittadini illustri che hanno ‘fatto carriera’, occupano posti di rilievo nella vita pubblica sociale e nell’amministrazione della provincia. Le nuove generazioni di figli e nipoti, laureati, diplomati, orgogliosi delle origini famigliari.
Per Santa Caterina la presenza di un affezionato del paese, monsignor Giorgio Brancaleoni e per la prima volta il presidente della Provincia, Luigi Sappa, origini di Rezzo; il suo vice, Mariano Porro di Mendatica dove è stato giovane sindaco. Ha ricordato che lo stesso Sappa ha accolto di buon grado la proposta di anticipare la riunione di giunta di un giorno per non mancare all’appuntamento di Mendatica.
Nella sequenza di immagini riproponiamo alcuni momenti della gioiosa giornata. La Santa Messa nella storica chiesa dedicata a Santa Caterina, la processione, il pranzo nella sede delle ex scuole, adibita ora ad incontri, attrezzata con una cucina per pranzi conviviali. Volti e sequenze di una giornata di festa, all’insegna della semplicità e del calore umano, per non dimenticare e tramandare.
LA MESSA SOLENNE E LA CANTORIA DEL PAESE
LA PROCESSIONE IN PAESE CON LA STATUA DI SANTA CATERINA
IL PRANZO CONVIVIALE CON LE AUTORITA’. IL SALUTO DEL SINDACO PELASSA, DEL PRESIDENTE SAPPA, DEL SUO VICE MARIANO, INFINE INTRATTENIMENTO MUSICALE TRA AMICI