Il 2 ottobre 2012 vertice in Regione Liguria con molti sindaci e cittadini del comprensorio Albenganese, in stato di agitazione contro il declassamento dell’ospedale di Albenga.
Dure parole sia dell’assessore Claudio Montaldo, che di Flavio Neirotti, direttore dell’ASL2 Savonese. Se il primo è stato duro “con la spending review non è più possibile fare marcia indietro” “quindi i tagli agli ospedali del ponente ligure sono confermati”, che dire dell’intervento di Neirotti: “se i tagli non dovessero bastare si dovrà creare un unico ospedale a Savona” (ANSA ore 21)?
Smentita di Neirotti: “una cosa del genere non sta nè in cielo nè in terra”.
Gravissima la situazione sanitaria del savonese, già con i tagli appena fatti od annunciati, ma che pensare dell’affermazione di Neirotti? E’ già un progetto che aspetta solo l’occasione di partire? Una affermazione per cominciare a prepararci al futuro annuncio che ci sarà un solo ospedale a Savona?
Se così sarà, il problema dell’accessibilità all’ospedale di Savona, da anni critico, si aggraverà. Con i tagli agli ospedali di Albenga e Cairo è necessario rivolgersi all’ospedale di Savona. L’area di attrazione del San Paolo è già aumentata, ed aumenterà ancora. Dalla periferia i tempi di percorrenza sono elevati, sia per la distanza chilometrica, sia per il “problema traffico” dell’area savonese.
Serve un casello “vero” per l’ospedale, per Savona centro. Rivolgo quindi un appello a tutti i sindaci del savonese, al presidente della provincia, a tutti i consiglieri regionali ed ai parlamentari del savonese di riprendere con energia e determinazione il sostegno al casello Albamare, che con la sua uscita alle funivie accorcerebbe in modo determinante il tempo per raggiungere il San Paolo di Savona.
Serve un impegno compatto e deciso, per una mobilità al servizio non solo della sanità, ma ovviamente anche del lavoro, della scuola, del turismo. A chi sostiene che bisogna privilegiare la mobilità pubblica dico che hanno perfettamente ragione, ma la verità che ci “cola” giorno dopo giorno è un’altra. La parola è “tagli”: alle ferrovie, alla TPL, ed allora che ci resta?
Paolo Forzano
Comitato Casello Albamare
il Presidente
339 58 60 482
http://comitato-casello-albamare.blogspot.com
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