Nel prendere visione degli atti adottati dagli Enti pubblici, pubblicati all’Albo pretorio online, si viene a conoscenza di quali sono gli indirizzi deliberati dagli Amministratori e come vengono gestiti dai Dirigenti responsabili dei vari settori/ripartizioni. Sono decisioni che coinvolgono e ricadono – nel bene o nel male – su tutta la collettività.
Importanti sono le determinazioni a firma dei Dirigenti Responsabili che ogni anno i comuni pubblicano all’Albo pretorio online a centinaia.
Da anni ci siamo assunti l’onere (in forma di volontariato) di navigare sui siti dei comuni delle province di Savona e Imperia visionando migliaia di deliberazioni di Consigli comunali, di Giunte e di Determinazioni Dirigenziali, nella ricerca di notizie. Un compito non facile, sicuramente impegnativo.
Negli anni (dal maggio 2008) abbiamo riscontrato tante anomalie (troppe!) come: atti incompleti, non leggibili e in mancanza di allegati. Molti non sufficientemente motivati, sia nelle premesse che nei deliberati. Indicazioni di date errate, non riportate o che le stesse pongono in evidenza anomalie di non poco conto. Insomma, un vero caos che – fra l’altro – porta ad oscurare la cosiddetta e tanto conclamata trasparenza!
Perché ciò avviene, sia nel savonese che nell’imperiese, specialmente in certi Comuni? . Solo negligenze? Il tutto è casuale o è voluto?
In più occasioni abbiamo riscontrato che le conseguenze di tali anomalie hanno portato benefici economici ai cosiddetti “soliti noti” con l’aggravante, nella maggioranza dei casi, di imputazione spese con costi abnormi che moltiplicati e aggiunti ad altre spese ricadono ineluttabilmente sui cittadini. Negligenze conseguenti agli indirizzi adottati dagli amministratori politici e/o dai Dirigenti Responsabili dei vari settori/ripartizioni? Da entrambi?
Da anni sono in aumento le notizie di mala gestione degli Enti pubblici riportate dai quotidiani per indagini svolte dalla Magistratura con conseguenti provvedimenti (ad esempio: a Savona, a Imperia, a Ventimiglia, a Bordighera, a Loano, a Ceriale, a Noli, etc.). E non è finita!
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Nell’ultimo Consiglio Comunale del Comune di Sanremo, convocato per il 31 luglio e proseguito il 2 agosto 2012, sono state approvate 5 delibere per atti di precetto notificati al Comune, per una totale di spesa di € 22.980,04.
Le deliberazioni sono: 1) n. 59 del 31/07/2012, oggetto: € 2.490,37 – Atto di precetto per pagamento interessi e spese legali di cui al decreto ingiuntivo n. 246/2011 – Ditta Sistel Sas con sede in Sanremo – Riconoscimento debito fuori bilancio ai sensi dell’art. 194, comma I, lett. A) del D..Lgs. 267/2000; 2) n. 60 del 31/07/2012, oggetto: € 4.920,56 – Atto di precetto per pagamento interessi e spese legali di cui al decreto ingiuntivo n. 7230/2011 – Ditta Scaletti Srl con sede in Torino – Riconoscimento debito fuori bilancio ai sensi dell’art. 194, comma I, lett. A) del D..Lgs. 267/2000; 3) n. 67 del 02/08/2012, oggetto: € 11.483,22 – Atto di precetto per pagamento interessi e spese legali di cui al decreto ingiuntivo n. 403/2011 – Ditta Cogeis SpA con sede in Quincinetto (TO) – Riconoscimento debito fuori bilancio ai sensi dell’art. 194, comma I, lett. A) del D..Lgs. 267/2000; 4) n. 68 del 02/08/2012, oggetto: € 2.190,00 – Atto di precetto per pagamento interessi e spese legali di cui al decreto ingiuntivo n. 268/2011 – Ditta C.P. Impianti Elettrici Snc con sede in Sanremo – Riconoscimento debito fuori bilancio ai sensi dell’art. 194, comma I, lett. A) del D..Lgs. 267/2000; 5) n. 69 del 02/08/2012, oggetto: € 1.895,89 – Atto di precetto per pagamento interessi e spese legali di cui al decreto ingiuntivo n. 336/2011 – ing. Stefano Puppo residente in Sanremo – Riconoscimento debito fuori bilancio ai sensi dell’art. 194, comma I, lett. A) del D..Lgs. 267/2000.
Nelle premesse delle 5 delibere si legge: “sulla base del perdurare di uno sbilancio dei saldi del Patto di Stabilità per l’anno 2011, dovuti ai pagamenti effettuati su decreti ingiuntivi, con la presumibile (?) possibilità, quindi di sforare il Patto di Stabilità, il Direttore Generale del Comune di Sanremo – con nota del 19 luglio 2011 – ha posto in essere tutte le procedure, strategie (?),ed azioni atte a rispettare la legge e ha evidenziato che, con particolare riferimento al pagamento a crediti vantati da terzi per spese di investimento, la norma che impone il rispetto del Patto di Stabilità rappresenta un obbligo fondamentale per l’ente e prevalente rispetto ad obblighi diversi.”.
E’ la dimostrazione che l’Amministrazione sanremese ha gestito il Comune con negligenza e superficialità?Quante somme sono state erogate nel 2011 per sussidi e contributi economici? Quante di queste si potevano non elargire? E’ da escludere che diverse sono state erogate con fini preferenziali e clientelari? Con una più oculata e attenta gestione si potevano evitare gli atti di precetto?
Probabilmente, a questa ultima domanda la risposta è: SI!
Gilberto Costanza
email: gilberto.costanza@alice.it