I Benpensanti di Loano dicono di no ad accattoni e artisti di strada. Certo che a Loano sono forti (dico sono perché mi tiro fuori da una simile comunità): si tratta del solito perbenismo di chi non vede la trave nel proprio occhio.
Magari fra i Benpensanti ci sono anche persone pronte la domenica a giurare fedeltà ai sacri testi del Cattolicesimo per poi chiedere che quei “poveri Cristi” che mendicano nel centro storico o che cercano di sbarcare il lunario con spettacoli divertenti vengano allontanati perché, naturamente, stanno violando le norme della Costituzione cittadina (l’ennesimo regolamento che regola anche il modo in cui dovremmo respirare).
Bisogna tutelare il decoro della Città, suvvia, non c’è spazio per visioni poco gradevoli .
In una Città ,dove, non dimentichiamolo, le regole vengono da tutti rispettate e dunque non vi sono deroghe: per nessuno.
La forza pubblica deve intervenire: non si può accettare una simile situazione.
Sia chiaro non è in discussione l’epilogo legale della vicenda: se la Polizia Municipale è intervenuta ha fatto il suo dovere.
Il piano sul quale la vicenda va trattata è un altro.
Nella vicina Mentone ne ho visto uno recentemente divertentissimo (vedi foto)A Loano non so giudicare ma le statue umane mi rallegrano.Persino il noto cantautore Stingsi è cimentato nell’impresa e nessuno l’aveva riconosciuto, segno questo che, in fondo, non siamo neppure in grado di comprendere se la musica è valida oppure no o se lo spettacolo è di qualità oppure no: magari, se le medesime prestazioni fossero realizzate in un teatro, pagheremmo pure per assistervi.Non voglio entrare nel merito della questione dal punto di vista legale , lo ribadisco, anche se qualcosa ci sarebbe da dire e certo non voglio difendere le ragioni degli accattoni in quanto tali ma in quanto uomini.Ricordo solo un passaggio, quanto mai attuale, della sentenza della Corte Costituzionale n° 519/95 che ha spazzato via il reato di accatonaggio:Gli squilibri e le forti tensioni che caratterizzano le società più avanzate producono condizioni di estrema emarginazione, sì che senza indulgere in atteggiamenti di severo moralismo non si può non cogliere con preoccupata inquietudine l’affiorare di tendenze, o anche soltanto tentazioni, volte a “nascondere” la miseria e a considerare le persone in condizioni di povertà come pericolose e colpevoli.Calza a pennello sembra che l’abbiamo scritta per Loano…
Ogni persona è soggetto di Dignità prima di tutto.
La dignità di chi è costretto, anche per propria colpa magari (chi siamo, però, noi per giudicarlo ?), a elemosinare, a inventarsi giochi per poche monete.
Personalmente provo sempre un senso di compassione nei confronti di chi chiede l’elemosina.
Talvolta mettiamo mano nelle nostre tasche e cerchiamo qualche spicciolo che ci “avanza” per lavarci un po’ la coscienza, tanto per redimerci…
Ci danno fastidio tutti quelli che non sono come noi.
Quelli che non lavorano.
Quelli che puzzano.
Quelli che sporcano ed imbrattano mendicando: ultimamente ho persino visto una persona che accarezzava con sincero affetto il cane del mendicante nei confronti del quale però, obolo a parte, simile affetto non mostrava.
Il Film Accattone di Pier Paolo Pasolini suscitò sdegnose reazioni da parte dei Benpensanti: perché raccontare scomode verità è sempre pericoloso.
Ma il decoro della Città si snoda attraverso ben altri elementi di valutazione.
Ogni volta che passo davanti alla Medie a Loano mi domando come possa essere così brutta la facciata di un edificio scolastico: quando è stata l’ultima volta in cui è stato tinteggiato ?
Per non parlare sull’Aurelia dell’Edificio della Quiete in stato d’abbandono.
E che dire dell’ex Ospedale Marino.
E nella vicina Borghetto l’ex Oleificio Roveraro ?
Chissà dietro ogni mendicante ci sarà senz’altro una storia: dietro ogni artista di strada un sogno, una speranza, un ‘illusione.
Ma noi non vediamo nulla di tutto questo: ci appelliamo al nostro concetto di decoro, abbiamo una visuale disumana della vita.
Qualche tempo fa, nella Loano da Bere, c’era un sacerdote di nome Padre Candido, che la domenica mattina con i suoi moniti riportava Loano alla cruda realtà .. sbattendole in faccia la veritas.
Si vedano due articoli tratti da LA STAMPA del 14 (leggi…)e 16 maggio 2002 (leggi…) relativi ad una vicenda quantomeno singolare a proposito di quanto siano elevati i valori del nostro vivere.
Non è cambiato nulla anzi si passa ad uno stadio di cecità intellettuale spaventosamente sempre più basso.
Nei confronti dei mendicanti e degli artisti di strada c’è chi ha lo stesso sentimento di fastidio (ecco questa è la parola giusta) che prova quando vediamo un down o un disabile: evitiamo di incrociarne lo sguardo, ad altri lidi e ad altre mete sono orientati i cervelli dei benpensanti che, però nel loro intimo, diranno poverino, che disgrazia, meglio morire…
Mi sono informato sugli Artisti di Strada e ho scoperto cose interessanti.
Ogni anno negli ultimi dieci giorni di agosto si tiene un Festival degli Artisti di Strada a Ferrara: il Ferrara Buskers Festival.
C’è persino una federazione che è la FNAS: Federazione nazionale artisti di strada (www.fnas.org).
Esiste anche un organzzazione negli Stati Uniti che si chiama Playing for Change (www.playingforchange.com), che trova il suo fondamento negli artisti di strada (c’è anche un complesso che è costituito appunto da artisti di strada) ed ha il compito di raccogliere fondi per la creazione di scuole di musica per l’infanzia con riguardo particolare ai Paesi definiti (espressione terribile) del “Terzo Mondo”.
Gli artisti di strada: forse qualcuno dimentica che, un tempo, quando non c’erano la televisione, la radio (figuriamoci il Web) , la stampa, quando la stragrande maggioranza del popolo era analfabeta (ora invece sono tutti genii e soprattutto sovrani) , solo gli artisti di strada, i cantastorie, i menestrelli, rappresentavano la fonte pressochè esclusiva di diffusione della conoscenza, oltre ai sacerdoti e letterati ai quali solo spettava l’onore di leggere le Sacre Scritture (…Guthemberg non fosse mai nato…).
A Dario Fo il grande merito con la sua arte di aver fatto emergere quel mondo straordinario.
In un paese, dove, se vuoi acquistare un trilocale ti devi impiccare con un mutuo che rovinerà la vita a te e ai tuoi eredi, ci preoccupiamo degli accattoni e degli artisti di strada.
Siamo tutti uomini sconfitti per il solo fatto che ogni giorno muoiono nel mondo migliaia di persone incapaci di provvedere a se stesse.
Verner Von Braun nel 1969 immaginava che l’uomo negli anni 2000 avrebbe già colonizzato la Luna.
No, ci stiamo solo preoccupando degli accattoni.
Che Birbanti a Loano (ops birbante deriva dal francese che significava “pane per i mendicanti”) !!
Giovanni Sanna