Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Politici che pagano in Tv e radio: la Liguria immune?


Politici ed amministratori pubblici ospitati a pagamento. La procura di Bologna indaga per peculato. La Guardia di Finanza in 22 sedi Tv e 32 radio. Ma succede solo in quella Regione? La Liguria è immune dal contagio? E le delibere comunali che davano atto del pagamento (pubblicate) nessuno le ricorda?Dal blog di Franco Abruzzopubblichiamo, ma anche Enrico Mentana nel Tg della ‘7’ di martedi 4 settembre ha richiamato quella che lui definisce “imbarazzante, lunga, concreta inerzia” , al di là degli annunci da parte degli organismi di categoria. Venerdì, il blog è tornato sul tema Mentana con una breve nota. Eccola:  Interviste a pagamento.

Mentana: «Il problema sono i giornalisti, l’Ordine deve agire»

 Il direttore del tg di La 7 attacca i colleghi: «Marchette politiche – dice il direttore – la cosa che mi ha colpito è che nessuno abbia guardato al sistema dell’informazione»

BREVE CRONISTORIA

Bologna, 04/09/2012. Prende vigore l’inchiesta della Procura di Bologna sulle ‘ospitate’ a pagamento dei consiglieri eletti in Regione nelle televisioni locali. Infatti, il fascicolo (prima conoscitivo) ora ipotizza il reato di peculato contro ignoti. La guardia di finanza, su delega dei magistrati bolognesi, ha fatto visita alle sedi delle emittenti radio-televisive di tutte le province emiliano romagnole per acquisire contratti, fatture e documentazione contabile.

La vicenda delle interviste pagate con i soldi dei vari gruppi consiliari è oggetto anche di un’indagine amministrativa da parte della procura della Corte dei Conti. In questo ambito i finanzieri si sono recati, questa mattina, negli uffici dell’assemblea legislativa dell’Emilia Romagna. Le due inchieste si aggiungono a quelle avviate dal Corecom e dall’ordine regionale dei giornalisti.

Il caso scoppio’ in piena estate quando emerse la consuetudine da parte dei consiglieri sia di centro destra che di centro sinistra, Movimento 5 Stelle incluso, di farsi ospitare dalle emittenti locali che esibivano ai politici un vero e proprio ‘listino prezzi’ per la loro partecipazione nei vari programmi informativi. I contratti, poi, venivano stipulati, a quanto sembra, utilizzando i soldi provenienti dal budget dei gruppi consiliari. Ora anche la Procura ordinaria e’ decisa a vederci chiaro. Il reato ipotizzato nell’inchiesta e’ una declinazione particolare del peculato. In pratica trattandosi di finanze pubbliche, i soldi dei vari gruppi consiliari devono avere destinazioni di scopo cioè devono essere indirizzati all’attivita’ precipua dei gruppi. Le verifiche dei magistrati inquirenti mirano a verificare il rispetto o meno di questa linea. Per quanto riguarda i giornalisti protagonisti dei vari incontri televisivi e radiofonici con i politici l’organo competente per individuare eventuali responsabilita’ e’ la Procura generale.

La vicenda delle ‘comparsate’ a pagamento in televisione divento’ anche un caso politico con le critiche arrivate da Beppe Grillo (”e’ come pagare per andare al proprio funerale”) a Giovanni Favia il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle in Emilia Romagna. (inhttp://www.primaonline.it/2012/09/04/109083/ospitate-a-pagamento-in-tvprocura-bologna-indaga-per-peculato/)

 

INTERVISTE PAGATE: GUARDIA FINANZA IN 22 SEDI TV, 32 RADIO

 

Bologna, 4 settembre 2012.  La ‘visita’ della guardia di finanza per acquisire le carte utili all’inchiesta della Procura di Bologna sulle interviste a pagamento dei politici ha riguardato 22 sedi di televisioni e 32 sedi di radio. Le Fiamme gialle del nucleo di polizia tributaria, si sono fatte consegnare dalle emittenti documenti contabili, fatture, contratti in tutte e nove le province dell’ Emilia-Romagna. (ANSA).


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