Vado Ligure – Dal 2 agosto, con atto dirigenziale di autorizzazione, è stata aggiornata dalla Provincia di Savona l’Autorizzazione integrata ambientale alla Bossarino Srl, con sede legale a Milano, che gestisce l’omonima discarica. Le principali novità nell’elenco dei rifiuti autorizzati, quantitativi e prescrizioni. E ancora, il biogas.
Premessa. Il 20 luglio 2011 la Bossarino Srl comunicava che il dr. Enrico Poliero, amministratore delegato della controllante Geotea Spa, accorpava tutti i poteri decisionali e di spesa concernenti l’impianto di discarica.
Emerge che la Provincia ha comunicato alla soc. Bossarino che l’introduzione del sistema di recupero energetico di biogas costituiva modifica non sostanziale con la quale vengono impartite prescrizioni circa le emissioni in atmosfera derivanti dai gruppi elettrogeni di cogenmerazione.
Per i non addetti ai lavori non è semplice comprendere e spiegare la lunga terminologia tecnica che è contenuta nel documento autorizzativo della Provincia. Il consiglio, per gli esperti della materia e interessati, è dunque di leggere il documento integrale, corredato di tabelle e dati. A fondo pagina.
Al comune cittadino forse è utile far conoscere che, almeno stando agli elementi cartacei-autorizzativi, la Provincia di Savona attraverso i suoi uffici competenti ‘vigila’ scrupolosamente nell’attività della discarica, la più importante dell’intero territorio savonese e senza la quale ci saremmo trovati di fronte ad un’emergenza colossale. Dopo, è il caso di ricordarlo, la chiusura delle varie discariche collacate in gran parte di città e piccoli centri. Dalla costa all’entroterra.
Il problema rifiuti non è di certo risolto alla radice. La politica locale ha clamorosamente fallito e chi conosce meglio storia, la materia può essere più preciso. Il dossier della tante parole (convegni compresi) e nessun fatto è realtà incontrovertibile. Mentre la tanto auspicata ‘differenziata’ di questo passo la vedranno le future generazioni.
Veniamo alle ultime novità della Bossarino, seguendo il documento ufficiale della Provincia. Da esso emerge che il 5 febbraio 2009 è stata rilasciata l’Autorizzazione Integrata Ambientale alla società Bossarino srl. La ditta il 20 luglio 2011 comunicava l’accorpamento dei poteri decisionali nella persona del dr. Enrico Poliero.
Nel 2011 la Provincia informava la Bossarino srl che l’introduzione del sistema di recupero energetico del biogas costituiva modifica non sostanziale e contestualmente venivano impartite prescrizioni circa le emissioni in atmosfera derivati dai gruppi elettrogeni di cogenerazione.
Il 3 ottobre 2011 la Bossarino ha avviato lo smaltimento di rifiuti con “contenuto di sostanza secca non inferiore al 15% in relazione alla sperimentazione prescritta…”. Seguiva una relazione tecnica a firma del dr. Poliero ed ‘integrazioni analisi rischio-adeguamento’, a firma del dr. A. Girelli.
Le modifiche prospettate dalla Bossarino venivano comunicate all’Arpal per un proprio parere entro 15 giorni, precisando che ‘l’assenza di riscontro scritto sarebbe stata intesa come espressione di nulla osta”.
Più avanti dalla determina della Provincia si legge l’elenco dei rifiuti autorizzati, la concentrazione dei parametri fissati, il consenso alla collocazione di rifiuti speciali non pericolosi, il conferimento di ‘fanghi palabili con residuo secco non inferiore ai 15%.
Nell’elenco-tabella la lista dei rifiuti, i quantitativi. E’ escluso materiale costituito da amianto in fibre libere e che possono essere facilmente sbriciolati o ridotti in polvere con la semplice pressione manuale.
LEGGI….. L’AUTORIZZAZIONE INTEGRALE